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Test Honda RC213V-S: un giorno da Marquez!

Sul tracciato di Valencia la HRC ci regala la prova di una moto che passerà alla storia per il suo impareggiabile bagaglio tecnico e passionale. Con buona pace della leggendarie RC30 e NR...

Test honda rc213v-s: un giorno da marquez!

Sulla pit lane di Valencia un meccanico della HRC mi passa una chiave elettronica, di quelle che di solito hanno i SUV o le motone da turismo per i sistemi Key-less. La infilo sotto la tuta cercando un taschino che ovviamente non c'è. Diciamo che non è questa la prima cosa che mi aspettavo di dover fare appena prima di salire sulla RC213V-S replica Marquez. Mi dico che forse ho aspettative troppo alte, perché dopo i 159 CV dichiarati in conferenza in pista arriva questo ulteriore indizio di normalità. La key-less, appunto. 

Ma può davvero essere normale una moto da 200.000 euro commercializzata dalla Casa più grande del mondo? Ora vi dico come va, intanto ripassate tutta la tecnica e guardate le foto, comprese quelle del test di Motociclismo tra i cordoli di Valencia

 

Elogio della meccanica

1/41 Honda RC213V-S: 188.000 euro, ma col kit Sport praticamente obbligatorio la cifra sale tra i 200.000 e i 210.000 euro. Però aumenta anche la potenza, da 159 CV (sì, proprio centocinquantanove!) a oltre 215. La dotazione stradale comprende gruppo ottico anteriore a Led, specchietti, indicatori di direzione, avvisatore acustico, cavalletto, porta targa, gruppo ottico posteriore a Led, scarico silenziato e catalizzato, tachimetro... Ma sotto sotto è una MotoGP, precisamente la RCV1000R, la Honda MotoGP usata nella categoria Open. Sospensioni Öhlins TTX36, freni Brembo, cerchi Marchesini
Mi bastano tre giri dietro a Ron Haslam (papà di Leon) per capire come mai questa moto costa come cinque Panigale più altre cinque R1. La RC213V-S fa semplicemente un altro sport. Io non lo so dove ce l'ha il baricentro. Però la prima cosa che mi viene da dire è che ce l'ha da tutt'altra parte rispetto alle moto normali. Non si può essere allo stesso tempo così stabili e maneggevoli. Non è possibile nella vita reale affrontare i rettilinei restando così neutri in accelerazione e poi anche in staccata. Le ruote di questa moto sono sempre a terra, inosservanti delle leggi fisiche che su due ruote regolano i trasferimenti di carico. Nella vita reale non si può nemmeno scendere così morbidi e veloci in curva per poi risalire con una reattività così vellutata. Ma la RCV non è la vita reale. La RCV è l'unica moto al mondo che riesce (nel mio caso, almeno) a far passare in secondo piano le prestazioni pure. Che in virtù del peso (160 kg) e dell'allungo (12.100 giri) non sono poi così male. Un dato su tutti? La moto fa 154 km/h in prima marcia. Ma non è questo il punto. Una moto come questa non si misura attraverso i numeri. 
 

Un mondo a parte

Bisognerebbe snocciolare una marcia dopo l'altra della RC213V-S per capire cosa significa meccanica di altissima precisione. Nel mondo dell'elettronica, un ingranaggio fatto in un certo modo può ancora raccontarti qualcosa di autentico e di inimitabile. A me questa moto è arrivata dritta al cuore per tutte quelle cose che nel motociclismo sono sempre state le colonne portanti. Il telaio, le sospensioni, i freni, il motore. È una moto fatta incredibilmente bene, questa Honda. E la sua elettronica per quanto sofisticata (controllo di trazione, del freno motore, dell'erogazione, ecc., ecc.) mi ha stupito di meno. Quella sì che sembra "normale". Quando la Bridgestone RS10 190/55 al posteriore scappa via - e lo fa spesso: su questa moto andrebbero montate per legge solo slick da tempo!!! - il traction control interviene senza essere troppo invasivo, ma la moto comunque si contorce un poco mentre sul cruscotto lampeggia all'impazzata la spia arancione del TC. 

 

Honda rc213v-s “sport kit”: devo riscrivere tutto

Sono appena sceso dalla versione kittata, quella da 215 CV. Stritolato dai tempi del web e dalla redazione che sfrigola in attesa delle mie prime impressioni.... non ho tempo di riscrivere quanto avete letto nei due paragrafi precedenti. Aggiusterò il tiro nel mio pezzo "cartaceo", perché altrimenti come le trovo le parole per descrivere quello che ho appena provato? Dico solo che col kit e con le gomme "giuste" (Bridgestone Battlax V02), la RCV213 annichilisce la moto "base" e diventa semplicemente la sportiva migliore che abbia mai guidato in pista. Lo considero il miglior complimento possibile dato che, grazie a Motociclismo, sono salito in sella alle 500 e alle MotoGP che hanno fatto la storia del Motomondiale. Ogni mia ulteriore valutazione a caldo su un attrezzo come questo rischia di non rendere onore alla Honda. Sono troppo frastornato, commosso, esaltato, inadeguato per riassumere tutto qui, adesso. Quello che mi è successo con la "belva nera" insieme a Ron Haslam ve lo racconterò su Motociclismo di ottobre. Portate pazienza. 
 

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