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L’Umbria si rimette in moto

Viaggio in Umbria con BMW R 1200 RS e F 800 GS: abbiamo partecipato al moto-evento organizzato per dimostrare che la regione è pronta ad accogliere di nuovo i turisti. Abbiamo “personalizzato” un po’ l’itinerario, con deviazioni verso i centri… minori, tra belle strade, storia, cultura, enogastronomia (foto Tommaso Pini)
1/23 Viaggio in Umbria con BMW R 1200 RS e F 800 GS: il nostro itinerario. Sulla falsa riga di quanto proposto dalla manifestazione "L’Umbria si rimette in Moto" ma con deviazioni anche nei centri minori. "L’Umbria si rimette in Moto" è un evento organizzato dall’Assessorato al Turismo di Assisi che, con la Consulta Turismo dell’Anci Umbria, la Confcommercio Umbria e l’associazione "I Borghi più belli d’Italia", ha proposto un progetto indirizzato ai moto viaggiatori per dimostrare che le bellezze della regione sono pronte ad accogliere di nuovo i turisti dopo il sisma di ottobre 2016

L’italia che riparte

La tendata ad Amatrice: un successone
Ultimamente avete letto del riuscitissimo evento “Amatrice c’è”, nostro motoraduno con tendata che ha testimoniato la vicinanza dei motociclisti alla cittadina colpita dal terremoto, ma idealmente a tutte le realtà coinvolte nella calamità naturale. Come le località dell’Umbria, che però erano già state meta di un nostro tour un paio di mesi prima. Ecco il racconto di quell’esperienza, con le parole di Leonardo Lucarelli e le foto di Tommaso Pini (qui la gallery)

La rinascita "diffusa"

Dopo il terremoto del 1997, in Umbria ha avuto inizio una rinascita che ha aiutato tutta la regione a diventare meta turistica non concentrata solo su città come Assisi, Gubbio o Perugia. Interi paesi sono stati restaurati e sono nate moltissime strutture di accoglienza. Dopo il sisma dell’ottobre scorso, però, l’afflusso di turisti è calato del 64%, a fronte di una porzione di territorio colpita pari al 5%. Il problema più grande è la paura… Siamo stati quindi felici di accettare l’invito dell’Assessorato al Turismo di Assisi che, con la Consulta Turismo dell’Anci Umbria, la Confcommercio Umbria e l’associazione "I Borghi più belli d’Italia", ha proposto il progetto "L’Umbria si rimette in Moto", indirizzato proprio ai moto viaggiatori. Sono stati coinvolti praticamente tutti i Moto Club umbri e la FMI, oltre ai vari comuni. L’evento si è svolto il 25-26 marzo, ma non si è concluso: per notizie, indicazioni e itinerari, visitate www.umbriamoto.it, ma non dimenticate che una sua ideale prosecuzione è “Sali a Borgo”: cliccate qui per saperne di più di questa iniziativa che ci coinvolti in prima persona. Ma intanto ecco il racconto della nostra esperienza umbra.
Piazza Silvestri a Bevagna (PG), punto di partenza del nostro tour

Partenza da Bevagna

Il nostro itinerario
Il nostro giro inizia in una Bevagna (PG) piena di moto, dopo una notte passata in quel gioiello di borgo che è Torre del Colle. Il nostro contatto è Cesare Pompei, presidente del motoclub Pepe Bevagna. “Bevagna oggi ha 5.000 abitanti, in epoca romana, solo il teatro ne conteneva 8.000!”, ci dice con orgoglio. Stiamo chiacchierando in piazza Silvestri, che ci ha conquistato quando siamo arrivati ieri sera, con la luna e le luci soffuse a illuminare le duecentesche chiese di San Michele Arcangelo e di San Silvestro. Quando entri nella seconda ti sembra di trovarti contemporaneamente in una rovina e in un tempio. Spesso moto fa rima con cibo. Alla partenza del tour c’è di tutto: pane casereccio, porchetta, crostate, rocciata (una specie di strudel) e, soprattutto, il torcolo, ciambella di pasta di pane con uvetta e frutta secca.

Una poesia di borgo

Trevi, vista dalla SP444
Ci addentriamo subito sulla SP444, che ci regala un bello scorcio di Trevi, poco prima di raggiungerla seguendo la SP425. Cantata anche da Leopardi (“Siede in vista limpida e serena e quasi d’incanto il viator l’estima”), si lascia ammirare dalla collina su cui poggia. Piazza Mazzini, raccolta e perfetta, sembra un set cinematografico. E, manco a dirlo, si mangia di nuovo: ricotta fresca, pane scuro e olio d’oliva eccezionali! Dalla piazza i gruppi si dividono: gli enduristi si addentrano per le varie mulattiere (tutte percorribili), mentre noi e gli “stradisti” proseguiamo lungo la SP458/1, per poi inerpicarci sulle curve della SP459 che dominano la piana sottostante.

Pietre che parlano

La bella e suggestiva vista di cui si gode dall'Altopiano di Mucciafora
Siamo nell’alta Valnerina e, dopo un tratto della bella SS319, ci ritroviamo in un dedalo di curve tra boschi di conifere, valli che si spalancano all’improvviso e borghi fortificati, ognuno dei quali varrebbe una sosta. Subito dopo Sellano, si aprono varie possibili deviazioni su strade secondarie senza asfalto, dove la nostra F 800 GS si trova più a suo agio rispetto alla R 1200 RS (che è comunque andata dappertutto). Segnaliamo lo splendido Altopiano di Mucciafora (1.300 m), raggiungibile passando dall’omonimo paesino (28 residenti), esempio di buona ricostruzione post sisma. Dopo il ’97, le case rese anonime dagli intonaci degli anni 70 sono state infatti ristrutturate con le pietre tipiche della zona, dal bianco al rosato (ottima ricostruzione anche strutturalmente: l’ultimo sisma non ha praticamente fatto danni). La particolare condizione di isolamento del borgo (niente strutture amministrative o commerciali, né trasporti pubblici) ha fatto sedimentare un sapore rustico unico.

Castelli e chiese

Merita una sosta Vallo di Nera (inserito nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”, www.borghitalia.it): un libero castello fondato grazie a una concessione della città di Spoleto del 1217, che ha conservato intatta l’intera strada anulare pianeggiante, da cui partono i ripidi viottoli che salgono verso Piazza di San Giovanni, dove si affaccia l’omonima chiesa del XIII sec. Se trovate la chiesa chiusa, suonate alla porta accanto e vi verrà aperta. Poco più a sud ci sono Castel San Felice e Scheggino, altro castello del XIII sec., dalla caratteristica forma triangolare poggiata su un pendio.

Storia attraverso il vino

Pieghe tra i vigneti umbri con la BMW R 1200 RS
Da qui cominciamo a ridiscendere verso valle e, oltrepassate Eggi e Campello sul Clitunno (evitando accuratamente la SS3!), ci immergiamo in un paesaggio dolce e ondulato dominato da vigne e ulivi: la terra del Sagrantino DOCG, ottenuto da un vitigno autoctono coltivato da secoli e la cui origine, come indica il nome (sacer: sacro), è connessa all’uso liturgico. Se volete perdervi un po’ tra queste contrade, visitate www.stradedelsagrantino.it, che indica percorsi, aziende da visitare e luoghi di interesse. Tra questi c’è Torgiano, dove ci fermiamo a dormire.

Borghi come balconi

Il secondo giorno ci avviciniamo al lago Trasimeno. Per raggiungerlo passiamo da Panicale, cittadina racchiusa in una rocca che giganteggia dalla collina (punto di arrivo del primo tour di “Sali a Borgo). Ci addentriamo nei suoi vicoli avvolti dall’odore di muschio che sale dal lago e, raggiunta Piazza Masolino, dominata dal Palazzo del Podestà del XIV sec., ci godiamo la vista sui tetti antichi, sul lago e sulla vallata. Da Panicale, in poco meno di 5 km, si raggiunge Paciano, paesino immerso tra boschi e uliveti, sulle pendici del Monte Petrarvella (in realtà una collina di 631 m). Pare abbia mille anni, ma leggende locali parlano di tempi molto più antichi. In effetti, il borgo conserva il tessuto urbano etrusco impostato su tre vie parallele. Se avete ferie in settembre, non perdetevi Mille & una Umbria, festa che anima il paese con tavolate nei suoi vicoli, dove assaggiare l’eccellenza enogastronomica della zona.
Castiglione del Lago: la cittadina fu capitale del piccolo e prospero regno dei Marchesi della Corgna

Bellezze del Mare d’Umbria

Attraverso strade poco trafficate, con curve dolci tra declivi e colline, arriviamo a Castiglione del Lago, con la Rocca del Leone a ricordarci che la cittadina fu capitale del piccolo e prospero regno dei Marchesi della Corgna (da cui l’omonimo, sfarzoso Palazzo della Corgna). Oggi è una delle principali mete turistiche della zona (assieme a Città della Pieve): il centro è ben conservato ma non intasato da negozi di souvenir tutti uguali. Il Trasimeno vanta un’acqua incontaminata che invoglia a spiaggiarsi su una delle tante insenature (nel 2015 Legambiente lo ha inserito tra le acque più pulite d’Italia). Da qui procediamo lungo il perimetro lacustre, per concederci poi una piacevole sosta a Passignano: nonostante sia lo scalo principale del servizio di navigazione (si parte da qui per raggiungere le isole), conserva l’anima da borgo di pescatori. Dalla Rocca Medievale, risalente al periodo longobardo, si ammira un bel panorama a 360° e, subito dietro, Via S. Crispolto porta le nostre moto ancora più in alto.
La Strada Provinciale 142 che dal Trasimeno sale verso Castel Rigone; sullo sfondo due delle tre isole del lago (isola Maggiore e isola Minore)

Immancabile Perugia

Distesa di moto in Piazza IV Novembre a Perugia
Ci dirigiamo verso il confine con la Toscana, per poi prendere la SP142 e goderci un po’ di veloci curve fino ad Umbertide e quindi chiudere un largo anello che ci porta a Perugia seguendo la piacevole SP170, lambendo i querceti del Parco Naturale di Monte Tezio. A Perugia, Assisi e Spoleto siamo stati, ma vi dedichiamo uno spazio minore perché sono tappe “obbligate”, che chiedono ben più di una giornata di sosta. Perugia in particolare, con la sua Piazza IV Novembre, in leggera pendenza, adagiata su una antica acropoli etrusca con la fontana che pare intagliata nell’avorio, la successione dei campanili (del Palazzo dei Priori, piccolo e tozzo; di San Domenico, alto e squadrato; di San Pietro, irregolare e puntuto), le strade etrusche, i corsi ottocenteschi e la Galleria Nazionale dell’Umbria.

L'Umbria merita!

Belle curve sulla SP142 con affaccio sul lago Trasimeno
Prima di prendere la strada del ritorno, puntiamo le ruote verso Spello, cittadina che vanta il maggior numero di resti romani della regione, racchiusa in una delle cinte murarie meglio conservate d’Italia. Dopo esserci regalati l’immagine da cartolina dei due torrioni di Porta Venere, chiudiamo a malincuore il giro.
Il terremoto non merita di vincere sulla nostra voglia di conoscenza, tanto più che l’Umbria sa ripagare con cibo ottimo, vini pluripremiati, strade divertenti, paesaggi cangianti e una popolazione caparbia e accogliente, innamorata della propria terra e votata per tradizione all’ospitalità.

Compagna di viaggio

BMW R 1200 RS a Castiglione del Lago (PG)
Con la R 1200 RS, BMW entra di nuovo nel segmento sport-touring, oggi un po’ trascurato dai motociclisti nostrani ma che ha fatto grande il Marchio negli anni 70 (ripassate la nostra comparativa 2016 e non perdetevi Motociclismo di luglio, con l’edizione 2017). La RS ha tanta elettronica: sospensioni Dynamic ESA (si adeguano di continuo al fondo stradale e allo stile di guida, impostabili in modalità Road e Dynamic); ABS, controllo di stabilità (ASC), controllo di trazione (DTC) e il cambio elettroassistito in innesto e scalata. Disponibili due riding mode (Road/Rain) che agiscono su potenza, erogazione e risposta dell’acceleratore, a richiesta si possono avere due impostazioni aggiuntive, Dynamic e User, con cui gestire a piacimento tutti i parametri del motore. Si viaggia ben protetti dall’aria, su una sella accogliente e comoda. I trasferimenti di carico risultano intuitivi e lineari e il motore è fluido e cattivo quanto basta, con tanta coppia e un baricentro basso che regala una grande agilità. Facile, comoda, rifinita, molto dinamica e con valige che ospitano due caschi integrali, risulta una moto adatta a tutte le situazioni. Prezzo: 17.200 euro per la versione full optional (con cruise control, luci diurne a LED, sistema keyless).

Dove mangiare e dormire

L'agriturismo Poggio delle Vigne, a Torgiano (PG)
Osteria Scottadito
  • Corso Amendola 28, Bevagna (PG)
  • Tel. 0742/360897
Volete mangiare in un posto con pochi coperti, tanta atmosfera e gusti genuini che arrivano dritti da un enorme braciere? Questa osteria allora vi piacerà tantissimo (sempre che non siate vegetariani!). La carne è tanta e ottima, ma anche le paste fatte in casa meritano. Prezzo medio a persona: 25 euro, bevande incluse.

L’u wine bar Ristorante con i fiocchi, segnatevi il nome dello chef Tommaso Minciotti, sentirete parlare di lui. Materie prime di alta qualità, una sapiente rivisitazione della tradizione e un’attenzione estrema alle cotture e all'impiattamento si coniugano con un servizio di prim’ordine. Provate il maialino laccato. Prezzo medio a persona: 22 euro bevande incluse.

Ostello diffuso Turris Collis L’imprenditore milanese Francesco Colombo (uno dei fondatori di Tucano Urbano) gestisce questo bellissimo progetto partito con l’acquisto e il restauro di vari edifici storici nel borgo murato di Torre del Colle, a un passo da Bevagna. Stanze a tema molto curate e il valore aggiunto di un’atmosfera intima e verace. Stanza doppia con colazione a partire da 80 euro.

Agriturismo Poggio alle Vigne Bel casolare ristrutturato, ha appartamenti spaziosi, piscina e panorama sulle vigne. Ottima colazione con prodotti locali. Appartamento per due persone con colazione a partire da 80 euro.
La convenzione per i lettori di Motociclismo, a 75 euro a persona, offre soggiorno di una notte+prima colazione presso l'Agriturismo Poggio alle Vigne; visita della Cantina Lungarotti; degustazione di due vini presso l'Enoteca della Cantina; ingresso al Museo del Vino e al Museo dell'Olivo e dell'Olio; cena al L'U Winebar (due portate a scelta).

Cose da fare a da gustare

WAY POINT – Motociclismo, con Garmin, vi segnala i migliori way point del viaggio: raccomandiamo l'Altopiano di Mucciafora (42°.44'39.9"N, 12°.54'04.9"E).
PANORAMI - Splendida la vista a 360° sul Lago Trasimeno e sulle colline circostanti che si gode dalla Rocca Medievale di Passignano.
VISITE - Da non perdere il MUVIT (Museo del Vino di Torgiano), nel palazzo Graziani Baglioni.

SEDANO NERO - Protagonista della tradizione culinaria trevana, è ricomparso nelle cucine di parecchi chef della zona, dopo essere stato soppiantato dal sedano americano: la particolarità è la lunghezza, l’assenza di fili, il colore verde scuro e il profumo molto intenso. Assaggiatelo, non potrete farlo in nessun altro luogo d’Italia.
CARPA REGINA IN PORCHETTA - È la specialità del lago Trasimeno, si chiama così perché il pescione (di almeno 15-20 kg) viene cucinato come una porchetta: dopo averlo svuotato dalle interiora, viene farcito con grasso di prosciutto, aglio, finocchio selvatico, sale e pepe. Quindi si lega con dello spago e si cucina allo spiedo sulla griglia.

Equipaggiamento

Nel nostro viaggio in Umbria, la moto principale è la BMW R 1200 RS, ma ci siamo concessi anche delle digressioni in sterrato con la seconda "compagna di viaggio", una BMW F 800 GS
Per il viaggio abbiamo indossato abbigliamento Alpinestars: giacca in pelle GP Plus R V2 con inserti in tessuto stretch; protezioni; sistema ad automatici regolabile per integrare il paraschiena Nucleon. Pantalone Double Bass Denim, con scomparti interni sulle ginocchia per regolare la posizione dei protettori certificati CE; rinforzi interni in Kevlar su sella e ginocchia; schiuma sulle anche staccabile. Guanto SP-5 Leather, con dorso in scamosciato sintetico unito a pelle caprina traforata e inserti grip su palmo e pollice. Stivale Andes WP con tomaia in cuoio e membrana impermeabile.
Il casco è l'apribile Metro della LS2, nella grafica "Rapid", con calotta in KPA (Kinetic Polymer Alloy), un misto di resine termoplastiche e fibre.
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