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Etropolis Bel Air: silenzio in città

Assimilabile a un ciclomotore (14 anni – 45 km/h), questo elettrico ha costi di gestione ridottissimi. Funzionale in ambito urbano, appena fuori città emergono alcuni limiti

Etropolis bel air: silenzio in città

Lo scooter elettrico Etropolis Bel Air è assimilabile a un ciclomotore dal punto di vista legale: lo si può guidare a 14 anni (con il patentino) e non può superare i 45 km/h. Costa 2.500 euro chiavi in mano e si può definire un low cost, non tanto per i materiali, allineati alla media dei ciclomotori non premium, quanto per una ben precisa scelta industriale: certe (costose) finezze, come la ricarica delle batterie in frenata, sono assenti su questo modello, mentre fanno parte della dotazione di altri mezzi della Casa cino-tedesca. Il Cargoscooter, ad esempio, che però costa tre volte tanto.

 

VA COME UN 50 CC 4T

Giriamo la chiave e… non succede nulla! Avremmo gradito almeno una lucina che segnala che il mezzo è attivo. Appena si sfiora l’acceleratore, si parte con un sussulto e un sibilo che si perde nei fruscii sopra i 15 km/h. Le prestazioni sono allineate a quelle di un 50 cc 4T, cioè non proprio esaltanti. Bene in città, ma sui vialoni di periferia o sulle pendenze ci si sente un po’ vulnerabili: lenti, completamente silenziosi e, di sera, con fari non molto potenti. La guida è improntata alla calma, con un’agilità nella media ma in compenso una stabilità che manca a molti altri scooter, grazie alla batteria in gel di silicio sotto la pedana. Prestazioni ridotte, quindi, ma anche l’autonomia non impressiona: 60 km. Comunque per un uso utilitario urbano è sufficiente.

 

COMFORT ELETTRICO

Il silenzio è scontato, la sella è comoda e le sospensioni assorbono le asperità urbane in modo più che accettabile. La posizione di guida risente del posizionamento delle batterie e i piedi stanno un po’ troppo alti, in posizione non del tutto naturale.

 

FUNZIONALITA’ E RICARICA

Il motore nella ruota posteriore e la batteria sotto la pedana liberano spazio per un vano sotto sella in grado di ospitare un casco jet o un computer portatile da 10”. Per ricaricare il Bel Air, Etropolis fornisce un caricatore che si innesta nel portaoggetti anteriore ed è collegato a una normale presa Schuko, l’ideale per ricaricare nel box – da zero ci vogliono circa 5 ore – ma vietata nelle colonnine pubbliche: queste utilizzano infatti una presa di tipo 3A.

 

 COSTI

Cinque anni di esenzione dal bollo, ridotti costi assicurativi, costo di una ricarica pari a circa 50 centesimi (per una sessantina di km), prezzo di 2.500 euro tutto sommato accettabile: le cifre fanno dell’Etropolis Bel Air un’interessante alternativa a un 50.

 

www.etropolis.it

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