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18 February 2013

Valentino Rossi, la Panigale, i tedeschi: intervista esclusiva a Paolo Ciabatti

Il MotoGP Project Director Ducati vuota il sacco: “Ducati non ha saputo fare la moto per far vincere Valentino”; “puntiamo al podio prima della fine del campionato”; “Quest’anno la Panigale non può puntare al titolo SBK”

Valentino rossi, la panigale, i tedeschi: intervista esclusiva a paolo ciabatti

In questa intervista esclusiva a Motociclismo, Paolo Ciabatti (MotoGP Project Director Ducati) risponde alle domande di Motociclismo e parla di MotoGP, col fallimento dell’operazione Rossi e i propositi per il futuri. Ma c’è spazio anche per la SBK (il 2013 sarà un anno di transizione), Dovizioso, i giovani talenti spagnoli, Casey Stoner, Biaggi, la nuova proprietà Audi… Da non perdere.

 

Se n’è andato Valentino ed è arrivata Audi: con quale spirito torni in Ducati?
Dall’inizio di gennaio ho assunto la responsabilità del progetto MotoGP e nel frattempo è arrivato anche il nuovo direttore generale Ducati Corse provenente da BMW Motorrad Motorsport, Bernhard Gobmeier. Ci conoscevamo già per i nostri trascorsi nel WSBK, di cui ero direttore generale, per questo, fin da subito si è stabilito un buon feeling, con l’obiettivo di riportare la Ducati al vertice della classifica. Dopo che il “progetto Valentino” non ha dato i risultati sperati.

La tua idea del motivo?
Ducati non è stata in grado di fare una moto che riuscisse a dare il feeling necessario a Valentino. Ora si deve voltare pagina.

Filippo Preziosi è stato allontanato dalle corse: la tua opinione?
Ora la responsabilità delle corse sia MotoGP sia SBK è nelle mani di Gobmeier; ma questo non ci impedisce di attingerere a tutta l’esperienza di Filippo. Che avrà un ruolo di primissimo piano nella R&D del prodotto di serie e sarà una pedina fondamentale per Claudio Domenicali. A volte ci sono dei percorsi che si chiudono: il percorso di Preziosi è fatto di tantissime vittorie in SBK e tante in MotoGP, ma probabilmente serviva un segno di discontinuità.

I test di Sepang sono andati male: la Ducati a 2 secondi dalla vetta e Valentino là davanti…
Credo sia difficile sostenere il contrario, non siamo assolutamente soddisfatti. Comunque a Sepang Dovizioso saliva sulla moto per la prima volta, Iannone era un rookie assoluto e Spies aveva la spalla dolorante. Nicky era l’unico a conoscere la moto, ma il fatto di ritrovarsi con un mezzo identico all’anno scorso, su una pista difficile per Ducati, non gli ha dato grandissime motivazioni.

Eppure nei test dell’anno scorso Valentino aveva fatto un tempo nettamente migliore
Che però non aveva ripetuto in gara. Il problema è che nel frattempo Honda e Yamaha hanno migliorato le moto. Noi stiamo procedendo con lo sviluppo di soluzioni che riguardano soprattutto telaio ed elettronica, ma anche il motore, per portare il prima possibile delle novità nella direzione richiesta dai piloti.

Quanto tempo avete per risollevare la situazione?
L’obiettivo è quello di poter lottare per il podio prima della fine del campionato.

Quali sono state le indicazioni di chi ha provato la Ducati per la prima volta?
Dovizioso ci ha fatto un quadro chiaro delle problematiche: la moto non dà abbastanza fiducia per spingere forte. Ci sono problemi di inserimento, di percorrenza e un’erogazione del motore troppo brusca.

Insomma problemi in ingresso, percorrenza e uscita… Resta la frenata: almeno lì andate bene?
Problemi in frenata non ne abbiamo. È chiaro che quando ti trovi così lontano dai primi non si può trattare solo di una semplice messa a punto.

Pare che Stoner abbia firmato con Honda per fare due gare; la prima a Phillip Island. Ti risulta?
No. Inoltre, avendo lui un grande feeling col team che attualmente segue Marquez, non so quanto possa fargli piacere fare una wild card seguito da un team diverso.

E allora perché non glielo proponete voi?
Mai dire mai. Però credo che Casey voglia tornare in sella a una moto vincente e noi non siamo in questa condizione. Dobbiamo essere realisti.

Che idea ti sei fatto dei concorrenti durante i test?
Lorenzo è impressionante nella costanza, Pedrosa anche, sempre che abbia spinto veramente al massimo. Valentino è vicinissimo. Il suo talento è sempre al massimo livello, ma ci sono piloti difficili da battere anche per lui: vedo Lorenzo e Pedrosa come candidati al titolo e Valentino in grado di vincere delle gare. Nel frattempo Marquez diventerà una brutta bestia per tutti…

Non possiamo tralasciare la SBK: i tuoi favoriti?
Sykes va fortissimo e la moto lo asseconda perfettamente. Lo vedo come numero uno, vicinissimo a Melandri, che l’anno scorso ha vinto più di tutti. Checa all’inizio pagherà un po’ lo scotto del noviziato con la Panigale, che avrà bisogno di qualche gara prima di esprimere tutto il suo potenziale.

E Biaggi telecronista?
Max ha un’esperienza incredibile e un’attenzione maniacale alla tecnica, per questo penso sia una scelta azzeccata. Essendo il Campione del Mondo uscente, conosce a fondo moto e piloti coi quali ha battagliato in pista. Per di più è uno dei piloti più mediatici della storia.

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