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E-LisaBad: il futuro delle special è elettrico?

Nel mondo delle special quest’estate ha fatto la sua comparsa una intrigante elaborazione con propulsione elettrica. Sulla base del BMW C-Evolution, arriva dalla Germania ed è realizzata per correre le sprint-race

1/19 BMW C-Evolution special "E-LisaBad" by Krausmotor

Special della next generation

Era solo questione di tempo. Prima o poi ci saremmo arrivati, alle special con propulsione elettrica. Sarà che sono estremamente affascinato dalle e-bike, o forse è anche colpa del tarlo che da tempo mi rode in testa un pensiero fisso: far scattare la mia vecchia moto come un fulmine ai semafori, senza stravolgere il motore, ma magari aggiungendo un “aiutino” elettrico. Fatto sta che alla vigilia di Glemseck 101, uno degli appuntamenti di sprint-race più importanti a livello europeo, avevo proprio pensato: “Certo che, se tra le tante moto da sparo preparate per l’accelerazione sull’ottavo di miglio, ci fosse una moto elettrica, sbaraglierebbe la concorrenza…”. E così, la gara denominata StarWars, categoria dedicata alle moto con telaio rigido, è stata animata da un’insolita due ruote, che nel più assoluto silenzio ha destato più clamore delle rombanti custom presenti. A dire il vero s’era già vista al Pure and Crafted Festival di fine agosto, ma è al circuito di Solitude che ha riscosso il maggior successo.

BMW C-Evolution special "E-LisaBad" by Krausmotor

Il servizio da tè della nonna

Si chiama E-LisaBad (qui le foto) e l’ha ideata e realizzata Rolf Reick di Krautmotors, officina con sede a Heidelberg. Rolf ha un background di industrial design e, quando non costruisce special, insegna product design e multimedia a Mannheim. Una curiosità: E-LisaBad è un omaggio al nome della nonna di Reick, o meglio alle forme squadrate del servizio da tè dell’antenata, in stile art déco e disegnato da Dane Erik Magnussen negli anni Venti del secolo scorso, che tanto colpivano la mente del giovane Rolf quando andava a trovare la nonna.

Una superficie sfaccettata e opaca come la porzione di uno Stealth, l’aereo-spia invisibile ai radar, rielabora in chiave moderna le carene a campana in voga nel Motomondiale fino a metà degli anni Cinquanta, che avvolgevano tutto l’avantreno, lasciando nuda la metà posteriore della moto.

Leggera e scattante

Se avevate delle riserve sui veicoli elettrici, questo potrebbe eliminarle del tutto. Basta il giusto vestito per rendere appetibile anche la tecnologia più moderna? Giudicate voi: sotto le scarne sovrastrutture c’è il maxiscooter BMW C-Evolution. Tecnicamente è cambiato quasi nulla, perché la parte propulsore/batterie/trasmissione è praticamente quella di serie. Però, spogliato del superfluo, è più leggero di 40 kg rispetto all’originale. Per correre nelle sprint race sono stati montati dei semimanubri LSL, l’assetto è stato abbassato e al posteriore sono stati tolti gli ammortizzatori, sostituiti da due sbarre di acciaio, per convertire lo scooter a special rigida. Una gomma slick piatta al posteriore offre il giusto grip sull’asfalto dove si corre la sprint race. Il comfort non è contemplato: per una sparata sui 200 metri non serve, e chi guida è praticamente seduto sulle batterie, separato da esse solo da un sottile strato di neoprene. Non manca però di un certo fascino fantascientifico, la E-LisaBad. Una superficie sfaccettata e opaca come la porzione di uno Stealth, l’aereo-spia invisibile ai radar, rielabora in chiave moderna le carene a campana in voga nel Motomondiale fino a metà degli anni Cinquanta, che avvolgevano tutto l’avantreno, lasciando nuda la metà posteriore della moto. Tutta la parte anteriore è fissata su slitte, che consentono di rimuoverla in pochi minuti.

Sulla special E-LisaBad, la parte propulsore/batterie/trasmissione è praticamente quella di serie del BMW C-Evolution. Però, spogliato del superfluo, è più leggero di 40 kg rispetto all’originale.

Una nuova via

I richiami al passato non si fermano alla carenatura: una piccola batteria – che serve solo per accendere il quadro strumenti e “accendere lo scooter” – è montata sulla coda, con i poli e i cavi esposti, discreto omaggio alla Egli-Kawasaki Turbo di fine anni Settanta. Anche il processo creativo di Rolf ha seguito un procedimento classico: E-LisaBad non è stata progettata con sofisticati programmi CAD, ma è stata disegnata a matita su un foglio di carta e poi realizzata a mano. Eppure è moderna e innovativa. Una vera rivoluzione nella scena custom, non solo per chi insegue le alte prestazioni. Il boss della Krautmotors afferma di voler esplorare le strade meno battute della customizzazione. Secondo noi c’è riuscito. E chissà dove lo porteranno.

Per correre nelle sprint race, sulla special "E-LisaBad" sono stati montati dei semimanubri LSL, l’assetto è stato abbassato e al posteriore sono stati tolti gli ammortizzatori, sostituiti da due sbarre di acciaio, per convertire lo scooter a special rigida.
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