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Tutor in autostrada: attivazione posticipata?

Il nuovo sistema di rilevazione della velocità media in autostrada, il Tutor, potrebbe non rientrare in funzione neanche il 25 di luglio. Perchè? Seppur modificato e diverso rispetto al suo antenato, il nuovo dispositivo SICVe-PM potrebbe essere accusato ancora di plagio
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Il Tutor (dispositivo per la rilevazione della velocità media sulle tratte autostradali che era stato spento lo scorso 10 di aprile dalla Corte d’Appello di Roma poiché violava un brevetto depositato oltre 12 anni prima da un’azienda fiorentina) sarebbe dovuto rientrare in funzione il 15 di luglio con il nuovo sistema SICVe-PM (cliccate qui per scoprire come funziona). In un secondo momento, la data di riattivazione era stata spostata al 25 di luglio 2018 con la precisazione che il nuovo sistema sarebbe entrato in funzione in via sperimentale in primis sulle tratte più frequentate, caotiche e soggette a incidenti. Ora, Autostrade per l’Italia e la stessa Polizia Stradale hanno smentito le voci circolanti fino a questo momento dichiarando che:

“Ogni valutazione e decisione puntuale circa le tratte, i tempi e le modalità di attivazione è di competenza della Polizia Stradale. Nessuna decisione definitiva è ancora stata presa. Quindi le informazioni già diffuse in questa fase non hanno alcun fondamento”.

Il motivo di questa decisione è dovuto al fatto che, seppur modificato e diverso rispetto al suo antenato, il nuovo sistema SICVe-PM potrebbe essere accusato nuovamente di plagio. Essendo, infatti, costituito da 3 diverse parti: il server di elaborazione, il sistema deputato all’accertamento e le unità di rilevamento del traffico, il nuovo sistema potrebbe generare una nuova diatriba legale. Ecco perché sia Autostrade per l’Italia che la Polizia Stradale starebbero avanzando con i piedi di piombo su questa questione.
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