DISCUSSIONI In Italia, abbiamo detto, la realtà è ben diversa, ciò nonostante i motociclisti si muovono: non attendono le indicazioni dall’alto e, nei forum, si scambiano informazioni su come non passare inosservati, quando si viaggia di notte. Sul sito www.motoclub-tingavert.it abbiamo trovato una discussione sugli stivali “hi-vis”: un utente lancia la richiesta “Sto cercando degli stivali da motociclista ad alta visibilità. Requisito unico e fondamentale: devono avere parti di vernice cosiddetta reflex ossia che brilla se illuminata”. Ne ha individuato un paio usato dalla polizia e vorrebbe indicazioni su come trovarli. Gli rispondono che “Gli stivali della polizia (in Italia) non sono omologati ... Inoltre sono costruiti per essere usati con i pantaloni della divisa che sono in tessuto elasticizzato non antiabrasione e molto sottili. Il fatto, poi, che abbiano il catarifrangente non li classifica come hi-vis (che secondo la EN 471 comporta anche il colore arancio o giallo fluo)”. Ne scaturisce anche una discussione su come indossare i pantaloni con stivali dotati di bande riflettenti. Generalmente si tengono fuori per impedire ad acqua e vento di entrare, quindi la banda reflex può essere collocata solo sul tallone. Si consiglia allora di ricorrere a delle fascette rifrangenti, meglio se applicate sulla carena e sui cerchi della moto.
Anche sul sito del Coordinamento dei Motociclisti, www.cmfem.it, associazione che ha aderito alla FEMA, organo di rappresentanza dei motociclisti europei nei confronti delle istituzioni comunitarie (Commissione e Parlamento), si parla della diversa sensibilità sul tema visibilità riscontrata fra la gente del Nord: “Molti di noi girando per il Nord Europa hanno potuto constatare quanti motociclisti facciano uso del gilet giallo catarifrangente. Lo sappiamo è bruttino e indossandolo si rischia di passare per postini o per chi consegna le pizze (con il massimo rispetto per entrambe le categorie). Ma ... costa poco, occupa pochissimo spazio e vi rende visibili anche di giorno, non solo di notte o quando piove. Se il gilet di pelle con le pecette “fa figo”, il gilet giallo può salvarvi la vita”.
Anche un motociclista iscritto al forum di www.quellidellelica.com, di ritorno da Londra, pone la questione dei gilet reflex, gli risponde un “collega”: “Fino all’anno scorso giravo con una Belstaff rossa con cinta rifrangente, aveva 20 anni! E il casco giallo. Adesso la giacca è una BMW Savanna grigia e il casco, tra non molto, non sarà più giallo. L’antipioggia, però, l’ho giallo limone!”. Un altro, invece, sostiene di non accontentarsi del giubbino e di aver acquistato delle fasce rifrangenti con cui ha fatto delle cinture: “Mi sono anche procurato delle mezze maniche rifrangenti... quelle che usano i vigili urbani”.
C’è addirittura chi è riuscito “ad arrivare ad un sarto che cuce divise militari e rifornisce anche i vigili urbani”. La ditta si chiama Recchia s.a.s. di Recchia Pierluigi e c. Sartoria civile e militare (Via C.Battisti, 50 – 64100 Teramo - tel. 0861/241030).