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I 5 circuiti preferiti da Giacomo Agostini

Quali sono le piste preferite da Giacomo Agostini? Ce lo racconta lui stesso, con qualche aneddoto

1/22 Dainese Old Dogs #5: un'immagine ravvicinata di Agostini

Giacomo Agostini si racconta a Demonerosso, portale di Dainese dove il brand racchiude storie, successi, approfondimenti e tutorial. Ci sono aspetti che rendono alcuni circuiti mitici più di altri. Per il tracciato, per le epiche battaglie tra piloti leggendari che hanno ospitato. Per imprese solitarie, per vittorie sudate o mancate per un soffio. Ogni pilota ne tiene nel cuore alcuni, teatri di successi, di sconfitte, di situazioni d’estasi o di profondo sconforto. Oggi è Giacomo Agostini a raccontarci quali siano i circuiti che più gli sono rimasti dentro, per le difficoltà tecniche, per la velocità o per storie che sono rimaste indelebili nella sua mente. Ecco caratteristiche e aneddoti indimenticabili delle piste che più hanno segnato la vita e la carriera del 15 volte campione del mondo. Scorrete le foto qui sotto per scoprirli, e non scordatevi di leggerne le didascalie…

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MONZA: “Era la pista dove collaudavo la MV. Un circuito molto veloce, la media sul giro era di circa 190 chilometri all'ora. Mi piaceva molto, c'erano curve da brivido. Ho un ricordo indimenticabile: nel 1966 a Monza ho vinto il mio primo mondiale con la MV 500 cc.  Dopo l'arrivo c’è stata una invasione di pista, e ho sempre nella mente il grande calore e affetto che il pubblico mi ha manifestato con grandi festeggiamenti” 

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