La giornata di test inizia alle 10 ore locali, tra i primi piloti a scendere in pista c’è Jorge Lorenzo sulla Ducati Desmosedici in versione 2016: per il maiorchino e molti altri piloti alle prese con un nuovo team (circa 1/3 dei presenti), il Day 1 è importante per trovare il giusto feeling con la moto della passata stagione, in modo da confrontare al meglio le novità che verranno testate nei prossimi giorni. L’ultimo pilota a scendere in pista invece è Valentino Rossi: il pilota di Tavullia (che si è presentato con un casco speciale, con grafiche dedicate a Tavullia innevata) accusa un fastidioso mal di testa. Nelle prime ore della giornata sono Bautista e Iannone che dettano il passo, seguiti da Viñales e dall’inossidabile Casey Stoner, collaudatore di lussoche fa la differenza prima che la pioggia comprometta i lavori dei team.
Il “Canguro Mannaro” ha modo, in diverse occasioni, di confermarsi un pilota competitivo in sella alla Ducati, e alle 13 ore locali stacca quello che si rivelerà il miglior giro della sessione: 1’59”680. Staccato di 117 millesimi c’è Andrea Dovizioso, anche lui al di sotto del muro dei 2 minuti. Entrambi i piloti Ducati, insieme a Jorge Lorenzo, hanno avuto la possibilità di provare la versione 2016 e una versione 2017
con il controverso scarico, definito “salad box” (scatola dell’insalata) dai colleghi inglesi per via della scatola nera presente al centro del codone. Per quanto riguarda Lorenzo: il Porfuera chiude la giornata con il 16° tempo (1,669 secondi dalla vetta), affermando di aver trovato alcune difficoltà che in questi giorni cercherà di appianare, in modo da tornare competitivo. Non scende in pista il secondo pilota collaudatore, Michele Pirro.
Solido 3° posto per Maverick Viñales, che con la Yamaha M1 in versione 2017 sembra abbia già trovato il feeling giusto.
Top Gun aveva dimostrato già a Valencia il suo potenziale in sella al prototipo della Casa dei Tre Diapason, e Valentino Rossi ha affermato di non essere stupito della sua performance: infatti durante i test privati dello scorso novembre in Malesia, sembra che Viñales sia stato più veloce del Dottore con la medesima moto. Rossi, che non era al 100% per via di un fastidioso mal di testa, chiude con l’ottavo tempo di giornata, ad oltre 1 secondo di distacco da Stoner.
Si conferma competitivo anche Alvaro Bautista, leader dei test di Jerez dello scorso novembre, e il migliore dei piloti di team satellite: è suo il 4° tempo di giornata, a soli 5 millesimi da Viñales. Lo spagnolo numero 19 dimostra di avere un ottimo feeling con la GP16, a differenza di Karel Abraham (suo compagno di squadra) che invece, alle prese con la GP15, chiude oltre la ventesima posizione. Per il pilota ceco è importante ritrovare il feeling con un prototipo da GP dopo un anno nella WorldSBK.
Bene anche Andrea Iannone che con la Suzuki GSX-RR chiude la Top 5 a circa 8 decimi di distacco dalla vetta. Per
The Maniac l’approccio con la moto della Casa di Hamamatsu è sicuramente positivo, più in difficoltà invece Alex Rins, il suo giovane compagno di squadra. Il rookie accusa ancora dei dolori alla schiena, a causa della brutta caduta riportata negli ultimi test di Valencia, riportando una frattura ad una vertebra. Rins chiude il Day 1 con il 20° tempo.
Con il 6° crono di giornata c’è Cal Crutchlow con la Honda del Team LCR, alle sue spalle c’è il miglior rookie della sessione: Jonas Folger. Il tedesco stacca un crono di 2’00”643, a meno di un secondo di distanza da Stoner e, soprattutto, con 5 centesimi di vantaggio su Valentino Rossi. Marc Marquez termina con il 9° crono, a pochi centesimi da Rossi e ad oltre 1 secondo di ritardo dal tempo di Stoner; completa la Top 10 la Ducati GP16 di Hector Barbera, che fa meglio di Danilo Petrucci alle prese con la GP17 del Team Pramac Ducati.
Alti e bassi per KTM e Aprilia. Per quanto riguarda la Casa di Noale, Aleix Espargaro termina con il 15° tempo, precedendo di mezzo decimo di secondo suo fratello Pol Espargaro che invece girava in sella alla KTM RC16: un risultato non eccezionale, ma va considerato che entrambi i team non hanno provato novità tecniche sulle loro moto, entrambe staccate di 1,6 secondi dalla vetta. Per quanto riguarda invece i due piloti inglesi dei due team ufficiali, ovvero Lowes per Aprilia e Smith per KTM, entrambi terminano a fondo classifica, con oltre 3 secondi di ritardo dalla vetta.