Statistiche web

Jonathan Rea: “La nuova Kawasaki è all’85%”

Dichiarazioni dei protagonisti della seconda gara WSBK 2016 in Australia. Rea, il potenziale della Ninja e la battaglia con Davies; Giugliano dà il merito per il podio al team; VD Mark contento ma realista; Davis non si pente; Hayden voleva di più; yamahisti fiduciosi; Sykes eanalizza un risultato un po’ così

tutto come sempre?

Il primo round del Mondiale SBK 2016 si è consumato. Come da tradizione, le prime due gare sono andate in scena a Phillip Island e, a leggere il nome del vincitore di Gara 1 e Gara 2, sembra che non sia cambiato nulla dal 2015. Jonathan Rea e la Kawasaki si sono presi i successi in gara, Sykes la Superpole… Anche nel nome degli inseguitori non ci sono grossissime novità, se pensiamo che già dalla fine dello scorso campionato era la Ducati la moto più in forma dopo la Ninja. Quest’anno la ZX-10R è nuova, ma sono ancora le Rosse di Davies e Giugliano i mastini più agguerriti all’inseguimento. Se le Yamaha sono ancora acerbe, le BMW non hanno impressionato e le Aprilia pagano lo scotto di un progetto SBK partito in grosso ritardo, la sorpresa delle gare australiane è la Honda. La “vecchietta” CBR1000RR è in formisima e si è presa il lusso di fare due signore gare con VD Mark, permettendo comunque anche al “debuttante” Hayden di fare un’ottima Gara 2.
 
1/26 WSSP 2016, Phillip Island: Rolfo in FP2

Jonathan Rea: “Sono stato paziente”

È incredibile! Due gare molto “composte”: ho semplicemente fatto quel che dovevo fare e sono stato molto paziente all’inizio di ogni gara. Oggi sapevo che Chaz ci avrebbe provato ancora, come ieri, ma lo ha fatto dove non c’era spazio ed è andato totalmente largo. Sfortunatamente per lui, ha fatto un errore. Oggi la moto, grazie alle modifiche fatte dal team, era più facile da guidare e più pronta per i sorpassi. Non solo al T4, ma in molti settori. Qui a Phillip Island la nostra strategia ha pagato. Penso che siamo all’85-90% del potenziale della moto e sono orgoglioso di aver dato due vittorie a Kawasaki con la nuova Ninja.

Michael van der Mark: “Grande inizio di stagione”

Ho fatto una gran partenza e mi sono trovato dietro Tom e Johnny. Tutto quello che volevo all’inizio era risparmiare le gomme, così li ho lasciati stare davanti. Poi Tom ha sbagliato e sono passato al 2° posto, il passo è migliorato ancora. Non volevo passare in testa ma ho preso una buona scia fuori dall’ultima curva e ho superato Rea in rettilineo. Ho semplicemente cercato di fare la mia gara in testa, ma al 10° giro ho visto sul maxi schermo che il gruppo era vicino, quindi ho cercato di spingere più forte per far aumentare il divario. Ha funzionato ma sapevo che gli ultimi due giri sarebbero stati difficili per me. Quando Rea e Davies mi hanno passato potevo tenere il ritmo piuttosto bene, non temevo sarebbero scappati. Chaz ha cercato un paio di volte di passare in testa e l’ultima non è andata bene… Ho quindi cercato di stare vicino a Johnny, ma ho commesso un piccolo errore. Lui invece no, e questo è quanto. Finire secondo oggi è un risultato incredibile, è stato u n grande weekend e il team ha fatto un gran lavoro sulla moto. Non avremmo potuto avere un miglior inizio di stagione.

Davide Giugliano: “Ci ho creduto fino alla fine”

Oggi ho sofferto di più con il caldo, che ci ha fatto perdere un po’ grip. Me lo aspettavo e mi ero tenuto del margine per gli ultimi giri, ma il contatto con Sykes mi ha fatto perdere posizioni. Ci ho comunque creduto fino alla fine e sono molto contento, è un podio frutto del duro lavoro insieme alla squadra, e penso che il merito sia 60% loro e 40% mio. Voglio dedicarlo alla mia famiglia, che mi è stata vicino nei momenti difficili. Grazie anche a Ducati, che mi sta aiutando a migliorare ancora. Ora voglio restare concentrato sul presente e futuro.

Nicky Hayden: “Sono un po’ deluso”

Devo ringraziare il team perché oggi la moto era molto migliore. La gara di ieri ci è stata molto utile perché abbiamo imparato molto riguardo al set up, al fine di riuscire oggi a mantenere più a lungo il nostro passo. Infatti siamo stati più veloci di ieri. In gara mi sono divertito, anche se non ero abbastanza veloce da stare davanto. Durante l’ultimo giro sapevo che Giugliano ci avrebbe provato, quindi ho cercato di proteggere la posizione all’ingresso delle Lukey Heights, ma così ho perso la linea tra la curva 0 e la 11. Lui così mi ha attaccato e passato. Io ho cercato di dare gas, ma tutto quel che ottenevo erano interventi del traction control… Avrei dovuto diminuire il TC negli ultimi giri. In definitiva sono un po’ deluso per non aver raggiunto il podio stavolta, sarebbe stato bello festeggiare il mio debutto con un risultato in Top 3. Comunque, mi fa piacere vedere quanto la moto sia competitiva.

Sylvain Guintoli: “Continueremo a migliorare”

Un weekend veramente solido, questo di inizio stagione per noi a Phillip Island. Ovviamente c’era grande aspettativa sul ritorno della Yamaha R1 nel Mondale SBK, ma la realtà è che siamo ancora all’inizio del progetto. Come detto al lancio del team, ci vuole ancora un po’ di tempo per essere in grado di vincere, ma qui siamo stati molto più competitivi di quanto pensassi. Siamo stati in grado di mostrare alcuni punti di forza e, al tempo stesso, abbiamo trovato punti in cui migliorare: dati importanti ed esperienza significativa per i piloti, il team e la Casa. Siamo stati vicini alla vittoria e al podio (tre secondi di distacco in Gara 1, due in Gara 2), continueremo a migliorare il pacchetto senza allontanarci dal DNA della moto. Per noi è un’ottima maniera di concludere la prima gara e di affrontare la stagione, continueremo a lavorare da qui in vista della gara in Thailandia.

Tom Sykes: “Mi piace Phillip Island, eppure vado sempre male”

Ci sono delle cose da rivedere su quanto abbiamo mostrato a Phillip Island. In Gara 2 mi sono sentito bene fino al decimo giro. Entrando nel tornantino ho avuto problemi in scalata, ho perso la marcia e sono andato largo, perdendo 1,6 secondi in quel giro. Dopo un paio di giri Giugliano ed io ci siamo toccati e ne ho persi altri 1,6… In generale, abbiamo apportato un paio di piccole modifiche alla moto e mi sono sentito molto, molto più a mio agio. Purtroppo non ero nella giusta posizione in pista negli ultimi 5 giri. Ma sono contento per i nostri progressi. Qui non sono mai andato benissimo, per qualche motivo: strano, perché il posto mi piace.

Jordi Torres: “Peccato la partenza”

Ho avuto un problema in partenza e mi sono reso conto che abbiamo ancora da lavorare molto. Una volta levatomi dal traffico della partenza, ho trovato un buon passo e sono riuscito a guidare come volevo. M sentivo bene in moto, la confidenza aumentava e ho tentato di spingere per andare più avanti, ma non ce l’ho fatta. Sono comunque soddisfatto perché abbiamo raccolto molte informazioni e stiamo cominciando a capire come prepararci per la gara. Mi fa piacere che il prossimo round sia in Thailandia, perchP l’anno scorso mi sono davvero divertito. La gente è fantastica e lo spettacolo è garantito.

Markus Reiterberger: “Bene aver finito in piedi”

In questa seconda gara ho dovuto lottare alla partenza. All'inizio del primo giro credo di aver perso alcune posizioni, ma sono stato subito in grado di recuperare. La gara è stata divertente, ho avuto una bella battaglia con Brookes, che è stato sempre vicino. Poi ho fatto un errore e mi ha superato. Questo mi ha fatto impazzire, ma nell'ultimo giro sono stato in grado di ripassarlo. Non sono soddisfatto ottavo posto ma sono felice di aver finito la gara senza incidenti, e anche per il fatto che siamo stati in grado di risolvere i piccoli problemi che abbiamo avuto durante il fine settimana. Ora mi riposerò un po’ per essere nella migliore forma possibile per le prossime gare in Thailandia.

Josh Brookes: “La mia Gara 2 è durata 10 secondi meno di Gara 1”

È bello portare a casa ancora punti, mi è piaciuto riuscire a spingere ancor più a lungo e con più costanza. Abbiamo apportato molte modifiche alla moto stanotte, non grandi cose, ma che hanno comunque permesso di migliorare. La mia Gara 2 è durata 10 secondi meno di Gara 1, che è un ottimo risultato, soprattutto perché il team ha capito in quali aree avevo problemi. Fare cambiamenti è sempre un rischio, puoi trovare soluzioni o creare altri problemi, ma il team mi ha dato maggior fiducia per andare più forte. Ora ci sono ancora cose che vorrei provare con l’acceleratore e l’elettronica, ma la base è buona e dobbiamo migliorare la potenza e il grip.

Chaz Davies: “non sono dispiaciuto per la mia gara”

Solitamente sono in grado di staccare in profondità, ma questa volta sfortunatamente ho trovato il limite con la gomma anteriore. Sapevo di rischiare, e idealmente non avrei dovuto tentare una mossa del genere, ma sfortunatamente Rea ha recuperato il piccolo margine che ero riuscito a costruirmi nel rettilineo. Comunque non sono dispiaciuto per la mia gara, ci siamo giocati la vittoria in entrambe le manche e la moto è migliorata rispetto allo scorso anno, soprattutto in termini di elettronica. Ci manca solo un po’ di velocità di punta.

Karel Abraham: “So che posso spingere di più”

Sono contento perché ho preso punti in entrambe le gare. La squadra ha fatto un gran lavoro sulla moto, sono orgoglioso di loro. Quando penso che non ho corso per così tanti mesi, sono felice di aver finito entrambe le gare e di aver corso con costanza. Abbiamo girato poco quest’inverno, così per noi queste gare erano una sorta di test, e credo sia andato bene. Abbiamo fatto modifiche alla moto in ogni sessione e la mia guida migliora sempre di più. So che posso spingere di più e avere di più dalla moto, ma ho avuto piccoli problemi nel trovare le gomme giuste per me. Ma in generale non vedo l’ora di correre ancora, in Thailandia.

Alex Lowes: “La seconda moto non andava come la prima”

Weekend difficile e deludente in termini di risultati, ma in generale ci sono delle cose positive. La mia conoscenza della R1 è migliorata molto durante il weekend, così come la comprensione di come guidarla al meglio, lo dimostrano i progressi dal venerdì alla domenica. Avevo un bel passo in Gara 1 e sono partito bene oggi. Purtroppo la mia caduta nel warm up ha significato per me il dover usare la seconda moto, che però aveva fatto solo due o tre giri prima. Quindi aveva qualche piccolo problema tecnico che non mi ha permesso di spingere come avrei voluto. Ma queste sono le corse… Penso che abbiamo molti punti di forza da sviluppare ad uno stadio così iniziale del progetto, col prosieguo della stagione spingerò per raggiungere il miglior risultato in ogni gara.

Leon Camier: “Peccato, la moto andava davvero bene con elettronica e setup”

Nel Warm Up è andato tutto bene ma già dal secondo giro di gara non riuscivo più a girare con il posteriore e, anche quando ho provato ad accelerare con gentilezza, la moto mi è sembrata correre sull’olio. Adesso lavoreremo sui dati per capire dove sia il problema. Mi spiace molto, perché la moto stava andando davvero bene, soprattutto con elettronica e setup. Spero di potermi rifare in Thailandia.

Lorenzo Savadori: "Niente di rotto"

Non so cosa sia successo, forse un contatto, la moto si è disunita e per riprenderla ho preso un gran colpo alla spalla, mi faceva così male che ho dovuto tornare nel box. Però poi è passato, non c’è niente di rotto. In Thailandia ci sarò, spero in condizioni perfette.
© RIPRODUZIONE RISERVATA