L’idea degli airbag con paracadute

La società svedese Airbag Inside sta già sviluppando una ricca gamma di abbigliamento tecnico dotato di airbag a marchio Mo'cycle, e lancerà entro fine anno i suoi primi prodotti, tra i quali troviamo jeans airbag, giubbotto airbag e persino pantaloncini airbag. I piani di questa azienda però non si fermano qui e mostrano idee ancora più ambiziose. Tra questi ci sono stivali dotati di airbag e un sistema di paracadute.

Di primo impatto può sembrare quasi una follia, ma se ci fermiamo qualche secondo e pensiamo ai paracadute non solo per la loro funzione di rallentare l'atterraggio di un corpo, ci rendiamo conto che il loro utilizzo è molto più ampio di quello che ci si immagina. Dalle competizioni automobilistiche agli aerei militari, questo sistema di frenata antico ma efficace potrebbe davvero trovare utilità in ambito motociclistico?

Se pensiamo ad un paracadute tradizionale, che dovesse aprirsi con le relative corde a seguito di un imput, oltre alle tempistiche piuttosto lunghe, è facile rendersi conto come i lacci possano impigliarsi nella moto o in altri veicoli in transito, rischiando quindi di non portare benefici al pilota, anzi...

Airbag Inside ha pensato però ad una tecnologia innovativa, che evita proprio questa tipologia di problemi.

Il concetto è quello di utilizzare due piccoli baldacchini che a primo impatto ricordano per la forma le piscine gonfiabili per bambini, con un bordo esterno che si espande immediatamente, senza la necessità di un flusso d'aria. Allo stesso modo, le corde principali sono gonfiate per diventare relativamente solide e posizionarsi sopra la testa del motociclista. Come è possibile evincere dall’immagine sottostante, la detonazione delle cartucce (le stesse utilizzate per gli airbag) gonfia questa struttura semirigida (corde principali) che indirizza i due baldacchini al di sopra della testa del pilota.

L'idea sembra essere, almeno per ora, più orientata verso l'uso esclusivo in pista, dove la traiettoria delle moto e dei motociclisti sono molto più prevedibili rispetto alle strade pubbliche, ma sarebbe interessante vedere il sistema in azione. Potrebbe rivelarsi impraticabile nel mondo reale, poiché i baldacchini dovrebbero gonfiarsi molto rapidamente per evitare grovigli, ma non è detto che in un futuro questo problema possa essere risolto.