Cominciamo dal motore: il primo dettaglio che balza all’occhio è la presenza del radiatore (riteniamo non sia ancora quello definitivo). Possiamo confermare che il motore della prossima creazione made in Triumph (la stampa inglese la chiama Street Tracker) sarà raffreddato a liquido e, guardando le foto, sembra che il vaso di espansione sia celato dal fianchetto destro. dato che non si vedono tubazioni e raccordi, deduciamo che il motore dovrebbe avere le canalizzazioni integrate nel basamento (come i tre cilindri MV Agusta 675 e 800 cc), mantenendo in questo modo inalterata l’immagine “classic” della moto. Dovrebbe crescere anche la cilindrata, si dice fino a 1.100 cc (l’attuale gamma Bonneville/Thruxton monta un 865 cc) mentre rimane invariata l’architettura a 2 cilindri in linea frontemarcia. Per la potenza, si ipotizza il raggiungimento della quota dei 90 CV.
Zoomando sulla testa, si nota la diversa posizione della candela, che fa pensare a una nuova conformazione della camera di combustione, e addirittura ad un'inedita distribuzione a 4 valvole per cilindro. Diverso anche l'impianto di scarico, con collettori di maggiori dimensioni (come i terminali) e dall'andamento differente. Le alette di raffreddamento sono in numero minore, e potrebbero avere una semplice funzione estetica dato il raffreddamento a liquido, mentre la parte esterna dei cilindri sembra essere più corta rispetto a prima, segno che i cilindri "affondano" di più nel basamento rispetto ad oggi.
E le novità non sono ancora finite: cambia radicalmente anche il layout generale, con il braccetto frizione in basso invece che in alto e la cover del corpi farfallati che rimanda ai vecchi carburatori Amal Monobloc. Insomma, l’immagine "old style" viene lasciata immutata, ma tutto porta a pensare a una cafè racer decisamente più cattiva rispetto all’attuale. E infatti guardando la ciclistica questa tesi viene confermata.