Caro direttore, sono motociclista da ormai 40 anni e non sono solito scrivere a giornali e riviste, ma questa volta mi trovate completamente d’accordo con l’editoriale del numero di marzo sugli autovelox. In tutti questi anni ho visto fiorire controlli di velocità qua e là, sempre più numerosi e in posizioni senza senso che niente hanno a che vedere con la sicurezza nostra e altrui. Nel mio paese, Villasanta (MB), per esempio, uno di essi è stato messo a pochissimi metri da un passaggio pedonale per cui, chi sopraggiunge, abbassa lo sguardo sul proprio tachimetro senza più prestare attenzione a chi potrebbe attraversare la strada in quel punto. Non sono completamente contrario a questi controlli ma chiedo un po’ più di buon senso nella loro “semina” su strade. Se poi lo vediamo come un interessamento alla nostra e altrui sicurezza stradale, allora affrontiamo il problema in modo completo: cartelloni pubblicitari di pannolini, dentrifici o altro a lato carreggiata distolgono l’attenzione dalla guida. Eliminiamoli! Lo so che si tratta di una provocazione ma se il vero target è aumentare la sicurezza…
Pierangelo Magni - Villasanta (MB)
IL COMMENTO DI MOTOCICLISMO
Quello di Villasanta è solo uno dei tanti, troppi, esempi di come le amministrazioni comunali recuperano “soldi facili”. Tutto questo in spregio alla vera sicurezza. Tra l’altro, quello nella foto è un VeloOK, un vuoto scatolone di plastica con scopo dissuasivo, che può essere equipaggiato con un apparato di rilevamento solo in presenza di un agente, per cui un ulteriore rischio è dato dalle differenze di comportamento: i “locali” che sanno che senza agente è inoffensivo, e i forestieri che come lo vedono, nel dubbio, frenano.
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