Jonathan Rea è Campione del Mondo della WorldSBK. Il successo, ottenuto con il
2° posto di Gara 1 nel Gran Premio del Qatar, arriva all’ultimo appuntamento stagionale, a differenza dell’anno scorso, quando invece è stato festeggiato a Jerez.
Un successo simile non si vedeva da 17 anni: l’ultimo a vincere un titolo “back to back” è stato Carl Fogarty, su Ducati, nel biennio 1998 – 1999.
Una stagione, quella del Mondiale Superbike 2016, nella quale la leadership in classifica non è mai stata messa in discussione:
il pilota nordirlandese ha dimostrato una costanza nei risultati che nessuno degli avversari è riuscito a mantenere.
Rea inizia il 2016 con una
doppietta a Phillip Island, mentre
in Thailandia si divide la vittoria con il compagno di squadra, Tom Sykes. Poi arriva la prima gara in Europa: siamo in Aragona, terra di conquiste per Chaz Davies; il gallese della Ducati
si porta infatti a casa una doppietta, avvicinandosi così ad un Rea (a podio) che inizia a mostrare la costanza e la concretezza che lo caratterizzeranno durante la prima metà del campionato. Non solo: sia con l’asciutto sia con il bagnato, Rea centra un’altra doppietta ad
Assen, con Davies in difficoltà. Arrivati ad
Imola, la Ducati numero 7 vola e fa il bis, ma Rea è sempre a podio e limita i danni. In Malesia vincono
Sykes e
Hayden, ma ancora una volta Rea è sul podio e il suo vantaggio su Davies sale considerevolmente. Arrivati a
Donington Park, Sykes fa doppietta, Rea è sempre a podio mentre Davies ottiene il primo di una serie di “zeri” che lo allontaneranno dalla seconda posizione e, soprattutto, dalla lotta al titolo.
A Misano, il diretto rivale di Jonathan è nel suo stesso box: Tom Sykes è un ottimo pilota in Superpole, ma ha sempre un calo di prestazioni nella seconda parte di gara, il che lo rende una “facile preda” di un inossidabile Rea che centra la terza doppietta stagionale.
Dopo 6 appuntamenti, i numeri di Jonathan Rea fanno già capire che il Mondiale sarà probabilmebte affare suo: 7 vittorie su 12 gare, e quando non vince finisce comunque sul podio. I quasi 70 punti di margine su Sykes sono un inequivocabile segnale di un dominio preannunciato già in Australia.
A Laguna Seca iniziano i primi colpi di scena: dopo la vittoria in
Gara 1, arriva il ritiro (per problemi tecnici) in
Gara 2. Una situazione simile avviene alla gara successiva del Lausitzring: vittoria in
Gara 2 ma ritiro in
Gara 1. Nonostante Sykes abbia accorciato le distanze a 50 punti, per l’inglese sarà una missione impossibile recuperare abbastanza terreno su Rea per poter puntare al titolo. Negli ultimi tre gran premi della stagione, il protagonista indiscusso è infatti Chaz Davies, che fa doppietta a
Magny Cours,
Jerez de la Frontera e
Losail. Sykes cerca di fare il possibile, ma la costanza di Rea durante il corso della stagione (e nelle battute finali del campionato) porta il nordirlandese a vincere il secondo titolo consecutivo nella WorldSBK. Si concede perfino il lussi, a titolo conquistato, di regalare platealmente a Sykes il 2° posto in Gara 2 a Losail, così per Kawasaki è doppietta in classifica generale. Nessun ordine di scuderia, solo un gentile omaggio di Rea a quel Sykes con cui nel 2016 non c'è stato certo un rapporto idilliaco. Quindi un bel gesto nei confronti del compagno. Ma anche verso lo sport? Il titolo di Vicecampione forse se lo sarebbe meritato più Davies, e meno male che è del tutto platonico...