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Alessia Polita denuncia il Circuito di Misano. Indagato il padre

Dopo l’incidente dello scorso giugno che l’ha costretta su una sedia a rotelle, la pilota jesina chiede un risarcimento al Circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico. Tra gli indagati, oltre al direttore del Circuito e al presidente della FMI, anche il padre di Alessia, suo meccanico

Alessia polita denuncia il circuito di misano. indagato il padre

Alessia Polita ha denunciato il Circuito di Misano Adriatico per lesioni personali colpose, il tutto dovuto alla mancanza degli air-fence alla curva 16 (gli air-fence sono grandi cuscini che servono ad attutire l’impatto contro le gomme che delimitano le vie di fuga). Proprio in quella curva, il 15 giugno, Alessia si è schiantata a seguito di un'uscita di pista, riportando danni permanenti alla colonna vertebrale che la costringono su una sedia a rotelle. Ora, nel registro degli indagati, oltre al direttore del Circuito e al presidente della Federazione Motociclistica Italiana, c'è anche il padre della ragazza, Giancarlo Polita, che le faceva da meccanico.

 

AL VIA LE INDAGINI

Come si apprende dal sito de “Il Resto del Carlino”, il procuratore della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli, ha delegato le indagini ai Carabinieri di Misano. La denuncia di Alessia, rivolta verso il Circuito Marco Simoncelli e la Federazione Motociclistica Italiana, organizzatrice della manifestazione in cui è avvenuto l'incidente, ha ora coinvolto anche il padre della giovane pilota jesina, responsabile della messa a punto della Yamaha R6 di Alessia. Se, come qualcuno ha sostenuto, l’incidente si fosse verificato in seguito ad un guasto meccanico all’acceleratore, Giancarlo Polita avrebbe delle responsabilità in sede legale. Ma l'iscrizione di Polita senior nel registro degli indagati è un atto dovuto, per procedimenti di questo tipo, e neppure inaspettato.

 

POLITA SENIOR INDAGATO. MA RILANCIA: "CHIEDIAMO I DANNI"

Il padre di Alessia ha dichiarato di non avere nulla da nascondere: “Non è stata una telefonata imprevista, fa parte della procedura e nei prossimi giorni dovrò controllare la moto con dei periti. Chiediamo un risarcimento danni, Alessia non era assicurata”. L’uomo è anzi convinto del fatto che si sarebbe potuto evitare questo dramma: “Mia figlia sarebbe uscita illesa dall’incidente se ci fossero state le adeguate misure di sicurezza. In primis i cuscinotti ‘parcheggiati’ in garage vicino all’infermeria, invece di essere al loro posto. Non ho comunque nulla da temere, avevo provato io stesso la Yamaha R6 di Alessia che avevo acquistato e rimesso a punto. Figuriamoci se posso aver manomesso la moto di mia figlia. Abbiamo denunciato l’autodromo perché Alessia è andata a sbattere con la schiena sugli pneumatici che non erano protetti dai cuscinotti, e in quella curva manca lo spazio di fuga, nonostante la pista fosse stata omologata. Alessia avrebbe potuto cadere senza farsi male”.

 

IL DESTINO: UNA DOPO L’ALTRA

A partire dal pomeriggio del 15 giugno, quando Alessia lasciò tutti col fiato sospeso in seguito al terribile incidente (durante le prove del CIV) sul Circuito di Misano Adriatico, è stato un susseguirsi di notizie. Dopo aver appreso le drammatiche conseguenze dell’incidente (la probabile paralisi dal petto in giù), la reazione d’orgoglio di Alessia e la nascita della Lady Polita Onlus. Poi, un mese fa, lo strano scherzo del destino, il grave incidente al suo fidanzato, Eddi La Marra, caduto anch’egli al Marco Simoncelli durante dei test Ducati (ma ora in netta ripresa).

Ora Alessia pensa che qualcuno abbia sbagliato e chiede che questo qualcuno paghi. Il motociclismo non cesserà di essere uno sport pericoloso, ma è giusto adottare tutte le misure di sicurezza possibili per prevenire drammi come questo. Troppe volte i piloti hanno denunciato condizioni al limite della sicurezza: Alessia stessa, dopo la scomparsa di Andrea Antonelli, aveva dichiarato “siamo carne da macello”. Tra tutte queste brutte notizie, una su tutte ci fa piacere: Alessia e Eddi sono di nuovo insieme (e lui si è laureato Campione Italiano Superbike, senza correre).

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