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Tom Sykes: “Ho dato quel qualcosa in più e… ho esagerato!”

I protagonisti del weekend della SBK a Misano raccontano le gare, le sensazioni, le gioie e le delusioni. Il dominatore “in verde” è quasi sorpreso dei risultati, Melandri soddisfatto dei miglioramenti, ducatisti delusi

Tom sykes: “ho dato quel qualcosa in più e… ho esagerato!”

Le corse al Marco Simoncelli sono finite e, mentre già si guarda a Portimão, ecco le riflessioni e i commenti dei piloti nelle dichiarazioni dopo le gare dominate da Sykes e dalla Kawasaki. Se vi siete persi i report, ecco i resoconti di Gara 1 e Gara 2. Non dimenticate che nelle altre gare c’è stata tantissima Italia, con le vittorie di Faccani e Savadori in Stock 600 e 1000, nonché il trionfo della MV Agusta con Cluzel in Supersport.

 

Tom Sykes

Sono piacevolmente sorpreso da questi risultati, ma sapevo che l'adrenalina e la concentrazione mi avrebbero dato un qualcosa in più. Onestamente, non mi aspettavo che quel qualcosa in più fosse così esagerato, ma devo darne merito a tutto il team. In Gara-1, tutto è andato come previsto: nel weekend ho capito di avere qualche problema e ne ho parlato con il mio capo tecnico, dopo di che era necessario fare il lavoro. Abbiamo lavorato duro per tutto il weekend e abbiamo messo a punto del set-up della Ninja ZX-10R, e poi, quando si trattato di passare ai fatti, sono stato in grado di dare quel tocco finale in più, e sono contento di questo. I tempi sul giro sono stati abbastanza sorprendenti all'inizio, e sono rimasto sorpreso io stesso di riuscire a mantenere quel ritmo in Gara-1. Anteriore e posteriore si muovevano molto, ma il feedback dalla moto è stato sempre fantastico, quindi devo ringraziare Marcel e Danilo e tutti i meccanici che hanno fatto gli straordinari per accontentare le mie richieste! In Gara-2 è stato ancora più difficile: la moto si muoveva molto di più, e ho dovuto faticare di più con il mio braccio sinistro. Ho dovuto rimanere concentrato, ma alla fine è stato più facile controllare la seconda gara che non Gara-1.

 

Loris Baz

Credo che oggi Tom fosse semplicemente troppo veloce, non sono riuscito a restare con lui in nessuna delle due gare. Nella prima pensavo di potercela fare, ma dopo dieci giri ho dovuto prendere atto che era più veloce. Ho pensato che forse avrei potuto recuperare egli ultimi giri, ma Tom aveva un ottimo passo con il quale ha fatto anche il nuovo giro veloce girando in 1'35", cosa che nessuno aveva fatto prima. In Gara-2 Tom è stato più veloce fin dall'inizio e io avevo Marco Melandri dietro di me, che sono riuscito a tenermi dietro. Sono davvero felice di questo perché ha lui cercato di passarmi un paio di volte. Conosciamo tutti la sua esperienza, quindi credo che questa sia la miglior gara che io abbia mai fatto. Non ho fatto nessun errore, quindi per lui è diventato difficile superarmi. Sono davvero felice e non vedo l'ora della prossima gara a Portimão: sono sicuro che la prima vittoria della stagione arriverà molto presto.

 

Marco Melandri

Sono contento di come ho guidato oggi, il feeling con la moto era buono. In Gara1 dopo qualche errore alla partenza sono riuscito a sorpassare chi mi stava davanti ma, semplicemente, le Kawasaki erano più veloci. Mi dispiace per Gara2, perché grazie al lavoro ai box siamo riusciti a recuperare terreno. Purtroppo qui è difficilissimo sorpassare, Baz ha guidato bene e non ha commesso errori. Penso che avrei potuto infastidire Sykes, non gli avrei reso le cose semplici, è un peccato non essere riusciti a verificare fino in fondo i nostri progressi. Dopo Sepang anche qui sono stato costantemente veloce, siamo sulla strada giusta a livello di feeling, ora però dobbiamo crescere. Già Portimão, con il suo layout, potrà darci una mano.

 

Sylvain Guintoli

In ottica campionato, posso dire che mantengo il secondo posto in classifica. Ma mi aspettavo sicuramente di più. La velocità pura non ci manca, dobbiamo lavorare sulla costanza di rendimento per quanto riguarda il passo di gara. In Gara1 abbiamo valutato male la scelta di gomme, mentre in Gara2 con le opzioni giuste ed alcune modifiche alle geometrie della moto il distacco con la vetta si è decisamente ridotto. Mentre stavo con Marco e Baz ho commesso qualche errore di troppo che mi ha impedito di battagliare per il podio fino alla fine. Peccato non ci sia una Gara3… Scherzi a parte, dobbiamo continuare a lavorare per essere più costanti in gara.

 

Chaz Davies

Il mio quarto posto della prima manche non è male. Nell’ultima fase ero proprio al limite e anche se sono arrivato molto vicino a Marco, lui ha aumentato il suo passo nel finale ed io non ero in grado di superarlo. Mi dispiace un po’ per il tempo che ho perso all’inizio, quando Elias è uscito di pista, era subito davanti a me ed ho dovuto rallentare. Nella seconda gara avevo un feeling un po’ strano all’anteriore fin da subito. Non avevamo fatto grosse modifiche fra la prima e la seconda gara, ma suppongo che il feeling fosse diverso a causa della temperatura, più alta nella seconda gara. Il problema è che c’è bisogno di partire forte per stare con i primi quattro – se invece devi spingere all’inizio per recuperare, allora la gomma si deteriora più in fretta. Dopo la caduta avevo anche la pedana danneggiata, ma sono rimasto in pista fino a due terzi della gara, nel caso si fosse presentata una red-flag. Dopo il 15° giro ho quindi deciso di rientrare, per risparmiare qualche giro per quanto riguarda il motore.

 

Davide Giugliano

E’ stata una giornata pesante. Nelle prove non avevamo provato l’altra gomma posteriore, quella che hanno utilizzato la maggior parte degli altri piloti,  perché i tempi registrati anche a gomma usata sono sempre stati buoni. Purtroppo è stata invece una gara difficilissima, ho avuto tantissime vibrazioni al posteriore e il grip è calato molto da metà gara in poi. Poi nella seconda manche ho fatto un errore, ho anticipato la partenza per la foga di partire il meglio possibile. Volevo scattare velocemente per evitare di rimanere intrappolato nella mischia come gara 1, e si vede dal passo che avevo nei primi giri che la cosa sarebbe stata fattibile. Peccato, la gomma media funzionava molto bene ed ero contento della moto. Mi dispiace sia per me che per il team, soprattutto in un weekend in cui siamo stati sempre veloci in ogni sessione. Stiamo costantemente migliorando e sono sicuro che è solo questione di tempo prima che sarò in grado di dare tante soddisfazioni al team, alla Ducati ed a tutti i nostri sostenitori e tifosi.

 

Niccolò Canepa

In gara 1, per la quale ho lottato per ottenere la vittoria, abbiamo infine ottenuto un ottimo secondo posto che comunque non mi soddisfaceva pienamente. Il calo repentino della prestazione dello pneumatico posteriore, non mi ha consentito di lottare fino alla fine. Ero partito carico per la seconda manche ed il mio obiettivo era naturalmente quello che tutti si aspettano da me in questa categoria, cioè la vittoria. Un problema tecnico invece mi ha tolto questa possibilità lasciandomi un po’ di amaro in bocca e rimandando ai prossimi appuntamenti la mia voglia di portare la Ducati Panigale 1199 EVO alla vittoria. Voglio ringraziare tutto lo staff tecnico del Team Althea Racing per il lavoro incessante che è stato fatto in questo weekend, grazie al quale ho anche ottenuto una grandissima qualifica che tutto lasciava presagire per il meglio. Sono sicuro di poter fare molto meglio nelle prossime gare. Siamo al giro di boa del campionato e voglio mantenere aperte tutte le possibilità di successo della vittoria finale.

 

Sylvain Barrier 

Sono molto felice. Nella prima gara ero un poco emozionato e non trovavo il giusto feeling con la mia moto. Per questo, per gara due abbiamo deciso di renderla più maneggevole, anche perché fisicamente non sono ancora in grado di disputare al meglio due gare della Superbike. Infatti nella prima manche non avevo sufficiente forza nelle braccia ed ho fatto fatica a concludere la corsa. La seconda manche è andata bene e, anche grazie alle migliorie apportate alla moto dai miei tecnici, ho trovato subito un buon feeling con la mia S 1000 RR e questo mi ha consentito di lottare con Salom, standogli a lungo davanti. Quando mi hanno informato che dovevo cedere una posizione non ho capito il perché, in quanto non mi risulta di aver superato in regime di bandiere gialle. Ho ceduto la posizione, ma mancavano solo poche curve e non ho più potuto recuperare. Va bene comunque così, abbiamo ottenuto due buoni risultati. Voglio ringraziare BMW Motorrad Italia che mi ha dato fiducia e tutti i ragazzi della mia squadra che hanno svolto un lavoro eccellente.

 

Eugene Laverty

Non è stata la più facile delle giornate. In Gara 1, mentre spingevo sulla pedana durante il quinto giro, ho sentito uno schiocco al piede. Mi faceva molto male e ho fatto fatica a guidare per i successivi 5 giri. Ma non volevo rientrare e così ho aspettato che il piede si sistemasse da solo e sono stato in grado di ricominciare a spingere. In Gara 2 ho potuto correre ma ho dovuto tenere il piede in una posizione diversa, strana, ma senza questo accorgimento non sarei riuscito a gareggiare. Invece ce l’ho fatta. È una sfortuna, comunque, pensavo che il piede fosse a posto. E lo è, in effetti, per camminare. Ma per guidare devo spingere sulla pedana e la rottura è proprio nel punto più sollecitato: credo di aver fatto oggi più danni di quanti ne avessi fatti finora… Spero di farcela per Portimão.

 

Alex Lowes

Sono molto deluso per Gara 1: stavo guidando bene ma ho fatto un errore. Dell’ottavo posto in Gara 2 non posso dirmi certo soddisfatto, ma me lo sono guadagnato e per me è tutta esperienza: ancora devo affinare il mio stile di guida quando fa caldo, ma è pur sempre il mio primo anno qui in SBK e credo di star facendo bene. Devo certamente ancora migliorare nella guida, nella comprensione della moto e nel cercare di tirare fuori il meglio da lei, ma non vedo l’ora di andare in Portogallo: a Portimão abbiamo fatto dei buoni test prima dell’inizio della stagione, quindi spero di continuare a migliorare e di tornare a lottare.

 

Jonathan Rea 

Sembra che non abbiamo fatto progressi qui: un weekend deludente. È stato frustrante non riuscire ad individuare e risolvere i problemi: non voglio sembrare un disco rotto, ma un po’ mi ci sento, visto che i miei commenti ai box sono sempre gli stessi… Con qualche bel sorpasso nelle parti veloci del circuito sono stato in grado di arrivare 5° in Gara 2, ma quelli davanti a me erano irraggiungibili. Attualmente posso guidare bene quanto mi permette la moto, ma io voglio toornare a giocarmela. Non possiamo semplicemente sperrare che la prossima gara vada meglio, dobbiamo valutare cosa c’è che non va e trovare soluzioni. È una frustrazione che coinvolge tutto il team perché sappiamo bene di non essere riusciti ad ottenere il meglio dalla CBR questo weekend. Nel giorno giusto e con le giuste condizioni, lo so bene che la moto può fare molto di più, ma per ora siamo al di sotto delle aspettative. Dobbiamo darci da fare.

 

Leon Haslam 

Sono partito male in Gara 1 e sono rimasto intruppato per un paio di giri prima di riuscire a fare il mio ritmo. Ma purtroppo ormai ero già staccato di 4 secondi dal gruppo dei piloti di testa, dove c’era anche Rea: la mia sensazione era che stessi facendo bene come loro. Dopo qualche problemino, a 3 giri dalla fine è sembrato che la centralina si spegnesse. Sono uscito dal tracciato è l’ho semplicemente riavviata. Poi sono rientrato e finendo 10°. Il secondo start è stato migliore, ma ho fatto una gara un po’ a yo-yo, perdendo in certe ccurve e riguadagnando in altre. Ero nel gruppo che lottava per il quinto posto, quando un problema mi ha portato a cadere. Ora dobbiamo appurare quale sia stato questo problema e ripartire da lì. Credo che in questo weekend abbiamo fatto dei miglioramenti che ci hanno permesso di fare dei buoni giri, ma ancora ddobbiamo lavorare prima di Portimão.

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