Troy compirà 49 anni il prossimo 30 marzo e vanta un palmares ricchissimo: tre titoli mondiali Superbike (2001, 2006 e 2008); 152 gare disputate in SBK tutte su Ducati con 52 vittorie e 94 podi; si è ritirato vincendo la sua ultima gara, a Portimão e, sebbene in MotoGP non abbia convinto, anche nel Motomondiale si ricordano benissimo di lui, grazie al fulminante “mordi e fuggi" di Valencia 2006, quando dominò l’unica gara da wild card che fece quell’anno sulla Ducati Desmosedici. Da quando si è ritirato, Bayliss non ha mai smesso di andare in moto e di occuparsi di moto. Basti pensare che è diventato campione australiano di Dirt Track ed enduro ed è
tornato in pista nel mondiale SBK nel 2015… diventando il secondo pilota più anziano di sempre a conquistare punti nel mondiale Superbike (il primato è di Frantisek Mrazek, che conquistò dei punti al GP del Canada del 1991 all'età di 55 anni e 25 giorni).
Troy riparte ora da dove era cominciata la sua carriera più di 20 anni fa: il suo esordio nel Campionato Australiano risale infatti al 1996, quando in sella alla Kawasaki ottenne il terzo posto nella classifica finale (secondo nel 1997 con Suzuki, prima di passare al BSB e al Mondiale SBK). Il 2018 sarà un anno molto intenso per la famiglia Bayliss: il ritorno alle gare di Troy coincide infatti con la seconda stagione completa nel campionato australiano ASBK Supersport 300 di suo figlio 14enne Oli. In bocca al lupo ad entrambi!