Il prototipo della Vespa 946 è stato svelato per la prima volta nella scorsa edizione del Salone di Milano e allora anticipava le linee e le soluzioni tecniche che Piaggio stava pensando per il futuro dello scooter più famoso del mondo. Occhio al futuro ma con la memoria storica ben presente, come dimostravano il nome dello scooter (945 richiama il 1946, anno di nascita dello scooter più cult di tutti) e le linee fortemente ispirate non tanto al primo modello di serie quanto addirittura al prototipo. I tratti stilistici più importanti sono ovviamente declinati in modo postmoderno, perfino futuristico, ma le esigenze di fruibilità quotidiana non sono certo state ignorate.
POTENZA RISPARMIOSA E PULITA
Il motori previsto è infatti il monocilindrico 4 tempi, 3 valvole da 125 e 150 cc, propulsore che vanta una straordinaria riduzione nei consumi, percorrenze fino a 55 km/litro e un abbattimento del 30% di emissioni inquinanti (qui il nostro test delle Vespa LS ed S che lo adottano oggi). Gli attriti interni del motore sono stati ridotti il più possibile sempre alla ricerca del minore consumo, e c’è un’iniezione elettronica Marelli di terza generazione e dotata di sonda lambda. Ne guadagnano anche la potenza che, rispetto ai propulsori precedenti, cresce del 7,1% per la 125 e del 6,3% per la 150 (11,6 CV a 8.250 giri e 12,9 CV a 7.750 giri) e la coppia (+10,3% la 125, + 7,8% la 150: 10,7 Nm a 6.500 giri e 12,8 Nm a 6.250 giri).
COME IL PROTOTIPO
A Eicma 2012 la Vespa 946 arriverà in versione definitiva, pronta per la produzione e quasi totalmente uguale alla concept. Talmente uguale che chi l’ha già vista (ma ancora non ci sono foto ufficiali) si chiede dove abbiano messo il serbatoio… Ma ovviamente a qualche compromesso si è dovuti scendere, al Salone vedremo quante e quali modifiche sono state apportate.
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