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10 July 2012

Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso contro tutti

Analizzando la classifica e i risultati della MotoGP a circa metà stagione, emergono alcune evidenze che mettono in discussione le certezze di chi all’inizio aveva già previsto tutto su Rossi, Pedrosa e Dovizioso

Valentino rossi, dani pedrosa e andrea dovizioso contro tutti

Avete presente quello che molti dicono ogni week end? Che le difficoltà di Rossi sono colpa sua, dato che spesso Hayden gli sta davanti, ma anche Barbera. A casa! Poi c’è Dovizioso: eterno piazzato, è freddo e non ha mai fatto niente in MotoGP. Con quell’animale di Crutchlow per lui è finita! Infine Pedrosa. 7 stagioni in HRC e non ha vinto niente, a parte una manciata di gare. Stoner se lo mangia a colazione!

VALENTINO ROSSI
Bene, facciamo il bilancio di metà stagione. Rossi: nessuno nega la delusione. Soprattutto perché da Valentino ci si aspetta moltissimo e avremmo sperato in un riscatto dopo il sofferto 2011. Vale prende paga in prova; quasi ogni gara Hayden fa miglio, specie nei primi giri, con una guida più “di cuore”; per ben 6 volte la prima Ducati al traguardo non è stata quella di Rossi. Ok, però… In classifica Rossi è il miglior ducatista, con un 6° posto che non consola ma è sempre meglio dell’8° di Hayden e dell’11° di Barbera (ultimo tra le MotoGP), ma anche del 10° dell’inizialmente osannato di Spies. Rossi non ha brillato, nemmeno per costanza, però è stato anche l’unico capace di portare la GP12 a podio. Insomma, a parte le sensazioni (comprese quelle che trasmette la faccia di Valentino dopo ogni gara), il tavulliano è meglio dei suoi compagni di marca e, quando serve, la grinta la tira fuori, eccome. Crediamo che sul talento non si discuta.

ANDREA DOVIZIOSO
All’inizio della stagione il Dovi non è andato benissimo, per un paio di gare Crutchlow gli è arrivato davanti, oltretutto con una guida generosa e un carattere combattivo, l’ideale per attirarsi le simpatie degli appassionati e degli addetti ai lavori. Già, peccato però che dalla terza gara Andrea, a parte lo “zero” di Silverstone, lo ha sempre battuto, andando 3 volte a podio mentre Crutclow l’ha solo sfiorato un paio di volte. Certamente l’infortunio non ha aiutato Cal, che però quando guida sembra fregarsene del dolore e va come un razzo. Ma sbaglia molto e non concretizza, mentre Dovizioso ha preso un bel ritmo. Insomma, Cal è un generoso, ma evidentemente non basta.

DANIEL PEDROSA
Sarà che è piccolino, ma la tendenza è a non considerarlo. Ed in effetti, nonostante le 16 vittorie in MotoGP e le 4 volte a podio in classifica finale, Dani sono anni che ci prova ma non ci riesce. Eppure è stato per 4 anni consecutivi (su 7) il miglior Hondista. Quest’anno la storia si ripete: Dani ha vinto solo una volta e ha fatto una prima parte di stagione di cui certo non è stato contento. Eppure la classifica dice la migliore Honda è la sua (grazie anche alla caduta di Stoner al Sachsenring, dove però lo spagnolo era in testa). Dani è lungimirante, non certo lento e perfettamente in lotta per il Mondiale, dove basta un episodio per perdere o guadagnare i 14 punti che lo separano da Jorge Lorenzo.

Forse le nostre riflessioni saranno smentite dalla vittoria del titolo di Stoner, da Hayden che batterà Rossi, dal ritorno prepotente di Crutchlow, però i numeri ora dicono il contrario rispetto alle opinioni correnti. Ed è coi numeri che si vincono i mondiali, si convincono i team manager delle proprie doti, si scrive il proprio nome negli albi d’oro. Poi esistono anche le opinioni, ma noi oggi abbiamo voluto parlare di fatti.

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