Caro direttore, lettore da anni, appassionato di moto e designer di altro, analizzando la Ducati Scrambler ho pensato a una sua evoluzione. Data l’interferenza fra catalizzatore-scarico e forcellone si è scelto in varie moto recenti d’incurvare quest’ultimo per far uscire lo scarico, che comunque sporge. Essendo la “marmitta” elemento fondamentale per definire la linea di una moto ho pensato di creare un forcellone con i due scarichi inseriti all’interno. I problemi maggiori sono dati dal forte calore e possono essere così risolti: tubo freno in treccia e filo luce targa sarebbero appesi con mollette ad un bordo sotto la marmitta per ridurre il contatto con questa.
La pinza freno sarebbe fissata con distanziatori isolanti per far passare lame d’aria. il perno ruota dovrebbe essere con diametro maggiore e forato per raffreddarlo. Questa integrazione di due elementi con funzioni totalmente diverse, anche se mai realizzata, mi sembra molto “Ducati”, che ha costruito un telaio con un airbox strutturale per la Panigale, risolvendo problemi di rigidità ben maggiori. Questi disegni - che ho tutelato registrandoli - sono i primi prodotti, ma sto completando una versione con scarichi “base” che possono essere rivestiti con varie “cover” protettive. Mentre è più difficile per me valutare a fondo il risultato tecnico, credo che la moto sia più leggera, non solo esteticamente nella parte posteriore, e la linea più filante, con gli scarichi che puntano verso l’alto. Chiedo un parere a voi e ai visitatori dei social. Antonello Bellucci – email