Motociclismo Fuoristrada 05-2018

MOTOCICLISMOFUORISTRADA | 5 2018 106 EPOCA del Beggio LE APRILIA DA FUORISTRADA Sono sincero, quando ho saputo della morte di Ivano Beggio ho pensato, istintivamente: non c’è più speranza. Da una qualche parte del cervello io, come tanti altri appassionati, pur sapendo che era impossibile abbiamo sempre sperato che Ivano potesse tornare alla guida di Aprilia e liberarla dal torpore in cui si ritrova da quando lui se n’è andato. Oggi la produzione della Casa di Noale è incentrata solo sulle moto da strada, con pochissime novità presentate ogni anno. Io adoro i loro motori bicilindrici, ma i motociclisti dell’ultima ora sanno poco di questa Casa e di quanto sia stata importante nel mondo S del fuoristrada. Non solo creava moto che andavano bene, ma erano anche stilose, personali, facevano tendenza. Avevano forme e colori particolarissimi, il viola col rosso, sembravano sculture moderne. Oggi chiunque vi dirà che l’Aprilia Scarabeo è uno scooter, ma quel nome inizialmente era stato dato alla loro prima moto da fuoristrada. La fabbrica agli albori costruiva solo biciclette: venne fondata a Noale (VE), nel 1962, da Alberto Beggio, a cui piaceva la Lancia Aprilia. Alberto più che alle biciclette era interessato a un sistema di mobilità urbana che comprendeva anche biciclette pieghevoli con brevetti fatti da lui e un ciclomotore, lo Sport Uomo. Suo figlio Ivano, invece, era un appassionato verace di motociclette. Era nato nel 1944, durante la guerra, in un paesino tra Reggio Emilia e Modena ed era entrato giovanissimo nell’azienda paterna, ma non aveva mai nascosto la sua voglia di fare qualcosa di più eccitante di un ciclomotore. Il padre non era interessato ma, dai e dai, si fece convincere; e nel 1967 gli lasciò la guida dell’azienda. Ivano Beggio era il "sognatore" che ha fatto grande l'Aprilia e non solo per le vittorie in pista: per noi fuoristradisti, il marchio veneto ha significato sempre belle moto da cross, trial, enduro, rally e motard. Recentemente scomparso, lo ricordiamo attraverso le sue creature offroad di Mario Ciaccia Il meglio

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