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SBK 2017: le foto più belle del weekend thailandese, le parole dei piloti

Mondiale SBK 2017, round 2 in Thailandia. Le immagini più belle della Superbike. Le gare (stra)vinte da Rea con la Kawasaki. Melandri "difficile da superare", dice Jonathan, ma Marco perde due duelli all'ultima curva. La vittoria di Caricasulo in WSS, le dichiarazioni dei protagonisti

Il cannibale colpisce ancora!

Jonathan Rea: per lui doppietta in Thailandia
Dopo le prime gare del Mondiale SBK 2017, in Australia, ci eravamo fatti l’idea che sarebbe stata una stagione combattuta, con un Rea fortissimo ma con le Ducati molto vicine e pronte alla lotta a suon di millesimi. Bene: cancellate tutto! In Thailandia, il campione del Mondo 2015 e 2016 ha letteralmente giocato al gatto col topo. Non ha fatto prigionieri, prendendosi la pole, la vittoria in Gara 1 e Gara 2, abbassando di quasi 6 decimi il record della pista…
Jonathan Rea fa quel che vuole con la sua Ninja. Il connubio moto-pilota è praticamente perfetto e la misura di quanto ci metta il nordirlandese di suo sono le prestazioni di Sykes, per l’ennesima volta veloce ma parecchio meno del compagno di squadra. E pensare che Rea insiste col dire che ha margini di miglioramento…
Le Ducati non sono per niente male: velocissime (Rea continua a sottolinearlo…) ed efficaci nel guidato, con due piloti motivati e talentuosi. Ma succede sempre qualcosa (sempre escludendo il… fattore Rea). In Thailandia Melandri (molto convincente il suo inizio di stagione, nonostante tutto) ha avuto problemi coi freni che lo hanno costretto a rinunciare ad un 3° e a un 2° posto, rispettivamente in Gara 1 e 2, entrambe le volte beffato da Sykes all’ultima curva. Davies ci mette grinta, perfino troppa, vedi la caduta nel tentativo di passare il compagno di squadra in Gara 2. Poi la bandiera rossa gli ha dato una mano, permettendogli di ricucire il gap e di risalire fino al 6° posto, ma ormai la frittata era fatta.
A proposito di frittate: in fumo i motori di MV Agusta e Aprilia, e qualcuno chiede maliziosamente come mai ad andare arrosto a Buriram siano stati solo i motori italiani, compreso quello della F3 di Jacobsen in Supersport…

Grande, Federico!

Il podio della Supersport, con la vittoria di Caricasulo, seguito da Kraisart e Tuuli
Ecco, la Supersport: a parte che è morto anche il motore della collaudatissima Honda di Cluzel, ma a noi italiani interessa particolarmente sottolineare il trionfo di Caricasulo, un bel talento che, insieme alla sua prima vittoria in WSSP, regala anche il primo trionfo mondiale alla nuova R6. La moto di Iwata pare in netta crescita, e il podio del Chang International Circuit è stato monopolizzato dalle YZF, sia nuove che “vecchie”. Peccato per Gamarino e Canducci, ma intanto ci godiamo la conferma al top della generale di un Rolfo che ha capitalizzato al massimo un weekend difficile.

Per le prossime gare si torna in Europa, si va al MotorLand Aragon ddi Alcaniz (Spagna), dove avranno inizio anche i campionati Stock1000 e Supersport 300. In bocca al lupo a tutti i piloti, ma un pensiero particolare va ai tanti italiani in gara: sono 16 su 34 in STK, 13 su 35 nella 3000. Fateci sognare!

Ma prima di pensare al futuro, riviviamo il weekend thailandese con la gallery delle foto più belle e con le dichiarazioni dei protagonisti.

Jonathan temeva la velocità della Ducati (dice...)

Rea attacca Melandri in staccata
Jonathan Rea: “Melandri è difficile da passare”
Questo è il mio miglior inizio di stagione di sempre, mi sento molto bene sulla moto. È importante sfruttare al massimo questi punti quando possiamo perché è così che ho costruito le mie gare in passato. Quando possiamo vincere, dobbiamo assicurarci di vincere, così possiamo provare a consolidarci. Con queste quattro vittorie sono già quasi a metà strada rispetto al mio bottino di vittorie dello scorso anno! Ero nervoso per la partenza dalla nona casella, perché su questo tracciato non è facile superare, soprattutto con la velocità di Ducati. Melandri è difficile da passare, ma sono stato molto fortunato questo weekend, andavo molto bene nei tre settori e dopo tre o quattro giri sono riuscito a superare Marco. Abbiamo preso il set che abbiamo usato sulla moto da Phillip Island a qui e l’abbiamo appena modificato. Questo è incredibile, per questo ho un buon legame con la moto. Ci aspettiamo di riuscire a migliorare ancora nelle prossime gare.

Sykes: “Dobbiamo colmare il divario, velocemente”
Abbiamo faticato un po’ tutto il weekend, ho lavorato duramente durante l’inverno per superare alcune limitazioni. Dovevo solo cambiare il modo di guidare e si vede, perché negli ultimi giri ho fatto il mio giro più veloce della gara. Oggi faceva caldo, condizioni che normalmente sono contro di noi ma noi ci proviamo. Abbiamo continuato a provarci fino all’ultimo giro e abbiamo ottenuto la seconda posizione, quindi complessivamente non è stato un brutto weekend. La vittoria non è arrivata, ma ho ottenuto un secondo posto, quindi è girato tutto intorno al fare la mossa più intelligente possibile alla fine. Ho potuto vedere che Marco aveva alcune limitazioni così all'ultimo giro ho capito che avevo margine. Era più veloce di me nella sezione tortuosa prima dell'ultima curva e quindi ho dovuto girarci assieme. Infine all'ultimo giro sul mio cruscotto c'era 1'33.7, che è stato il mio giro più veloce di tutta la gara. Dobbiamo ancora trarre un po’ di più dal nostro potenziale. Dobbiamo colmare il divario, ma dobbiamo cercare di colmarlo velocemente.

Davies: “Problemi col comando del gas dopo la caduta”
Quando ero alle spalle di Marco non ho calcolato perfettamente la sua staccata e ho dovuto allargare la traiettoria. In quella curva il posteriore tende a bloccarsi, ma in questo caso non è stato possibile controllarlo, probabilmente perché non ero sulla parte più pulita della pista. Dopo una caduta, un sesto posto rappresenta un salvataggio. Però il podio era alla nostra portata, non fosse stato per alcuni problemi con il comando del gas emersi dopo che alcune componenti sono state sostituite a causa della scivolata. Detto ciò, abbiamo molti più punti rispetto ad un anno fa dopo due round, ed ora ci aspettano piste più favorevoli. Il campionato è ancora lungo.

Marco contento dei risultati su una pista sconosciuta, ma…

Sykes beffa Melandri all'ultima curva
Melandri: “Due sorpassi all’ultima curva… non è bello”
Tornare sul podio è una cosa grande, ma è stata una gara veramente difficile, e siamo stati superati due volte con lo stesso passo. Avevo difficoltà con il freno anteriore per i primi giri e sapevo che Sykes mi avrebbe superato, perché la leva mi toccava la mano quando frenavo, quindi sapevo che sarebbe stato difficile. È stato un weekend positivo per noi. In condizioni così difficili, su un tracciato nuovo, essere vicini ai primi è motivo di soddisfazione. Essere sorpassato in entrambe le gare all’ultima curva non è bello, ma ho avuto difficoltà con i freni fin dalle prove e non era possibile essere più aggressivi in quello che è il punto più critico della pista. Comunque la squadra ha fatto un grande lavoro. Ci manca ancora qualcosa, ma abbiamo delle buone idee continueremo a dare il massimo per raggiungere i nostri avversari, mi aspetto di farlo già dal prossimo round ad Aragon.

Alex Lowes: “Laverty mi ha fatto perdere contatto col gruppo di testa”
Complessivamente è stato un buon weekend per me. La squadra ha fatto un gran lavoro con la moto! I primi due o tre giri non sono stati i miei migliori, così ho perso il contatto con il gruppo di testa quando Laverty mi ha sorpassato, mi sono regolato per passarlo di nuovo, ma il gruppo di testa era ormai troppo veloce. Forse se lo avessi superato all’inizio della gara, sarei potuto essere un po’ più competitivo. Le due gare oltremare sono andate bene per me dopotutto, ed è stato un consistente inizio di stagione. Sono fiducioso Per Aragon. C’è ancora molto che posso migliorare in me, e cose che la squadra può migliorare nella moto, ora possiamo andare via per un paio di giorni e iniziare a lavorare insieme per la prossima gara.

Jordi Torres: “Ho dato il 100% per stare davanti a Davies”
Nel primo “heat” eravamo partiti bene e stavo facendo buoni progressi, un peccato quindi che ci sia stato il restart dovuto alla caduta di Savadori, perché eravamo in un buon quinto posto. Dopo il restart, da settimo, ho cominciato a spingere, trovando un buon ritmo a compiendo alcuni sorpassi. Ho dato il 100% per tutta la gara, forse anche di più, perché sapevo che c’era Davies che si è avvicinato negli ultimi giri. Alla fine siamo riusciti a conquistare la quinta posizione, un bel risultato, di cui sono molto soddisfatto.

Nicky Hayden: “Perso tempo per i problemi di Camier”
La moto ha lavorato molto meglio dopo la bandiera rossa e sono stato effettivamente in grado di fare il mio miglior giro del weekend. Avevamo un paio di giri buoni ed ero abbastanza costante; mi sono trovato nel gruppo a lottare per il quinto posto, ma dopo la moto di Leon ha iniziato a espellere molto fumo, e l’unica cosa che potevo fare era provare a stare fuori dai guai. Questo mi è costato molto tempo e quando si è ritirato avevo già perso il contatto con Chaz per il sesto posto, dopo di questo è stata una gara solitaria per il settimo posto. Le cose sono andate leggermente meglio di ieri ma c’è ancora molto lavoro da fare per colmare il gap con i primi. Se tutto va bene saremo in grado di rialzarci prima possibile.

Eugene Laverty: “Ho perso l’anteriore così tante volte…”
La prima metà della gara è stata difficile siccome ho iniziato da così indietro, quindi sono stato più aggressivo nel guadagnare posizioni. Ho frenato più forte del solito in alcuni punti, e l’anteriore ha lavorato molto, in alcuni casi la bandiera rossa mi ha dato il tempo di riorganizzarmi. Quando siamo ripartiti la pista era scivolosa, e l’anteriore si muoveva molto. Ho prestato molta attenzione e ho cercato mantenere la mia posizione, ma ho perso l’anteriore così tante volte che alla fine dopo 8 giri sono caduto. Non è bello guidare così, dove non puoi dare il 100% senza cadere, ma sappiamo dove dobbiamo migliorare. Abbiamo avuto talmente poco tempo tra Philip Island e Chang per migliorarci, ma abbiamo avuto alcuni miglioramenti e nuove idee per Aragon e sono confidente che possiamo fare un grosso passo avanti.

Lorenzo miracolato!

Lorenzo Savadori
Savadori: “Sono riconoscente al mio casco e alla mia tuta”
Non è stato un weekend facile per me, con diversi problemi tecnici in gara 1 e gara 2. Oggi sono partito indietro, il che significa che dovevo spingere, ma sono stato in battaglia per pochi giri.
Ho avuto problemi tecnici che mi hanno portato a una caduta; non sono sicuro esattamente di cosa sia successo, ma è qualcosa a cui dobbiamo guardare. La caduta è stata bella grossa, ma sto bene e sono riconoscente al mio casco e alla mia tuta. Adesso stiamo guardando al futuro, per Aragon. Abbiamo del duro lavoro da fare per andare oltre, ma so di essere in buone mani con SMR e Aprilia racing. Ci sono delle cose nuove per noi da provare in spagna, e credo che faremo grandi progressi.

Stefan Bradl: “Ero da Top 10”
Sfortunatamente oggi a seguito di un errore sono caduto: quando Davies mi ha superato ho fatto del mio meglio per stare con lui ma ho frenato un po’ troppo tardi, prima di andare a sbattere a metà del 12° giro. È un peccato perché avremmo potuto facilmente ottenere un altro 10° posto se non meglio. Adesso dobbiamo stare concentrate e continuare a lavorare molto in preparazione di Aragon: stiamo entrando nella parte europea della stagione e spero che possiamo migliorare un po’ di più prima della prossima gara.

Xavi Forés: “Pista ostica, quindi risultato da non sottovalutare”
È stata una gara difficile ma siamo riusciti a fare punti e restare nella top 10 in una pista che noi sapevamo già essere ostica. Finora abbiamo sempre finito la gara e siamo sesti in classifica, questo non è affatto un risultato da sottovalutare. Da adesso pensiamo alla prossima gara dove il primo obiettivo sarà risolvere qualche problema che abbiamo avuto qui.

Quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno

Leon Camier: “Sono contento ma anche deluso”
Onestamente, sono molto contento del rendimento della mia moto in gara e questo fine settimana abbiamo fatto degli ottimi step con lo chassis. Al contrario, però, sono molto deluso dal non aver potuto terminare la gara perché avevo un ottimo feeling con la moto. Nella ripartenza di Gara 2 il setting della moto era ancora ottimale ma proprio mentre lottavo con Torres ho iniziato a sentire dell’olio e il piede iniziava a scivolarmi, dopo di ché abbiamo ricevuto bandiera nera e siamo stati costretti al ritiro.

Van Der Mark: “Sono stato veloce sin dalla partenza, peccato la bandiera rossa”
Abbiamo avuto problemi tecnici in Gara 2 con la moto, è stato un peccato dopo tutto il nostro lavoro. Nei warm-up in mattinata abbiamo cambiato alcune cose sul set-up della moto, ma non ero molto convinto, così siamo tornati indietro, su un set-up molto simile a quello che avevamo ieri. Dopo abbiamo avuto una bandiera rossa. È stato un peccato perché ieri è andata molto bene. Avevo la sensazione che oggi sarebbe stato lo stesso, se non qualcosa di meglio, sia per Alex che per me, ma queste sono gare. Almeno questo weekend sono stato veloce sin dalla partenza e spero che potremo continuare con questa così ad Aragon.

Marcus Reiterberger: “Tutto sommato, non male”
Top ten non suona male ma è anche dovuto al fatto che altri piloti sono caduti. Ho faticato ancora una volta nei primi giri. Sono andato largo nel traffico all’inizio, perdendo troppo tempo lì. Poi mi sono preoccupato quando ho visto che Krummenacher, davanti a me, perdeva acqua. Ho cercato di focalizzare e mantenere un passo costante, che non tutto sommato non è stato male. Comunque devo assolutamente lavorare sulla mia prestazione nella prima fase della gara, e sul feeling che ho con la moto.
Leon Camier
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