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Test SBK, Portimão: Kawasaki (ancora) davanti, Yamaha cresce

Nulla di nuovo sotto il sole... portoghese. Le Verdone di Rea e Sykes dominano la scena, Yamaha e Ducati vicinissime tra loro, Camier continua a sorprendere con la Honda ufficiale, PJ Jacobsen esordisce invece con la CBR privata
Jonathan Rea

Il "dominio verde" continua imperterrito

In concomitanza con i test della MotoGP in Malesia, la WorldSBK è scesa in pista a Portimão per il secondo test del 2018. Dopo una tappa a Jerez de la Frontera, Jonathan Rea ha iniziato a fare il bello e il cattivo tempo in Portogallo: un crono di 1’41”475 su uno dei tracciati preferiti dal pilota nordirlandese. Il tempo siglato dal 3 volte Campione del Mondo è un segnale molto forte: nonostante le limitazioni ai regimi della Ninja ZX-10RR, il crono siglato è di 1 decimo inferiore alla pole position siglata quest’anno sul medesimo circuito. Alle sue spalle il suo compagno di box Tom Sykes: solamente i piloti ufficiali Kawasaki sono riusciti a scendere sotto il muro del 1’42”. Una piccola scivolata per il numero 66 durante il pomeriggio, ma nulla di preoccupante per lui, che invece vide il suo Mondiale 2017 prendere una svolta proprio all’Autodromo Internazionale dell’Algarve. Restando in casa Kawasaki, si segnala il 9° tempo per Toprak Razgatlioglu che esordisce nel Team Puccetti SBK: il turco, pupillo di Kenan Sofuoglu (che termina 2° nella classifica delle SSP), sembra sulla strada giusta per trovare un buon feeling con la Ninja in versione SBK.
Tom Sykes

Yamaha inizia a fare la voce grossa

La “terza forza del Mondiale 2017” ormai sta diventando sempre più pericolosa: Michael Van Der Mark chiude con il 3° tempo della sessione, con un gap inferiore ad un secondo dal leader di giornata. VD Mark, dopo un anno di assestamento in casa Yamaha, sembra essere in forma smagliante sul tracciato che ha regalato un podio al giovane pilota olandese. Alex Lowes chiude il Day 1 con un solido 5° posto, a 6 decimi dal suo compagno di squadra. Entrambi stanno lavorando sodo, insieme al Team Crescent, per riuscire a portare la R1 alla vittoria nell’unica categoria nella quale non ha ancora trionfato.
Michael Van Der Mark

Ducati alle prese con il limitatore di giri

Tra le due moto di Iwata, c’è la Ducati di Marco Melandri (3°) mentre il suo collega Chaz Davies chiude la Top 5. I due piloti di Borgo Panigale sono al lavoro per settare al meglio la Panigale R nella sua ultima stagione prima dell’arrivo del V4. Il limitatore di giri, sebbene inferiore rispetto a quello della Kawasaki, sembra avere un impatto maggiore sul motore bicilindrico: è dunque cruciale per i tecnici in Rosso trovare il setup quasi perfetto. Ad aiutare i due alfieri Ducati c’è Michael Rinaldi, che invece si piazza 10° nella classifica odierna; alle spalle dell’italiano c’è lo spagnolo Forès con la Panigale R del Team Barni Racing.
Marco Melandri

La "cura" di Honda si chiama Leon Camier

Honda torna a sorridere con Leon Camier: “l’acquisto invernale” del Team Ten Kate sta regalando molte soddisfazioni ad un team che, nel 2017, ha sofferto molto con lo sviluppo moto sia con la line up dei piloti dopo la scomparsa di Hayden. Per il britannico c’è il 6° tempo della sessione, a poco meno di 1 secondo e mezzo di distacco da Jonathan Rea: l’elettronica Magneti Marelli ed il polso destro del pilota sembrano andare molto d’accordo. Jake Gagne chiude 15°, tuttavia lo statunitense ha occupato posizioni da Top 10 in molte occasioni della giornata. Da quest’anno però, le Honda CBR1000 Fireblade SP2 in griglia saranno 3: la terza è di PJ Jacobsen e sarà gestita dal Team Triple M. Nella giornata odierna lo statunitense si è approcciato per la prima volta a questa moto.
Leon Camier

Aprilia è OK, MV Agusta e BMW navigano in acque mosse

In casa Aprilia invece Eugene Laverty continua ad essere una presenza fissa in Top 10: l’irlandese termina 7°, davanti alla Ducati di Davies; tuttavia è giusto segnalare che il tracciato di Portimão è uno dei preferiti dal pilota del Team Milwaukee. Per trovare invece Lorenzo Savadori bisogna scendere fino alla 15a posizione. Un’altra casa italiana è in leggera difficoltà: parliamo di MV Agusta, che con Jordi Torres non riesce ad andare oltre il 13° tempo di giornata. Situazione analoga anche per il Team Althea, alle prese con Loris Baz ed una BMW S1000RR che inizia ad accusare qualche anno di vecchiaia del progetto. Il francese, al suo ritorno nel Mondiale SBK, è 13° con oltre 2 secondi di ritardo dalla vetta.
Eugene Laverty

Test SBK, Portimão: classifica tempi Day 1

POS NAME NAZIONE MOTO CLASSE GIRO VELOCE GAP
1 J. REA GBR KAWASAKI SBK 1’41”475
2 T. SYKES GBR KAWASAKI SBK 1’41”952 0”477
3 M. VAN DER MARK OLA YAMAHA SBK 1’42”218 0”743
4 M. MELANDRI ITA DUCATI SBK 1’42”695 1”220
5 A. LOWES GBR YAMAHA SBK 1’42”822 1”347
6 L. CAMIER GBR HONDA SBK 1’42”944 1”469
7 E. LAVERTY IRL APRILIA SBK 1’42”953 1”478
8 C. DAVIES GBR DUCATI SBK 1’42”966 1”491
9 T.RATZGATLIOGLU TUR KAWASAKI SBK 1’42”991 1”516
10 M. RINALDI ITA DUCATI SBK 1’43”329 1”854
11 X. FORES SPA DUCATI SBK 1’43”476 2”001
12 L. BAZ FRA BMW SBK 1’43”481 2”006
13 J. TORRES SPA MV AGUSTA SBK 1’43”670 2”195
15 L. SAVADORI ITA APRILIA SBK 1’43”978 2”503
15 J. GAGNE USA HONDA SBK 1’44”052 2”577
16 R. DE ROSA ITA MV AGUSTA SSP 1’45”432 3”957
17 A.DEL BIANCO ITA BMW STK1000 1’45”671 4”196
18 K. SOFUOGLU TUR KAWASAKI SSP 1’45”740 4”265
19 O. JEZEK CZE YAMAHA SBK 1’45”829 4”354
20 A. BADOVINI ITA MV AGUSTA SSP 1’46”125 4”650
21 N. TUULI FIN HONDA SSP 1’46”423 4”948
22 O. PLASSEN DAN DUCATI STK1000 1’46”688 5”213
23 H. OKUBO GIA KAWASAKI SSP 1’46”753 5”278
24 P. JACOBSEN USA HONDA SBK 1’46”839 5”364
25 A. IRWIN GBR HONDA SSP 1’47”145 5”670
26 M. DIMEGLIO SVI YAMAHA SSP 1’47”654 6”179
Loris Baz
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