Altro incidente alla dakar: in coma il motociclista spagnolo cristobal guerrero, ancora in ritardo i soccorsi
Copiapo (CILE) 14 gennaio 2009
– VITA COMPROMESSA Si fa sempre più tragica la Dakar e si pone
sempre
meno fiducia sull’organizzazione: il motociclista spagnolo Cristobal
Guerrero,
48 anni,
si trova in coma all’ospedale di Copiapo. Ieri, al km 160, durante la
speciale della decima tappa, Guerrero ha avuto un incidente ed è stato
soccorso 28’ dopo il tentativo di contattarlo con l’Iritrack, fatto
dalla
centrale di Parigi, che segue i su un monitor. Infatti, l’Iritrack, oltre
a fornire la posizione del veicolo, mette in collegamento via radio il
centro di controllo parigino con il pilota. Nel caso Parigi rilevi con
l’Iritrack che il mezzo è fermo, tenta più di contattare il conducente
e se questi non risponde scatta la procedure di emergenza (può essere attivata
anche con la radio balise, ma solo ad opera del pilota), che prevede
l’immediata
attivazione dei soccorsi. Ed è proprio su questo punto che si discute.
L’equipe medica ha raggiunto Guerrero, in elicottero, in poco meno di
mezz’ora, ma, atterrati al bivacco, lo spagnolo è stato trasferito in
ambulanza all'ospedale di Copiapo, con una lentezza incredibile e, a quanto
pare, senza sirene. Forse perché gli sbalzi, ai quali sarebbe strato sottoposto
se si fosse corso di più, avrebbero potuto compromettere le sue condizioni
già critiche. Comunque, sembra che il soccorso non sia stato celere quanto
avrebbe dovuto essere, tanto da lasciar pensare che il paziente non fosse
particolarmente grave. Invece, due ore dopo l’arrivo in ospedale, la A.S.O
ha emesso un comunicato dal quale si apprendeva che il paziente era “in
coma” e altre tre ore dopo, un altro comunicato in cui si definiva
“la
speranza di vita del paziente molto compromessa”.
PRECEDENTE Già la morte di Terry, il pilota francese deceduto il 7
gennaio in questa edizione 2009 della Dakar, aveva lasciato spazio a molto
dubbi sulla sicurezza. Terry aveva informato tramite l' Iritrack l'
organizzazione
di aver finito la benzina; poi di averne avuta un po' da un altro concorrente.
Vedendo, grazie al rilevamento satellitare, che non si era mosso,
l’organizzazione
lo aveva richiamato due volte, alle 18.38 e alle 19.14, senza risposta.
Alle 17.13, però, il satellite Sarsat aveva informato il centro organizzativo
di Parigi che Terry aveva attivato la balise, perciò i soccorsi sarebbero
dovuti partire in quel momento o poco dopo, considerando che il francese
era irreperibile per radio. Peggio ancora: il camion scopa è arrivato sul
posto solo alle 5.46 della mattina successiva, e non trovando il pilota,
ha fatto sapere all’organizzazione che era necessario contattare la
Guardia
civile la quale ha subito iniziato le ricerche a tappeto. Siccome di Terry
non vi erano trace la guardia civile, alle 19.25, si è rivolta alla Gendarmeria
argentina, che ha lanciato un allarme nazionale. Tutto ciò ha ritardato
i soccorsi e ha fatto sì che il francese fosse ritrovato già morto.