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di Giorgio Sala
26 November 2016

Bautista e Barbera veloci a Jerez; Viñales e Rossi sulla M1 2017 a Sepang

In 3 giorni di test a Jerez, condivisi con la SBK, sono le Ducati GP16 di Bautista e Barbera le migliori MotoGP del lotto (con importanti assenze). Ultimo giorno di test rovinati dalla pioggia: Pirro miglior collaudatore. Iannone con Suzuki solo per un giorno; in Aprilia convince Aleix Espargaro ma delude Sam Lowes. A Sepang, intanto, Rossi e Viñales provano la Yamaha 2017

Day 1: Barbera mette in riga tutti. PIrro il migliore degli italiani, Iannone stakanovista

Il secondo test di questa pausa invernale della MotoGP (il primo si è svolto a Valencia) vede il circus della MotoGP approdare a Jerez de la Frontera insieme ai colleghi della WSBK. Presenti tutte le squadre ufficiali, fatta eccezione di Yamaha che invece è in Malesia con Rossi, Viñales, Zarco e Folger per una sessione di test privata (di cui parleremo in un paragrafo a parte). Pol Espargaro e Jorge Lorenzo, per motivi contrattuali, non possono prendere parte a questi test con i loro futuri team (rispettivamente KTM e Ducati), mentre Pedrosa, Marquez e Crutchlow hanno deciso di rimanere a casa. Rabat invece è stato operato nei giorni scorsi al braccio sinistro ed è in convalescenza.

Il Day 1, ovvero mercoledì 22 novembre, inizia con l’asfalto piuttosto umido al mattino, per poi asciugarsi e permettere ad Hector Barbera di portarsi, alle 15,30 in cima alla lista dei tempi: il pilota spagnolo stacca tutti con un 1’39”614. Alle spalle del pilota numero 8 ci sono altre 3 Ducati: Loris Baz, Alvaro Bautista e Scott Redding terminano rispettivamente con il 2°, 3° e 4° tempo di giornata. Continua a convincere Aleix Espargaro, che chiude il primo giorno di test con il 5° tempo assoluto, ad 1 solo millesimo dalla GP 16 di Scott Redding (autore di una scivolata, il pilota è ok). Il migliore degli italiani è invece Michele Pirro, che con la GP17 ufficiale stacca un crono di 1’40”092 e precede per pochi millesimi la Suzuki di Andrea Iannone, unico Top Rider presente in questi test. Il pilota di Vasto, con 68 giri, è stato uno dei piloti più prolifici in pista, soprattutto perché a Iannone è stato assegnato l’incarico di provare nuove parti del motore made in Hamamatsu. A seguire, con il nono tempo, c’è Jack Miller, il migliore dei piloti Honda presenti a Jerez; alle spalle di “Jackass” c’è Danilo Petrucci con la GP16 del Team Pramac.

Una sessione di test nei quali sono presenti tutti i collaudatori dei team ufficiali: Michele Pirro per Ducati, Takuya Tsuda per Suzuki, Hiroshi Aoyama per Honda e Mika Kallio per KTM. Questi 4 piloti saranno gli unici a girare in tutti e 3 i giorni di test in programma a Jerez de la Frontera.

Da segnalare che Bradley Smith, alle prese con la KTM RC16, ha siglato tempi più lenti di Mika Kallio di circa mezzo secondo: è evidente che per guidare la moto della Casa Austriaca l’esperienza si un fattore chiave, soprattutto per prendere confidenza con il telaio a traliccio. A chiudere la lista dei tempi c’è un deludente Sam Lowes, che è andato largo alla curva Nieto e ha girato addirittura 1 secondo più lento di Bradley Smith, il connazionale che è nella medesima condizione (ovvero alle prese con una moto nuova).
 
Di seguito la lista dei tempi dei piloti MotoGP nel Day 1:
POS. PILOTA MOTO NUM.GIRI GIRO VELOCE DISTACCO
1 Hector Barbera Ducati 64 1’39.614  
2 Loris Baz Ducati 55 1’39.806 +0.192
3 Alvaro Bautista Ducati 52 1’39.862 +0.248
4 Scott Redding Ducati 55 1’40.085 +0.471
5 Aleix Espargaro Aprilia 45 1’40.086 +0.472
6 Michele Pirro Ducati 49 1’40.092 +0.478
7 Andrea Iannone Suzuki 68 1’40.146 +0.532
8 Jack Miller Honda 48 1’40.340 +0.726
9 Danilo Petrucci Ducati 58 1’40.432 +0.818
10 Karel Abraham Ducati 59 1’40.484 +0.870
11 Mika Kallio KTM 56 1’41.889 +2.275
12 Takuya Tsuda Suzuki 67 1’42.004 +2.390
13 Bradley Smith KTM 39 1’42.362 +2.748
14 Hiroshi Aoyama Honda 68 1’42.531 +2.917
15 Sam Lowes Aprilia 33 1’43.021 +3.407

Day 2: Bautista il più veloce del giovedì. Aprilia in un "limbo" tra Lowes ed Espargaro

Nel Day 2 i piloti della Classe Regina lasciano la mattinata libera ai piloti della WSBK, solamente Hector Barbera e Alvaro Bautista hanno fatto una piccola “comparsaTA” in pista. Ed è proprio lo spagnolo del Team Aspar che sigla il tempo di riferimento per i piloti della MotoGP: 1’38”946; Bautista è l’unico della Classe Regina ad abbattere il muro del minuto e 39. Da non dimenticare che il tempo siglato da Bautista è più lento di 225 millesimi rispetto a quello staccato da Jonathan Rea in sella alla Kawasaki Ninka ZX-10R del Kawasaki Racing Team SBK. Ancora una volta, Ducati fa la differenza: 7 dei primi 8 del Day 2 guidano una moto di Borgo Panigale. Ad inserirsi un questo gruppo di “Rosse” c’è l’Aprilia RS-GP di un sempre più convincente Aleix Espargaro che chiude 4° (alle spalle delle Ducati Avintia di Baz e Barbera) nonostante una scivolata durante la mattinata: il catalano ha limato mezzo secondo rispetto al suo best lap della prima giornata di test. Migliora anche Danilo Petrucci, che alla sua prima volta sulla GP17 trova il giusto feeling e chiude 5°, a meno di 1 decimo dalla moto numero 41: è proprio il pilota di Terni il miglior italiano in pista. Assente invece Andrea Iannone, Michele Pirro conclude con il 7° tempo di sessione ed è ancora una volta il migliore dei collaudatori. Jack Miller, alle prese con la RC213V a scoppi irregolari, non migliora più di tanto: mezzo decimo di secondo più veloce rispetto a mercoledì, nonostante i 76 giri di pista completati.
 
Ottimo il progresso di Mika Kallio con la KTM: il finlandese sigla un best lap migliore di 1 secondo e mezzo rispetto a quello siglato nella giornata precedente; anche Smith migliora, sebbene solo di mezzo secondo, ma l’inglese è stato “appiedato” dalla RC16 per un guasto meccanico. In casa Aprilia, sebbene Aleix Espargaro stia andando alla grande, c’è un Sam Lowes ancora in difficoltà: nonostante i 7 decimi limati dal suo best lap del mercoledì, l’inglese è staccato di oltre 3 secondi dal compagno di squadra.
 
POS. PILOTA MOTO MIGLIOR TEMPO
1 Alvaro Bautista Ducati 1’38.946
2 Loris Baz Ducati 1’39.184
3 Hector Barbera Ducati 1’39.542
4 Aleix Espargaro Aprilia 1’39.675
5 Danilo Petrucci Ducati 1’39.766
6 Karel Abraham Ducati 1’39.776
7 Michele Pirro Ducati 1’39.887
8 Scott Redding Ducati 1’39.985
9 Jack Miller Honda 1’40.307
10 Mika Kallio KTM 1’40.505
11 Takuya Tsuda Suzuki 1’40.942
12 Hiroshi Aoyama Honda 1’41.003
13 Bradley Smith KTM 1’41.621
14 Sam Lowes Aprilia 1’42.312

Day 3: la pioggia anticipa la fine dei test, in pista solo i collaudatori

Ultimo giorno di prove rovinato (letteralmente) dalla pioggia. Tra i piloti della MotoGP, sono scesi in pista solamente i collaudatori di Honda, Suzuki, Ducati e KTM (rispettivamente Aoyama, Tsuda, Pirro e Kallio). Gli altri team hanno preferito terminare anticipatamente i test. Nella mattinata del Day 3, nonostante le condizioni meteo proibitive, Michele Pirro ha siglato un 1’51”651 che gli è valso il miglior tempo della giornata, alle sue spalle hanno chiuso (nell’ordine) Tsuda, Kallio e Aoyama, con distacchi che passano da 1,9 secondi a 2,7.

Con questa giornata caratterizzata da un clima molto instabile, i piloti della MotoGP si danno appuntamento per l’anno prossimo, precisamente il 30 gennaio 2017 in vista dei test collettivi in Malesia. Proprio al Sepang International Circuit, in questi giorni, i piloti Yamaha (Viñales, Rossi, Zarco e Folger) hanno effettuato dei test privati in quanto esclusi dai test di Jerez, organizzati da Ducati. 

Yamaha a Sepang: Viñales e Rossi con la M1 2017; Zarco e Folger contunuano "l'apprendistato"

Al Sepang International Circuit, i piloti ufficiali (e non) della Casa di Iwata hanno completato 2 giorni di test privati. Per Zarco, Folger, Rossi e Viñales è stato un testo fondamentale, in modo da chiudere al meglio la stagione 2016. I piloti del Team Tech3, i migliori tra i “rookies” a Valencia, hanno potuto aumentare il loro feeling con la Yamaha M1 del team di Poncharal, mentre nei box del team ufficiale è arrivata la M1 in versione 2017. Rossi, nel corso dei test di Valencia, aveva avuto modo di provarla, ma solo... a pezzi. Valentino aveva infatti guidato M1 di volta in volta con la configurazione 2017 o per il motore (che non aveva convinto) o per il telaio, mai entrambi insieme. Per Maverick Viñales quello malese è stato invece un debutto assoluto con la moto nuova.
 
Non sono presenti liste dei tempi ufficiali, ma sembra che il materiale provato abbia soddisfatto entrambi i piloti, che hanno compiuto una sessantina di giri a testa, su una pista che ha offerto condizioni miste: bagnata durante le prime ore di entrambi i giorni di test, asciutta durante le sessioni pomeridiane. 
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