I test di febbraio di Sepang sono quelli che aprono ufficialmente la stagione della MotoGP. Prima dell'ingresso ufficiale dei piloti, programmato per i test che ci saranno dal 4 al 6, i collaudatori si sono dati da fare per preparare le moto. Insieme alla casa bolognese (che aveva provato a Jerez con la SBK) , anche Yamaha e Honda hanno rispolverato le moto ferme dal 2013 e hanno iniziato a girare nel tracciato malese coi collaudatori Katsuyuki Nakasuga (Yamaha Factory), Wataru Yoshikawa e Kosuke Akiyoshi (HRC). Le temperature molto alte hanno dato un certo fastidio ai tester, ma Michele Pirro (Ducati) non si è lasciato intimidire e su Facebook ha salutato i fans commentando così i primi giorni: "I due mesi di pausa si sono fatti sentire, ma le sensazioni sono buone. Gran caldo ma molto lavoro, che ci ha permesso di acquisire informazioni utili per preparare al meglio la moto in vista della settimana prossima. Anche i tempi sono soddisfacenti...". Al collaudatore della casa di Borgo Panigale sono state fornite due moto, una GP13 e una GP14, per poter fare una comparazione e capire se lo sviluppo sta andando nella direzione giusta. Altrimenti, come ha detto Dall'Igna al suo ingresso in Ducati, si ricomincia da zero, e senza tabù.
ARRIVA LA OPEN, BRIDGESTONE STUDIA LE GOMME
Nella periferia di Kuala Lampur, dove sorge il tracciato di Sepang, si lavora alla grande. Anche Bridgestone è presente e con l'occasione sta testando le nuove coperture sia per quanto riguarda la MotoGP sia per la Open, classe che esordisce con il nuovo regolamento proprio quest'anno, sorgendo dalle ceneri della CRT. Per loro la copertura dedicata è sotto esame, soprattutto in visione del fatto che le Open possono sì sfruttare il vantaggio dei motori (12 a stagione contro 5 per le MotoGP) e i 4 litri di benzina in più, ma sono obbligate ad utilizzare per la ECU sia hardware sia software Dorna-Magneti Marelli. Il che si traduce in una genericità del programma che lo rende automaticamente meno sofisticato, andando ad influire sul rendimento del pneumatico. Hiroshi Yamada, Manager del Dipartimento Motorsport Bridgestone ha dichiarato: “Dopo lo stop invernale non vedo l'ora di ritrovare moto e piloti di nuovo a Sepang. Come tutti i team MotoGP, neanche la Bridgestone è stata ferma negli ultimi due mesi; abbiamo disegnato, migliorato e infine prodotto le gomme che i piloti stanno per valutare in questo anticipo di stagione. Il programma di quest'anno è particolarmente oneroso con due test a Sepang, quindi i test a Phillip Island e in Qatar che prenderanno luogo nelle prossime cinque settimane. I test pre campionato sono sempre seguiti dai milioni di fan della MotoGP in tutto il mondo e penso che la novità della Open class darà a questo primo test una visibiltà ancora maggiore. Tutti sono interessati a vedere quanto sia il gap nei tempi sul giro tra una MotoGP pura e una Open, con la gomma morbida per quest'ultima”.
L'ARRIVO DEI PILOTI
I test di Valencia ci avevano lasciato con un Crutchlow che cominciava a capire la situazione della Ducati, con una Honda Open che non aveva impressionato quanto la Yamaha, con Lorenzo che metteva pressione psicologica ai progettisti di Iwata per migliorare la frenata della moto, Rossi che aveva cambiato capotecnico e Pedrosa si era liberato dell'ingombrante presenza del manager storico, Alberto Puig. Adesso si può vedere quali di queste mosse siano state frutto di furbizia e non di stress, perché da oggi (considerando il fuso orario) sarà il turno dei piloti di mettersi alla manopola del gas. Loris Capirossi in un intervista al sito della MotoGP ha dichiarato: "Secondo me il primo test servirá per sgrossare la ruggine dell’inverno, si vedrá cosa accadrá con le nuove moto, sará un test rivolto soprattutto a capire i valori che ci saranno in campo. Sará interessante vedere in azione le Honda con la RCV 1000R e la Yamaha con la FTR. I piloti riprenderanno il feeling con la moto, mentre nei tre giorni successivi saranno piú importanti". Da non dimenticare che, oltre alle tre case ufficiali del 2014, in pista ci sarà anche la Suzuki, che prosegue lo sviluppo in visdta del rientro in MotoGP nel 2015 (qui i video dei precedenti test). Il team, ricordiamo, è guidato da Davide Brivio e si affida alla sensibilità del collaudatore di lusso Randy De Puniet. Nei test precedenti la Suzuki non si era affatto comportata male, vedremo come si posizionerà in classifica rispetto alle Open. Chiudiamo la lista dei piloti "Factory" con Iannone (Ducati Pramac), Bautista (Honda Team Gresini) e Bradl (Honda Team Cecchinello), mentre Hernandez è in Ducati Pramac ma con una moto in configurazione Open.
I NUOVI VOLTI
Insieme ai vari Marquez (che tiene il numero 93), Pedrosa, Rossi e Lorenzo, che saranno carichi di lavoro per prepararsi in vista del Qatar, quest'anno ci saranno nella classe regina (tra Open e MotoGP) svariati volti nuovi, tutti molto veloci. Pol Espargaro, fratello minore di Aleix, va ad affiancare Bradley Smith nel team Tech3, e visto il suo mondiale Moto2 dell'anno scorso e i risultati dei test di Valencia non possiamo che attenderci un esordio da top 10 per il pilota spagnolo. E ci aspettiamo scintille con il suo "gregario" della Moto2, il vicecampione 2013 Scott Redding, che sulla Honda Open del team Go&Fun Gresini si prepara ad una stagione 2014 tutta all'attacco. A loro si aggiungeranno Leon Camier (con Ioda, che però non è presente a questi test), Mike Di Meglio (per Avintia Racing) e Broc Parkes (con la Paul Bird Motorsport). In tanti si contenderanno il titolo Rookie Of The Year 2014, e noi non vediamo l'ora di sapere chi lo vincerà. Nel frattempo però potete dire la vostra sulla stagione che sta cominciando partecipando al nostro sondaggio.
