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Sospensioni anteriori alternative, cap. 6: la forcella Ribi

Ciclicamente la forcella deve difendersi dalle "incursioni" delle sospensioni anteriori che propongono modelli alternativi. Vi descriviamo la forcella Ribi, una rivoluzione nel mondo del Cross
1/24 Honda GL1800 Gold Wing

"Famola strana"

Un tubo che scorre dentro a un altro tubo: in minimi termini questa è la sospensione a “forcella telescopica”. Questi normali pezzi di tubo sorreggono la ruota, permettono la rotazione attorno a un asse per sterzare, assorbono gli urti e le forze che si generano durante la guida tramite un elemento elastico al loro interno che ne dissipa l’energia. Infine, un ammortizzatore (un freno idraulico che amministra compressione ed estensione) smorza le oscillazioni della molla interna per far rimanere la ruota anteriore attaccata a terra. Debitamente dimensionati, questi tubi garantiscono anche la corretta rigidezza e resistenza strutturale per connettere la ruota anteriore al telaio. Insomma, la forcella è una soluzione tecnicamente corretta e molto semplice.

E allora perché si continuano a cercare soluzioni alternative? I motivi che hanno spinto molti ingegneri e tecnici a ricercare soluzioni diverse rispetto alla classica forcella telescopica sono in sostanza due: il primo, è il tentativo di separare la funzione ammortizzante da quella sterzante, che invece nella forcella telescopica giocoforza convivono; il secondo, consiste nel mantenimento delle opportune geometrie della ciclistica in ogni fase di guida; come corollario di entrambi questi intenti tecnici, c'è la necessità di realizzare una sospensione molto rigida, in grado di evitare le deformazioni tipiche della forcella nelle varie condizioni di utilizzo della moto. Vi descriviamo, a capitoli, i vari sistemi che sono (o sono stati) davvero “alternativi”: dal parallelogramma articolato ai bracci oscillanti, al raddoppio delle ruote anteriori. Cliccate qui per vedere tutte le immagini.

Forcella Ribi, la rivoluzione nel Cross

La sospensione brevettata dal genovese Valentino Ribi è stata acquistata da Honda e portata in gara nel Mondiale motocross 500 dal belga De Coster e dal connazionale André Malherbe, negli Anni 70. Il sistema è stato configurato sia con un “mono” superiore (dietro la tabella portanumero), sia con due ammortizzatori laterali montati sui bracci orizzontali inferiori. Separava lo sterzo dall’ammortizzamento e svolgeva un’efficace funzione antiaffondamento in frenata. Molto apprezzata dai piloti, non ha avuto seguito nella produzione di serie per la complicazione costruttiva e per i costi. Il tecnico italiano aveva nel cassetto dei progetti anche per una sospensione anteriore per scooter a due ruote indipendenti. La Honda 125 “ufficiale” nella foto a fianco è del 1981 e monta una delle ultime versioni di questa particolare forcella con l'ammortizzatore di fronte al cannotto di sterzo ed in più è dotata di un motore bicilindrico fronte marcia, soluzione anticipata di un anno dalla Gilera che correva nella 125.

Sospensioni anteriori: tipi e soluzioni

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