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Traffico: Parigi cambia. Deboli protetti, niente sconti alle moto

Partono zone 30 (km/h) e “aree condivise” con il limite a 20 km/h (e precedenza sempre a pedoni e bici) su un terzo della capitale francese. Le moto sono equiparate alle auto

Traffico: parigi cambia. deboli protetti, niente sconti alle moto

Saranno 560 i chilometri di viabilità urbana parigina interessati dai due nuovi limiti di velocità decisi dal sindaco Bertrand Delanoë e in vigore dal 1° settembre. Risparmiati i grandi assi di comunicazione, un centinaio di quartieri residenziali e le strade intorno alle 1.300 scuole della città vedranno i abbassarsi i limiti di velocità a 30 km/h. La novità maggiore è rappresentata però dalle “zone d’incontro” o aree condivise, dove i pedoni e, in seconda battuta, le biciclette, hanno sempre la precedenza sulle auto, che non possono superare i 20 km/h.

 

IL PIXEL SALVA PEDONE (E BICI)

Nelle immagini della gallery si fa riferimento proprio a queste aree, delimitate da segnali orizzontali chiamati pixel: non è più “l’anomalia” pedone che interrompe il flusso delle auto attraversando la strada, ora è l’auto a essere un’intrusa in un ambiente che la tollera soltanto. Ha spiegato Julien Bargeton, assessore ai Trasporti, che per le aree condivise l’alternativa sarebbe stata la pedonalizzazione, ma l’amministrazione ha preferito essere pragmatica. Le biciclette, dove i cartelli lo consentiranno, potranno percorrere sensi unici in contromano e, sempre se segnalato, svoltare a destra anche col semaforo rosso.

 

2 RUOTE O 4 NON FA DIFFERENZA

In questa rivoluzione, invece, moto e scooter vengono equiparati alle auto. Delanoë, poi, vorrebbe ridurre da 80 a 70 km/h il limite sulla Peripherique, la tangenziale che circonda la Ville Lumière. È probabilmente questa la misura che meno piacerà a parigini e pendolari a due e quattro ruote, anche se l’abbassamento non è poi così drammatico.

 

Si nota comunque l’evidente volontà di proteggere i cosiddetti utenti deboli, cosa che in realtà si sta tentando di fare anche da noi, con la riforma del Codice della Strada. Da noi in questa categoria rientrano anche le moto, evidentemente in Francia (o perlomeno nel “cosmo” parigino) basta un motore per farti stare nel gruppo dei forti. In compenso da loro i guard rail salva motociclisti ce li hanno da anni e sono quasi dappertutto...

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