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Suzuki MotoGP: “Stiamo migliorando, siamo sulla strada giusta”

Dopo tre intensi giorni, il test team Suzuki esce da Misano con le idee più chiare e fiducia accresciuta in un progetto che progredisce in vista del debutto ufficiale nel 2015

Suzuki motogp: “stiamo migliorando, siamo sulla strada giusta”

Mentre le squadre impegnate nel Mondiale 2013 hanno concluso i test di Misano dopo un solo giorno in pista, il test team Suzuki è rimasto in Riviera per due giorni in più, continuando il lavoro di sviluppo sulla moto che, nel 2015, segnerà il ritorno della Casa di Hamamatsu nel grande circo mondiale della MotoGP (ammiratela in gallery). Ricordiamo che la moto ha un motore 4 in linea (addio al V4 della vecchia GSV-R) con cilindri inclinati in avanti, cosa che sgombra il campo da congetture sulla sua derivazione da motori GSX-R stradali. Le sospensioni sono marchiate Öhlins, i freni sono Brembo.

Randy de Puniet e Nobuatsu Aoki hanno provato un nuovo telaio, nuove specifiche per il motore e il controllo di trazione, nonché importanti modifiche alla carena. L’obbiettivo (raggiunto) era di migliorare il grip al posteriore in accelerazione e il feeling in ingresso di curva. Per ora i tempi collocano Randy De Puniet e la Suzuki un gradino sopra le CRT (1’35”097 il primo giorno, contro 1’35”501 di Aoyama con la Avintia, mentre la migliore MotoGP è stata quella di Marquez, con 1’33”264. Non sono noti i empi Suzuki del secondo e terzo giorno), ma questa Suzuki se la vedrà più che altro con le cosiddette Production Racer: la Honda RCV1000R che userà, tra gli altri, Redding con Gresini; la Yamaha M1 in forze al team Forward con Aleix Espargaro, ma anche la Ducati è intenzionata a fornire una moto di questo tipo (serbatoio da 24 litri, elettronica Magneti Marelli e limite di 12 propulsori a stagione: interessa a Ioda, ad esempio). Pur con tutte le limitazioni da regolamento, dubitiamo che le “PR” andranno poi molto meno rispetto alle ufficiali da cui derivano. Quindi ci sarà ancora da lavorare, soprattutto per raggiungere Yamaha e Honda.

 

Ora l’appuntamento per Suzuki è con la pista del Mugello, per un’altra sessione di test il 24 e 25 settembre.

 

Randy De Puniet

Sono contento perché il grip dietro è migliorato molto, così come la stabilità in frenata. Abbiamo lavorato molto sul controllo di trazione per adeguarlo al nuovo motore, e abbiamo ottenuto una miglior risposta in accelerazione. Abbiamo anche migliorato il nostro passo con le gomme usate, aspetto molto importante, e l'ingresso in curva. Ora sarà importante andare al Mugello dove potremo continuare a lavorare sui nostri punti deboli. Sono curioso di vedere come si comporteranno freno motore e il controllo anti-impennata. Un test così ravvicinato non può che farci bene per mantenere il ritmo".

 

Davide Brivio, Team Manager Suzuki

Sono stati tre giorni intensi, ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro. È solo il primo dei nostri appuntamenti in Italia perché la prossima settimana saremo al Mugello. Cambiare circuito non può che farci bene. È positivo che tutte le novità arrivate dal Giappone si siano trasformate in migliorie. Siamo sulla direzione giusta per elettronica e setting e Randy ha fatto parecchi giri permettendoci di raccogliere molti dati.

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