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07 November 2012

Valentino Rossi: il mio unico errore è stata la Ducati

La scelta di abbandonare la Yamaha e andare in Ducati, il difficile rapporto con la Rossa, l’opinione su Stoner, lo sguardo verso il futuro

Valentino rossi: il mio unico errore è stata la ducati

In una lunga intervista rilasciata alla rivista australiana Sport Rider, Valentino Rossi si lascia andare a considerazioni sui suoi ultimi due anni, su come è maturata la decisione di andare in Ducati e su come poi la scelta si è rivelata sbagliata. Ora il calvario sta per finire, da martedì 13 ricomincia la storia d’amore con la Yamaha. O almeno Valentino Rossi spera che sia di nuovo amore.


STONER NON MI HA DISTRUTTO
Nella mia carriera non ho mai sbagliato una scelta. Ma questa l’ho sbagliata”. Si riferisce ovviamente al suo arrivo in Ducati, evento che era partito con un carico di aspettative notevole e che si è rivelato un vero e proprio fallimento. Ancor più bruciante per il fatto di non essere riuscito ad imitare Stoner nei risultati con la Desmosedici. “Casey è stato l’unico ad andare forte con la Ducati - dice Rossi - tutti gli altri che ci hanno provato si sono rovinati la carriera o la mente. Quindi complimenti a Stoner. Due anni fa non capivo la differenza tra lui e gli altri piloti Ducati, dopo aver guidato una Ducati per due anni ancora non la capisco. Però Casey non mi ha distrutto mentalmente, specialmente perché ho un’altra possibilità. Le ultime due sono state stagioni molto difficili. La frustrazione maggiore non è derivata dalla mancanza di risultati, ma dall’avere ancora dopo due anni praticamente gli stessi problemi che sono venuti fuori fin dai primi test di Valencia 2010”.


MI SEMBRAVA DI PERDERE TEMPO
Per cercare di migliorare un feeling con l’avantreno che non è mai arrivato, Valentino Rossi a volte ha avuto la sensazione di “perdere tempo. Ma l’ultima gara con la Ducati sarà molto emozionante, perché in Ducati ho trovato una bella atmosfera e una squadra fatta da belle persone, a cui sarà difficile dire ciao. Io riesco sempre a fare gruppo con la squadra, è il mio carattere, ma allo stesso tempo non siamo stati in grado di fare risultati. Quindi la mia decisione è giusta: non vedo l’ora di guidare la M1. Dopo i primi test potrò capire il mio potenziale per la prossima stagione, ma credo che comunque potrò andare al livello dei migliori, come Lorenzo e Pedrosa
”.

Come ad esorcizzare fantasmi e paure che il divorzio dalla Ducati dovrebbe già di per sé cancellare, Valentino termina con le solite frasi di rito, che però stavolta assumono una valenza più scaramantica del solito: “sarà dura per me, devo lavorare molto col team e credo che avremo le idee chiare solo dopo i testdi Valencia. Ma se voglio lottare con loro (Lorenzo e pedrosa, ndr) dobbiamo lavorare, migliorare. Sarà difficile”.

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