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“La Scrambler? Mi compro la Classic e anche 500 euro di accessori”

Quasi due terzi dei motociclisti intravedono dietro il container giallo della nuova Ducati una colossale operazione di marketing. La Casa nega questa intenzione e si prepara a incassare un successo commerciale al di là di ogni previsione sia con la moto sia con l’aftermarket

“la scrambler? mi compro la classic e anche 500 euro di accessori”

Non ci è mai capitato che una moto da “solo” 8.000 euro e spiccioli facesse così discutere. La Scrambler è sicuramente una delle più apprezzate novità del 2015, altrimenti non si spiegherebbe come abbia potuto vincere il concorso “La moto più bella del Salone”. Tuttavia sul web il pubblico sembra spaccato in due: da una parte tante critiche, a volte aspre, soprattutto sui social network, dall’altra una serie di vittorie nette nei nostri precedenti sondaggi online, dove nell’intenzione d’acquisto la moto è sempre stata in cima alla lista dei desideri di tantissimi motociclisti (cliccate sui link per i risultati delle consultazioni dopo i saloni di Colonia e Milano). Che cosa piace di lei? Guardate la gallery e poi leggete l’opinione che ci siamo fatti noi durante il nostro test… E che cosa le viene rimproverato? Abbiamo provato a capirci di più attraverso il nostro consueto sondaggio del lunedì.

 

La scrambler come la mini

Tutte le aziende hanno come primo obiettivo quello di piazzare al meglio sul mercato i loro prodotti. Secondo noi la ricerca del profitto, se non è la cosa più naturale del Mondo, è come minimo qualcosa che non va demonizzato. Tuttavia, solo quando il desiderio nasce da una necessità reale e non da bisogni ritenuti fittizi, il prodotto immesso sul mercato viene percepito come “puro”. Invece la Scrambler secondo il 63% dei nostri votanti è una moto artificiosa progettata a tavolino dal marketing, come per esempio è il caso della Mini in casa BMW. Solo l’8% dei voti indica che questa moto incarna un modo di essere davvero genuino che si esprime anche attraverso l’abbigliamento e gli accessori.

 

Pochi ducatisti su questa ducati

Il 28% dei 1.814 partecipanti al nostro sondaggio si dice convinto che la nuova Ducati sia così bella, facile ed evocativa da essere in grado di rimettere in moto tanti italiani. E magari di rilanciare il mercato delle due ruote. Ma qual è la preferita tra le quattro versioni disponibili (le trovate nella gallery)? Contro le previsioni della stessa Ducati, la Icon (22%: c'è gialla o rossa) cede il passo alla Classic (32%) e anche la Urban Enduro (15%), pensate un po’, si fa preferire alla sportivissima Full Throttle (13%). Sembra davvero che queste moto allarghino il raggio d’azione di Borgo Panigale e si rivolgano a un pubblico molto diverso dai ducatisti. Anche se ovviamente non manca chi proprio non gradisce nessuna delle 4 versioni (17%).

 

Accessori e abbigliamento: 500 euro (in più) per vivere il mondo scrambler

Come abbiamo già avuto modo di raccontarvi, intorno alla moto orbita un universo di accessori e di abbigliamento che dovrebbe portare nelle casse di Ducati l’equivalente del 20% di ciò che sarà ricavato dalla vendita della moto. Se gli obiettivi commerciali (oltre 10.000 unità all’anno) saranno raggiunti, si parla di un fatturato annuo di decine di milioni di euro solo con magliette, marmitte e cappellini. Un’enormità. E dall’analisi dei voti, il risultato sembra alla portata. Il 55% del totale degli intervistati si dichiara disposto a spendere nell’aftermarket all’incirca 500 euro, mentre il 7% è pronto ad andare abbondantemente sopra quota 1.000 euro. Solo un terzo di coloro che hanno avuto accesso alla nostra pagina hanno dichiarato che per l’aftermarket Scrambler non sborserà neppure 1 euro.

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