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Test Peugeot Tweet: scooter in tre motorizzazioni 50, 125 e 150, simili per la grande agilità

Abbiamo testato il Peugeot Tweet, uno scooter con ruote da 16’’. Leggerezza e agilità sono da riferimento. Il 125 è il miglior compromesso.

Test peugeot tweet: scooter in tre motorizzazioni 50, 125 e 150, simili per la grande agilità

Logroño (SPAGNA) 19 marzo 2010 - Abbiamo testato il Peugeot Tweet, uno scooter con ruote da 16’’ disponibile in tre motorizzazioni, tutte 4 tempi con raffreddamento ad aria: 50 cc, 125 cc e 150 cc. Le finiture non sono impeccabili, ma la capacità di carico è buona (il vano sottosella può contenere un casco jet) e la posizione di guida, grazie alla pedana perfettamente piatta, è comoda anche per chi supera il metro e settanta. Leggerezza e agilità sono da riferimento. Il Tweet è il secondo frutto della collaborazione industriale che Peugeot ha iniziato con Sym nel corso del 2009, quando ha commercializzato l’LXR partendo dalla base meccanica e ciclistica del Sym HD. Tutta la parte tecnica, infatti, è in comune con il Sym Simphony, mentre le linee sono state ridisegnate in Casa Peugeot. Questo scooter a ruote alte è stato realizzato cercando di puntare al massimo sulla fruibilità cittadina e si sente: il 50 cc è agilissimo e si lascia condurre con estrema facilità, complici le sospensioni che filtrano discretamente buche e pavé. La spinta è sufficiente, considerando che si tratta di un motore 4 tempi con distribuzione a due valvole, e l’erogazione è elettrica. Lo scarso spunto penalizza la fase di ripartenza, soprattutto se in presenza di una leggera salita. La versione da 125 cc è quella che ci ha convinto di più; conserva le caratteristiche positive del cinquantino e si è dimostrata la più equilibrata grazie alla maggiore potenza e alla buona capacità di allungo del propulsore, che consente di ripartire sufficientemente rapidi al semaforo e di affrontare con brio i cavalcavia cittadini. Il propulsore da 150 cc ha dimostrato una spinta più corposa ai bassi, che poi si affievolisce diventando paragonabile a quella del 125 cc all’aumentare del regime di rotazione. Inoltre, l’esemplare testato, si è dimostrato il meno pronto all’avviamento ed era afflitto da vibrazioni avvertibili alla pedana. Le tre versioni hanno in comune la forcella con steli da 30 mm. Ha una taratura piuttosto morbida nella prima parte di escursione salvo poi dimostrare un maggior sostegno. Le tre cilindrate differiscono invece al posteriore: il 50 cc monta un singolo ammortizzatore idraulico, che diventa doppio per le altre motorizzazioni. Buona la frenata sia all’anteriore sia al posteriore, che utilizzano impianti con disco da 226 mm. Scarsa la modulabilità e la potenza del tamburo posteriore che equipaggia il 50 cc.

 

Il Tweet sarà disponibile dai concessionari, nero, grigio e bianco panna, a partire dal mese di aprile con prezzi  concorrenziali: 1.800 euro chiavi in mano per il cinquantino, 2.000 euro c.i.m. per il 125 cc e 2.100 euro c.i.m. per il 150 cc.

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