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Suzuki Burgman 650 2013: tutto migliorato per restare al top

Pare invariato, invece cambiano l’estetica, la tecnica e la funzionalità. Tutto per ribadire lo status di miglior maxi executive. Il traction control? Se il mercato lo chiederà. Aspettando le impressioni di guida, ecco le interviste ai progettisti

Suzuki burgman 650 2013: tutto migliorato per restare al top

La presenza della Suzuki ai saloni di Colonia e Milano, diciamo la verità, non si è distinta per la quantità di novità presentate. Più che altro i giapponesi hanno razionalizzato la gamma e affinato i modelli più apprezzati dal pubblico. Uno di questi è il maxi scooter Burgman 650 MY13, oggetto di un moderato restyling e di modifiche tecniche di poca visibilità ma di sostanza (interventi per migliorare l’efficienza del motore e ABS di serie). Cliccate qui per saperne di più, per il listino prezzi Suzuki 2013 cliccate invece qui.

Proprio in questi giorni il Burgman 650 2013 viene presentato a Roma e lo sta guidando per noi Aldo Benarderlli. Tra poco vi daremo le impressioni di guida e nostre le foto dinamiche, intanto lo stesso Benardelli ha intervistato i progettisti del Burgman per saperne di più su quello che cambia  e sul perché non ci sono maggiori novità.

INTERVISTA A YOSHINORI KOHINATA - MOTORCYCLE STYLING DESIGNER

La domanda sorge spontanea: non sembra datata la linea del maxi scooter e quindi bisognosa di un restyling più approfondito?
Molti clienti, nel corso degli anni, hanno ricomprato per due volte e spesso anche tre un Burgman 650 che, lo ricordo, è particolarmente apprezzato in Italia e in Francia. Alla luce di questi dati, prima di pensare ad un modello completamente nuovo, ci siamo convinti che lo stile del Burgman 650 possa conservarsi per diversi anni, con la volontà di mantenere nel tempo anche un alto valore dell’usato. Con l’aggiornamento stilistico attuale siamo stati molto attenti a non contrariare la platea degli affezionati utilizzatori del Burgman 650, cercando di rimarcare i caratteri distintivi che lo contraddistinguono: fierezza, mascolinità e stile lussuoso, protezione aerodinamica e prestazioni al vertice su autostrade e strade ad alte percorrenze, nonché mobilità e leggerezza nei trasferimenti urbani.

Che dettagli avete modificato?
Lo abbiamo alleggerito con linee tese e superfici con tagli netti, anche l’inclinazione della marmitta è studiata per l’equilibrio dell’insieme; la parte posteriore è meno voluminosa e più leggera per aumentare la maneggevolezza nel traffico. Dimensioni e peso sono stati indicati infatti come unico neo da un’indagine di mercato effettuata sul cliente tipo: motociclista esperto, quarantenne, attento allo stile e al prodotto di alta classe con le maggiori percorrenze nel tragitto casa-lavoro.

 

INTERVISTA AKIHIRO SUDO - CHIEF ENGINEER

Avete preso in considerazione un cambio automatico a doppia frizione come quello della Honda?
Il nostro CVT a comando elettronico è un primato tecnico (il Burgman è stato il primo scooter ad impiegarlo, ndr) che continua a regalarci enormi soddisfazioni per il suo eccellente funzionamento e per la soddisfazione dei clienti: sarebbe stato inutilmente costoso e impegnativo dal punto di vista tecnico passare ad un cambio totalmente diverso.

I concorrenti hanno il controllo di trazione. Perché non l’avete introdotto in abbinamento all’ABS?
Suzuki è da sempre molto attenta alla sicurezza su due ruote e seguiamo con attenzione lo sviluppo e l’applicazione del controllo di trazione: è probabile che in uno step successivo e qualora ci fosse una richiesta importante da parte del mercato adotteremo anche noi questo dispositivo.

Perché continuate a mantenere la trasmissione finale ad ingranaggi che assorbe più potenza e costa di più di quella a cinghia o a catena?
Come per il design, anche dal punto di vista tecnico abbiamo sondato i pareri dei nostri clienti: poiché il contenimento delle dimensioni è sempre un desiderio comune, la nostra trasmissione ad ingranaggi rappresenta la soluzione migliore in questo senso, mentre cinghia o catena ci avrebbero costretto a rendere più voluminoso il comparto della trasmissione.

Come avete lavorato per la riduzione dei consumi e delle emissioni e siete già pronti per soddisfare i prossimi requisiti della Euro 4?
Grazie alla nuova frizione ed alla riduzione degli attriti degli organi meccanici abbiamo ridotto i consumi nell’ordine del 15%. Il Burgman 650 è omologato Euro 3 ma è già pronto per l’Euro 4: il particolare disegno della marmitta è infatti studiato per soddisfare le prossime richieste di omologazione in tema di emissioni.

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