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Test anteprima KTM 1190 Adventure R: off road vera

Con la “versione R”, la Casa austriaca punta al vertice del segmento maxienduro, pensando all’appassionato duro e puro. Estetica aggressiva, telaio arancione e ruote 21”/18” svelano l’anima di questa moto. E i tassellati sono la ciliegina sulla torta

Test anteprima ktm 1190 adventure r: off road vera

Derivando dalla versione base (cliccate qui per sapere tutto), la 1190 Adventure R ne mantiene l’esuberante motore bicilindrico a V di 75° da 150 CV, l’accurata gestione elettronica di mappature e ABS, il telaio a traliccio, ma si rivoluziona con le ruote dal diametro maggiore con la 21” davanti e la 18” dietro al posto di quelle da 19 e 17 pollici dell’Adventure base. Non cambia solo il diametro, ma anche e soprattutto la larghezza degli pneumatici: 150/70-18” al posto di 170/60-17” e 90/90-21” anziché 120/70-19” fanno una grande differenza. Inoltre, le sospensioni hanno una maggiore escursione: 220 mm contro i 190 mm della base (al posto delle sospensioni semiattive della Adventure, qui ci sono “tradizionali” elementi pluriregolabili WP). Altra importante modifica è la sella monopezzo, quella della versione base non garantisce un comfort adeguato, mentre sulla “R” è ottima sia per comfort sia per contatto con il corpo del pilota anche durante la guida in piedi tipica dell’off-road. Cliccate qui per sapere nel dettaglio tutte le differenze tra le due versioni della KTM 1190 Avdenture.

 

PESA MA IN FUORISTRADA È OK

La maneggevolezza muta radicalmente: non si ha la sensazione della moto che si chiude in curva, data dalle ruote da supersportiva, i cambi di direzione e di inclinazione sono rapidi e l’avantreno più alto rende la moto meno reattiva. Anche questo aspetto, evidentemente apprezzabile in fuoristrada, permette una regolazione più fine anche su asfalto. La moto provata in Sardegna, sugli sterrati delle miniere di Piscinas, ha un setting che ne esalta le doti fuoristradistiche, quindi molto libera di idraulica. Inoltre, abbiamo potuto apprezzarla con il riding mode e l’ABS impostati in modalità OFF ROAD: il primo, oltre ad abbassare la potenza a 100 CV, ha un settaggio del Traction Control che permette uno slittamento della ruota posteriore fino a raggiungere il doppio della velocità dell’anteriore; il secondo concede il quasi totale bloccaggio della ruota posteriore, mentre il manubrio largo della “R” (la versione base lo ha più stretto e più stradale) permette un controllo eccezionale. È curioso il fatto che la versione più sportiva pesi 5 kg in più di quella standard, ma su un totale di poco più di due quintali, non è così rilevante. Col pieno di carburante la “R” pesa, infatti, 235 kg, mentre la base ne dichiara 230.

 

150 CV SORPRENDENTEMENTE BUONI

Il motore cambia nettamente in base al riding mode scelto ed è impressionante il passaggio da 100 a 150 CV. All’inizio pensavamo che tutti questi CV fossero davvero troppi e che KTM avesse esagerato: ci immaginavamo una moto troppo muscolosa. Invece abbiamo dovuto ricrederci: la progressione che offre il motore è entusiasmante, l’erogazione rimane fluida e apprezzabile in fuoristrada dove la trazione è da tenere sempre sotto controllo. Non si avverte alcuna esitazione alla prima apertura del gas e il freno motore è moderato, fatto che abbassa il livello del peso percepito in movimento. Nonostante sia meglio togliere ogni controllo qualora ci si voglia esibire in funambolismi, nella maggior parte dei casi basterebbe spostare le modalità di ABS ed MTC su OFF ROAD per godersi la Kappa in tutta sicurezza.

 

NON COSTA POCO MA È UNA VERA KTM

La moto è già disponibile e costa 15.170 euro, poco più della standard. Ma la fruibilità a 360° di questo modello vale la spesa. Quasi impressionante la differenza con la versione base, se consideriamo che la moto in sostanza è la stessa ma, come succede alle moto racing, il livello tecnico è talmente alto che le poche regolazioni esterne che si possono apportare cambiano il carattere della moto profondamente. L’Adventure R, in questo senso, è una vera KTM.

 

Il test completo su Motociclismo di maggio, in edicola da fine aprile (lo stesso numero dove troverete sia la comparativa maxienduro sia la comparativa maxisportive).

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