Purtroppo eccoci a dare conto per l’ennesima volta di una morte in una road race, precisamente al Tourist Trophy. Dopo la morte di Simon Andrews alla North West 200 e la scomparsa l’anno scorso del giapponese Yoshinari Matsushita al TT, quest’anno è toccato al 65enne britannico Bob Price sacrificare la propria vita sull’altare di una passione immensa, comprensibile solo a chi capisce di moto, vive di moto.
UNA BELLA MANETTA
Bob Price, originario di Stroud (Gloucester) e di professione carrozziere, ha perso la vita il 2 giugno, durante il terzo giro della gara 1 della Supersport, a seguito di una caduta a Ballaugh, le cui cause sono oggetto di investigazione da parte della direzione di gara. Price non era un novellino: dal 1992 correva nelle varie categorie del TT ed era regolarmente impegnato nel Manx Grand Prix nella categoria Classic, riservata alle moto d’epoca. Aveva conseguito anche diversi podi: nel 2002 era stato 3° nel Manx Grand Prix Junior Classic e 2° nella Senior Classic; nella Junor Classic era stato ancora 3° nel 2004, ma Bob era un assiduo frequentatore di diverse categorie anche per moto moderne. Nella gallery lo vedete impegnato con la Kawasaki ER-6F e con la Yamaha R6, con cui gareggiava nella Supersport (partiva 78° su 80) e ha avuto l’incidente fatale.
UNA GUIDA PER I GIOVANI
Sebbene da noi Price fosse un illustre sconosciuto, non lo era nell’ambiente britannico delle corse. Ecco il ricordo di Scott Redding, ad esempio: “RIP, Bob Price, è terribile apprendere una così brutta notizia che coinvolge ancora una volta il mondo delle road race. Mi ricordo di Bob mentre mi aiutava con le traiettorie quando da ragazzo partii per la 125. eri un gran pilota, Bob, e non sarai dimenticato. Tutto il nostro affetto va a te, alla tua famiglia e a tutti coloro che ti sono stati vicini nel mondo delle corse”.
LA LISTA SI ALLUNGA
Price è il 18° pilota a perdere la vita al TT dall’inizio del nuovo millennio, il 141° dall’inizio della storia della grande classica, nel 1907. Sarebbe facile (e forse doveroso) fare ora la solita riflessione sull’opportunità e i rischi delle corse su strada, ma per il momento preferiamo semplicemente mandare un abbraccio e le nostre condoglianze alla famiglia di Bob Price. Al resto penseremo in un altro momento.
