Le parole dei protagonisti
ANDREA IANNONE: “È stato un test molto positivo. Sono contento di aver finito in questo modo, facendo segnare il miglior tempo, perché sono stati due giorni in cui siamo stati sempre molto veloci e abbiamo lavorato molto bene: ieri abbiamo anche provato per la prima volta il nuovo telaio, che mi ha dato delle sensazioni molto positive. Oggi ci siamo concentrati a provare diverse soluzioni di setup sulla moto, con buoni risultati, e quindi adesso possiamo andare in vacanza davvero contenti!”.
ANDREA DOVIZIOSO: “Sono molto contento dopo questi due giorni di test perché abbiamo potuto lavorare su tanti aspetti della moto, ma siamo anche riusciti a prepararci al meglio per la gara. Qui siamo davvero competitivi, ed è stato positivo fare due giorni di test prima della gara perché ci ha dato la possibilità di lavorare sulle rifiniture e so che possiamo ancora migliorare in certi aspetti. Sono molto contento della mia Desmosedici GP su questa pista, perché possiamo sfruttare al massimo il nostro potenziale e credo che potremo essere davvero molto competitivi in gara”.
CASEY STONER: “È stata una giornata abbastanza positiva, anche se non oggi abbiamo potuto fare molti giri perché il programma di lavoro del Test Team prevedeva anche qualche uscita per Michele Pirro per provare alcune soluzioni. Abbiamo fatto molte uscite brevi, apportando sempre delle modifiche alla moto e facendo una serie di test comparativi con la ciclistica per cercare di trovare più stabilità in frenata. Tutto sommato sono contento, ma anche un po’ deluso perché verso la fine della giornata, quando volevo spingere forte, sono scivolato alla curva 6. Sono abbastanza soddisfatto della gomma dura, e il mio feeling con la Desmosedici GP è stato buono, anche se in questi due giorni abbiamo sempre usato il telaio standard, e quindi sono sicuro che con la nuova versione avremmo potuto girare ancora piú forte”.
VALENTINO ROSSI: “È un tracciato particolare perché è molto, molto veloce e si passa molto tempo con il gas spalancato. Rispetto agli altri circuiti ci sono molte meno curve, in un giro ne facciamo 9 o 10, mentre di solito ne facciamo almeno 15. È molto veloce, il posto è bello e le curve sono ok. Per noi, personalmente, non è il miglior circuito perché di solito soffriamo un po’ in velocità massima, e infatti abbiamo qualche problema, ma è solo il primo approccio e abbiamo raccolto dati importanti e macinato chilometri”.
JORGE LORENZO: “Il tracciato è bellissimo e molto veloce. L’asfalto è buono, ci sono giusto tre o quattro punti in cui il muro è troppo vicino alla pista e può essere pericoloso in caso di caduta. È difficile cambiare questo tracciato, ma sicuramente in futuro lo miglioreranno per la sicurezza. La prova per la velocità è stata tosta, perché i nostri rivali sono molto veloci, sembra che il tracciato gli dia parecchi vantaggi, specialmente in stabilità durante la frenata, l’accelerazione e la velocità massima. Loro possono scaricare a terra tutta la potenza, e la differenza è enorme. Rispetto agli altri avversari non siamo molto indietro, ma ci sono tanti rivali, i quali sono molto veloci. Ridurremo il loro vantaggio, ma senza eliminarlo. Con la moto che abbiamo attualmente, abbiamo trovato il setting migliore per tutti gli aspetti e possiamo andare il più veloci possibili”.
CAL CRUTCHLOW: “Siamo arrivati qui molto motivati dopo il podio del Sachsenring. Questa è una pista nuova per tutti e ci è voluto un po’ per prendere le misure. Credo che abbiamo fatto un buon lavoro con la mia squadra e i tecnici della Honda. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dai tempi che abbiamo segnato, e i dati raccolti in 86 tornate ci sono molto utili in vista della prossima gara proprio su questa pista. Adesso ci aspetta qualche settimana di riposo e quando tornerò qui per il GP la famiglia Crutchlow si sarà allargata!”.
ALVARO BAUTISTA: “In questa nuova pista serve tanto motore e una moto stabile in frenata e accelerazione. Abbiamo lavorato con questi obiettivi, trovando delle soluzioni interessanti in ottica gara. Sul forcellone alleggerito dobbiamo invece fare qualche altra prova, non sono ancora sicuro dia un vantaggio. C'è anche da dire che si tratta di un tracciato piuttosto particolare, è abbastanza difficile fare dei confronti. Dal punto di vista della sicurezza invece secondo me ci sono alcuni punti con poco spazio di fuga e muretti molto vicini, prima della gara sarebbe opportuno ragionare su qualche soluzione viste anche le elevate velocità”.
SAM LOWES: “Dopo la prima presa di contatto a Misano, sto cominciando a sentirmi sempre più a mio agio in sella alla RS-GP. Il trend è positivo, mi sono migliorato a ogni uscita e abbiamo iniziato a lavorare sul setup della moto per adattarla alle mie caratteristiche di guida. Abbiamo in programma altri test con Aprilia, al momento mi posso comunque considerare soddisfatto del livello raggiunto. La pista è molto bella, ci sono delle curve strette e dei tratti scorrevoli, nel complesso ci si diverte. Non è molto difficile da imparare, basta prendere i giusti riferimenti nelle frenate cieche. Diciamo che dopo averci girato con la RS-GP i rettilinei sembreranno ancora più lunghi con la Moto2!”.
MAVERICK VIÑALES: “Questo secondo giorno ci ha confermato molte impressioni sul circuito. Il layout e ciò che lo circonda è molto bello, ma è un tracciato insolito: è molto “on/off”, con forti accelerazioni, tre lunghi rettilinei e brusche frenate. Chi ha la potenza più elevata sarà avvantaggiato, e per questo dobbiamo lavorare ancora molto. Sicuramente in questi giorni abbiamo fatto dei miglioramenti, eravamo alla ricerca di maggior trazione e alcune delle soluzioni che abbiamo provato erano efficaci; i nostri ingegneri ora lavoreranno su quello che hanno a disposizione in modo da presentarci alla gara nella migliore delle condizioni. Non sarà facile, ma il nostro ritmo non è male e dobbiamo fare il nostro meglio per raggiungere l’obiettivo: la top 6”.
ALEIX ESPARGARÓ: “In questi giorni abbiamo lavorato duramente, specialmente nel pomeriggio di mercoledì dove abbiamo provato diverse soluzioni con l’elettronica e un nuovo forcellone, per trovare più trazione. Questo circuito è molto carino, ma la potenza gioca un ruolo chiave; per questo mi aspetto che soffriremo non poco. Sicuramente le gare sono anche fatte da un buon ritmo, su questo abbiamo lavorato e su questo abbiamo ricevuto ottimi responsi. La pausa estiva sarà utile, ci prenderemo una pausa, ma ciò ci permette di guardare ai nostri problemi con la mente libera. La seconda parte di stagione sarà molto dura, dato che abbiamo molte gare in weekend consecutivi. Arriverò per questa gara con piena determinazione e molto entusiasmo”.
MIKA KALLIO: “Penso che la nostra performance sia stata migliore di quanto molti si aspettassero e che la distanza tra noi e gli altri sarebbe potuta essere più grande. Ma abbiamo fatto un gran lavoro nei due giorni e abbiamo notato che anche gli altri team sono rimasti impressionati. Non abbiamo avuto problemi tecnici, quindi abbiamo potuto inanellare parecchi giri ad alto livello. Passo dopo passo, siamo riusciti a mettere insieme giri veloci in ciascuno dei due giorni, con i tempi del secondo giorno che sono scesi di un secondo rispetto a quelli del primo. Stavolta ci siamo concentrati più sul set up che sullo sviluppo, cosa che mi ha reso più facile fare giri veloci. La mia confidenza è migliorata ad ogni tornata. Con tutti gli altri piloti in pista, abbiamo visto con chiarezza dove avevamo ancora da migliorare, ho potuto seguire gli altri e vedere cosa ci serve adesso”.
TOM LÜTHI: “Grazie al mio fisioterapista sono stato in grado di spingermi fin dove mi hanno permesso le mie condizioni fisiche. Ma anche la pista era nuova per me e, a differenza del Mugello, ho dovuto lavorare di più. Sono riuscito gradualmente ad abituarmi e ho continuato a migliorare: sono molto contento della mia performance. Abbiamo fatto miglioramenti tecnici alla forcella e ovviamente abbiamo pensato anche alle gomme. Anche se non ho trovato la combinazione ideale, riesco a guidare mezzo secondo più veloce. L’interazione tra controllo dell’impennata, della trazione e della coppia in uscita dalle curve lente è molto interessante. Ora sono io che devo migliorare prima del prossimo test, a Misano, ma il mio obbiettivo principale ora è la Moto2, dove ultimamente ci siamo incasinati e dobbiamo risollevarci”.
ALEX HOFMANN: “Dobbiamo essere onesti e dire che in un tempo breve abbiamo fatto una partenza perfetta per il progetto MotoGP. I giri che ho fatto sulla KTM RC16 in mattinata sono stati fantastici, la moto è assolutamente sulla giusta strada. Per ora non vedo nulla che potrebbbe farci ffare una battuta d’arresto. Possiamo essere davvero orgogliosi del confronto con gli altri, considerando che la moto è nata solo nove mesi fa. Gli altri team lavorano a tempo pieno durante la stagione, quindi aver contenuto il distacco entro i due secondi è una cosa che merita rispetto. Impressiona positivamente il distacco da Yamaha e Honda, in particolare, su quella che chiaramente si presenta come una pista “da Ducati”. E questo spiega perché ci fosse un team che non ha usato il transponder (Aprilia, ndr)”.