Con una strepitosa stagione 2012, Toni Bou diventa la vera superstar assoluta dell’X-Trial. Sette vittorie su sette gare, titolo vinto con una gara di anticipo (con 6 mondiali vinti supera l’altro asso di sempre, quel Lampkin che di titoli ne ha collezionati “solo” 5), 16 vittorie consecutive in gara in questa specialità, da gennaio 2010 non viene battuto…
Quest’anno ci hanno provato Albert Cabestany, Adam Raga e il suo compagno di team Takahisa Fujinami, ma davvero non ce n’è stata per nessuno e agli avversari non è rimasto che giocarsi le restanti posizioni sul podio, sia in gara che in classifica finale. A Parigi è il pilota Beta Jeroni Fajardo a finire secondo, mentre Fujinami sale sul terzo gradino. cabestany e Raga “steccano” proprio all’ultima gara ma, coi punti di Parigi, consolidano rispettivamente la seconda e la terza posizione finale.
Per Bou è trionfo, annunciato ma sempre impressionante. A parte un posto perenne nella storia del motociclismo, Toni porta a casa il trofeo di re dell’X-Trial, la medaglia d’oro della FIM e il cronografo Aquaracer di Tag Heuer, partner ufficiale del campionato.
Toni Bou: “È stato meraviglioso. Era la prima volta che gareggiavo a Parigi, e volevo davvero vincere. Non si é trattato solo di vincere la gara, volevo anche mettermi alle spalle l’incidente sofferto a Milano: volevo dimenticarmene il prima possibile. Con il titolo mondiale già in tasca ho potuto gareggiare senza pressione, e mi sono davvero divertito molto. All’inizio le zone non mi sembravano molto impegnative, ma si sono rivelate davvero complicate. Era una serata in cui avremmo festeggiato comunque, ma mi rendo conto che capita molto raramente di potersi godere una vittoria come ho potuto fare oggi”.
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