Una gara interminabile quella della STK1000: inizialmente sospesa per una caduta alla prima curva, viene posticipata ulteriormente quando, nel giro di ricognizione, Marconi rompe il motore e lascia una scia d’olio sul rettilineo di Assen, costringendo i commissari ad entrare in pista e verificare la situazione. A complicare ulteriormente le cose, il meteo variabile spinge i piloti a scegliere diverse soluzioni in termini di gomme. Riccardo Russo, partito dalla pole con le intermedie, è stato in bagarre con Raffaele de Rosa, con gomme slick, per la prima posizione: questo duello tutto campano termina con una caduta per Russo e una gara in solitaria per De Rosa, che trova la sua prima vittoria in carriera!
Per Russo, invece, frattura di tibia e perone nella parte bassa della gamba destra: trasportato all'ospedale di Assen per essere operato.
2° posto per Jeremy Guarnoni che, al quinto anno in STK1000 (con intermezzo in SBK nel 2014), regala un ottimo piazzamento per il team Pedercini; completa il podio la Ducati Aruba.it Junior di Michael Ruben Rinaldi, anch'egli esordiente in STK1000, ma proveniente dalla classe STK600. 4° Marco Faccani, 5° Andrea Mantovani, ottimo 6° posto per Luca Salvadori. Nelle ultime curve, il pilota di casa Wayne Tessels ottiene la settima posizione, precedendo Gregg Black (8°) e Leandro Mercado (9°). Chiude la Top 10 un altro olandese: Rob Hartog. Sottotono le Aprilia campioni in carica: 13° Kevin Calia alle spalle di Vitali (12°), addirittura 20° Roberto Tamburini che precede Fabio Massei (21°). Dando uno sguardo agli altri italiani, troviamo: Mercandelli 15°, Simoneschi 16°, Cavalli 25°, Sanchioni 27°, Sbaiz 28°. Out D’Annunzio, Andreozzi, Pusceddu e Marconi.