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05 May 2018

"Nulla è meglio della vecchia e cara cartina"

Dal nostro sondaggio è emerso che per orientarsi durante i viaggi in moto i motociclisti prediligono ancora la cartina rispetto a soluzioni più tecnologiche come navigatori e smartphone. Praticamente nessuno usa il tracciatore GPS
1/11 Consultazione della mappa cartacea durannte la comparativa maxienduro 2014 in Tunisia
Libertà, grandi viaggi, mete sconosciute… i viaggi in moto sono tutto questo! Ognuno di noi però viaggia a modo suo, c'è chi preferisce pianificare tutto nel dettaglio prima di partire e chi invece si lascia guidare dall'istinto e dalle emozioni. Nel mezzo di sono coloro che viaggiano in moto affidandosi a cartine e navigatori.

Per scoprire quali sono le vostre abitudini in fatto di navigazione abbiamo lanciato un sondaggio a tema e dagli oltre 9.000 voti ricevuti è emerso che ormai quasi nessuno viaggia più senza un supporto che gli dia indicazioni sulla strada da seguire! Solo il 4,9% dei votanti sostiene infatti di non usare mai (o quasi mai) né il navigatore né la cartina; tutti gli altri invece ne fanno uso, chi più e chi meno…

Ma è meglio la cara e vecchia mappa stradale o i dispositivi più moderni e tecnologici?
Nonostante siamo ormai nell'era dei viaggi 2.0 in cui siamo sempre accompagnati da cellulari sempre connessi ad internet nulla è meglio della vecchia a cara cartina stradale! A pensarla così è addirittura il 42,9% dei partecipanti al nostro sondaggio. Una percentuale nettamente maggiore rispetto a quanti utilizzano lo smartphone (con Google Maps e simili) e il navigatore, praticamente a pari merito con il 26,3 e il 26% delle preferenze. Praticamente inutilizzato, o perlomeno conosciuto solo da una ristrettissima nicchia, il tracciatore (ma su questo argomento torniamo dopo), scelto solo dallo 0,6 % dei votanti.

Ogni strumento il suo pregio

Ma perché un motociclista dovrebbe preferire la cartina ad un supporto multimediale? Il principale motivo (66,9%) è che la cartina ti fa sentire “padrone” del percorso e “consapevole” delle tua posizione; in secondo luogo il fatto che per una mappa cartacea non serve alcun tipo di connessione elettrica, internet o GPS (18,9%).

Il navigatore però ha dalla sua l’immediatezza e la facilità di consultazione (42,9%), la facilità con cui permette di raggiungere le strutture (come ristoranti o alberghi, 24,6%) e non da meno il fatto che si hanno a disposizione mappe sempre aggiornate (19,8%).

E lo smartphone? Il suo punto di forza è senza dubbio il fatto di avere tutto integrato (telefono, messaggistica, social, fotocamera, app. di navigazione/tracciatura, ecc… 36,1%) e quindi non c’è la necessita di dover acquistare dispositivi specifici per la navigazione (28,4%))

Una delle risposte che più ci ha colpito è che la cartina viene vista come uno strumento migliore rispetto a quelli più tecnologici anche per andare a caccia di belle strade. Ecco allora che si capisce come mai in molti casi (68,1%) venga fatto un utilizzo incrociato dei due strumenti (per esempio il navigatore per andare in hotel e la cartina per andare a caccia di curve mozzafiato).

Il tracciatore, questo sconosciuto

Come abbiamo visto, solo lo 0,6% dei partecipanti al nostro sondaggio ammette di usare un tracciatore GPS durante i propri viaggi in moto. Ciò che ci fa pensare è pero il fatto che ben il 53,3% dei votanti sostiene di non sapere quali siano i vantaggi di questo strumento, segno dunque che si tratta di un dispositivo poco conosciuto. Vediamo dunque di che si tratta. I tracciatori GPS, utilizzati per lo più in off road, sono degli strumenti che registrano la posizione, e le coordinate dei principali punti di interesse, man mano che ci si muove. Alcuni poi dispongono anche di altimetro barometrico, bussola elettronica, display touch screen… Ma una delle funzionalità più utili di questo dispositivo è sicuramente il supporto per la cartografia. I GPS cartografici permettono infatti di vedere la posizione esatta di dove ci si trova su di una mappa presente sul display. Questa opzione si rivela quindi molto utile per orientarsi, pianificare un percorso e vedere i punti di interesse nei dintorni.

Secondo voi però, il vero punto a favore del tracciatore è la possibilità di “crearsi” i propri percorsi (29%), inserendo le tracce nel dispositivo per poterle poi seguire durante le escursioni. Tra gli altri aspetti positivi il fatto di poter importare percorsi (anche lunghi e complicati) creati da altri (6,8%), il vantaggio che il percorso fatto non “scompare” man mano che si procede e, se ci si perde, si può farlo a ritrovo per ritrovare la retta via (5,6%) e infine il fatto di essere sempre consapevoli di dove ci si trova e di avere una visione d’insieme del territorio (3%).
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