Statistiche web

Rea: "Siamo ad un livello molto alto, io e la Ninja pronti per la gara"

Mondiale SBK 2017, test Phillip Island: risultati, tempi e classifiche del secondo giorno di prove Superbike e Supersport. Jonathan Rea davanti a tutti, ma il neo ducatista Marco Melandri gli soffia sul collo. In Supersport MV Agusta sugli scudi. Sofuoglu prende una decisione difficile

WSBK 2017, test Phillip Island: classifica combinata dei due giorni

1 - J. Rea (GBR) - Kawasaki ZX-10R - 1'30”545 
2 - M. Melandri (ITA) - Ducati Panigale R - 1'30”575 (+0”030) 
3 - C. Davies (GBR) - Ducati Panigale R - 1'30”893 (+0”348) 
4 - T. Sykes (GBR) - Kawasaki ZX-10R - 1'31”044 (+0”499) 
5 - X. Forés (ESP) - Ducati Panigale R - 1'31”226 (+0”681) 
6 - L. Camier (GBR) - MV Agusta 1000 F41 - 1'31”293 (+0”748) 
7 - L. Savadori (ITA) - Aprilia RSV4 RF - 1'31”449 (+0”904) 
8 - A. Lowes (GBR) - Yamaha YZF R1 - 1'31”629 (+1”084) 
9 - J. Torres (ESP) - BMW S 1000 RR - 1'31”673 (+1”128) 
10 - R. Krummenacher (SUI) - Kawasaki ZX-10R - 1'31”783 (+1”238) 
11 - A. De Angelis (RSM) - Kawasaki ZX-10R - 1'31”794 (+1”249) 
12 - E. Laverty (IRL) - Aprilia RSV4 RF - 1'31”881 (+1”336) 
13 - M. Van Der Mark (NED) - Yamaha YZF R1 - 1'31”936 (+1”391) 
14 - N. Hayden (USA) - Honda CBR1000RR - 1'31”952 (+1”407) 
15 - M. Reiterberger (GER) - BMW S 1000 RR - 1'32”071 (+1”526) 
16 - R. Ramos (ESP) - Kawasaki ZX-10R - 1'32”205 (+1”660) 
17 - J. Brookes (AUS) - Yamaha YZF R1 - 1'32”396 (+1”851) 
18 - R. Russo (ITA) - Yamaha YZF R1 - 1'32”771 (+2”226) 
19 - S. Bradl (GER) - Honda CBR1000RR - 1'32”796 (+2”251) 
20 - O. Jezek (CZE) - Kawasaki ZX-10R - 1'32”856 (+2”311)   
21 - A. Badovini (ITA) - Kawasaki ZX-10R - 1'33”139 (+2”594)

Cliccate sui link in blu a inizio e fine articolo per tutti i dettagli, le analisi e le classifiche del secondo giorno dei test australiani WSBK e WSSP.
1/16 Test Mondiale SBK 2017, Phillip Island: Day 2.

Arriva il sole e splende… il verde

Jonathan Rea scappa...
Messo in fretta alle spalle un Day 1 poco significativo, a causa del maltempo che ha condizionato il lavoro dei team e i risultati cronometrici, i test di Phillip Island, che precedono di pochi giorni l’inizio dei campionati mondiali Superbike e Supersport, si concludono son una seconda giornata baciata dal sole. Le sorprese del lunedì sono archiviate, si torna… alla normalità, con un Jonathan Rea che detta legge.
Il campione del Mondo fa il miglior giro la mattina, staccando il tempo di 1'30”545. Alle sue spalle ci sono i due ducatisti ufficiali, con Melandri a mettersi in luce, anche se il distacco del ravennate sfiora i tre decimi. Sykes si fa vedere per il gran lavoro (38 giri) e per la caduta a 4 minuti dalla fine della sessione, fortunatamente senza conseguenze.

Pomeriggio rosso (ma approfondendo si scopre che…)

Marco melandri: ottimi test in Australia per lui
Comunque è nel pomeriggio che la maggior parte dei piloti spara le cartucce migliori. Non Rea, che si fa soffiare da Melandri il platonico titolo di capoclassifica della sessione, ma anche Davies lima il proprio tempo fino a scendere sotto il “31”. Sono dunque solo i tre del podio a riuscire a firmare un “30” e apparentemente sono tutti vicini. Apparentemente, appunto, perché il tempone di Rea dice solo una parte della verità.
Jonathan ha infatti un ideal time di 1’30”273, migliore di ben 419 millesimi rispetto al crono fatto registrare nel Day 2. Il campione del Mondo ha i migliori parziali in tutti i settori, tranne nell’ultimo, dove primeggia Melandri. L’ideal time di Marco abbassa di soli 26 millesimi il tempo staccato nel pomeriggio del martedì australiano dal ducatista, quindi il distacco dalla Ninja di Rea salirebbe a  271 millesimi dai 30 effettivi. È come se la Ducati fosse già al limite, lo dimostra anche l’ideal time di Davies, anch’esso di fatto coincidente col tempo effettivo (solo 65 millesimi meglio). In proporzione, molto meglio il giro ideale di Camier, che colloca la sua MV Agusta al 4° posto della speciale classifica “virtuale” con il crono di 1’31”095, migliorando di 198 millesimi.
E poi c’è il passo: Rea, nella seconda sessione del Day 2, ha fermato per 8 volte il cronometro sul “30”, cosa riuscita a Melandri solo due volte… I “31” di Rea sono poi mediamente un paio di decimi più bassi di quelli di Melandri. Al quale non si può comunque rimproverare nulla: il ravennate è uno dei piloti che hanno girato di più nei due giorni (105 giri), pare essersi ben adattato alla Panigale e, almeno in questi test, è sempre stato davanti a Davies, che la Rossa la conosce come le sue tasche.

Bene Fores, Camier e Savadori. Sykes medaglia di legno

Leon Camier sempre veloce e affidabile sulla MV Agusta F4 ufficiale
Parlando degli altri, si segnala un Sykes sempre ai piedi del podio e che, come il compagno di squadra, non riesce a migliorare il crono della mattina. Nemmeno il leader del day 1 riesce a sfruttare le ottime condizioni del pomeriggio, ma per Fores i test australiani si concludono con riscontri più che positivi.
Lo stesso vale per il già citato Camier, 6° nella combinata dei due giorni (748 millesimi di distacco da Rea) e in costante progresso, come anche Savadori (7° a 904 millesimi, con anche una caduta alla curva 4, senza conseguenze).

Solida Yamaha, BMW a metà, Honda al lavoro

La coppia Ymaha a Phillip Island: col 22 Alex Lowes, col 60 Michael VD Mark
Tra i piloti Yamaha, Alex Lowes porta a casa un 8° posto di costanza e velocità (ha fatto anche una simulazione di gara), mentre la voglia di VD Mark di mettersi in luce lo porta a strafare, col risultato di rimediare una caduta in mattinata. Ma è tutta esperienza, infatti nel pomeriggio i tempi dell’olandese migliorano, pur non riuscendo a collocarlo più in alto del 13° posto nella combinata.
Il primo pilota BMW in classifica è Torres: per lui c’è l’ingresso in Topo 10 (9°), operazione non riuscita a Reiterberger, solo 15°. Tra i due piloti Althea si piazzano i kawasakisti Krummenacher (team Puccetti) e De Angelis (team Pedercini), nonché Eugene Laverty, il già citato VD Mark e Hayden. Per l’americano continua l’apprendistato con la nuova CBR, cosa che gli viene certamente più facile di quanto non sia per Bradl, mestamente nelle retrovie, con un distacco di oltre 2,2 secondi da Rea.
Meglio del tedesco della Honda ha fatto Russo, che si è fatto notare anche per la caduta alla curva 8, che ha causato l’esposizione della bandiera rossa. A proposito di cadute: si segnalano i crash anche di Laverty, Savadori, Reiterberger e Badovini.

Le MV davanti a tutti, ma Rolfo si infortuna

Jacobsen già a proprio agio con la sua nuova moto per il Mondiale SSP 2017, la MV Agusta F3 ufficiale
Anche i piloti della Supersport beneficiano del bel tempo, così si assiste ad un ribaltamento di scenario in testa rispetto al Day 1. Partiamo dal 2° posto, rimasto in mano bravissimo Rolfo, in grado di girare in mattinata in 1'34”188, ma purtroppo anche vittima di una caduta che ha come conseguenza la lussazione della spalla sinistra per il pilota torinese. Roby non prende parte alla sessione pomeridiana, ovviamente, ma riesce comunque a mantenere la seconda piazza (a mezzo secondo esatto dalla prima) in una classifica in cui il primo gradino del podio passa nel Day 2 dalle mani di Cluzel a quelle del pilota che ne ha preso il posto nel team MV Agusta Reparto Corse, PJ Jacobsen. L’americano gira con la sua F3 in 1’33”688, lasciando il francese 3° a 584 millesimi di distacco. I piloti del team GRT Yamaha ottengono il quarto e quinto tempo, rispettivamente con Lucas Mahias e Federico Caricasulo, con un gap tra i due di soli 19 millesimi.

Sofuoglu salta le prime due gare!

Kenan Sofuoglu
Detto che il britannico Stapleford (6° e migliore dei tre triumphisti presenti) è l’unico dei piloti di alta classifica a migliorarsi nel pomeriggio, la notizia è purtroppo un’altra: Kenan Sofuoglu ha deciso di non correre le prime due gare del mondiale, dopo aver verificato che guidare una moto al limite con un polso malconcio (a causa dell’infortunio rimediato in allenamento col supermotard) è doloroso e pericoloso per sé e per i rivali. Il turco ci ha provato, ma il dolore lo ha convinto a fermarsi e a decidere di tornare in patria per farsi operare: “Il pollice era già dislocato prima di venire qui, perché doveva essere estratta una placca di metallo e questo ha complicato la situazione. Non riesco a guidare la moto. Ho fatto alcuni giri, ma sentivo il dolore in moto e questo è pericoloso, sia per me sia per gli altri piloti perché non posso frenare correttamente; quindi abbiamo deciso di tornare indietro e fare un intervento. Spero di poter tornare in moto ad Aragon. Naturalmente, siamo molto delusi, ma è una grande motivazione per tornare più forti”.

WSSP 2017, test Phillip Island: classifica combinata dei due giorni

1 - P. Jacobsen (USA) - MV Agusta F3 675 - 1'33”688 
2 - R. Rolfo (ITA) - MV Agusta F3 675 - 1'34”188 
3 - J. Cluzel (FRA) - Honda CBR600RR - 1'34”272 
4 - L. Mahias (FRA) - Yamaha YZF R6 - 1'34”461
5 - F. Caricasulo (ITA) - Yamaha YZF R6 - 1'34”480 
6 - L. Stapleford (GBR) - Triumph Daytona 675 - 1'34”854 
7 - K. Sofuoglu (TUR) - Kawasaki ZX-6R - 1'34”865 
8 - A. Baldolini (ITA) - MV Agusta F3 675 - 1'34”925 
9 - N. Tuuli (FIN) - Yamaha YZF R6 - 1'34”950 
10 - H. Okubo (JPN) - Honda CBR600RR - 1'35"049 
11 - G. Rea (GBR) - Kawasaki ZX-6R - 1'35"068 
12 - Z. Khairuddin (MAS) - Kawasaki ZX-6R - 1'35”106 
13 - K. Ryde (GBR) - Kawasaki ZX-6R - 1'35”129 
14 - A. Wagner (AUS) - Honda CBR600RR - 1'35”135 
15 - A. West (AUS) - Yamaha YZF R6 - 1'35”153 
16 - K. Smith (GBR) - Honda CBR600RR - 1'35”159 
17 - K. Watanabe (JPN) - Kawasaki ZX-6R - 1'35”209 
18 - M. Canducci (ITA) - Kawasaki ZX-6R - 1'35”270 
19 - N. Calero (ESP) - Kawasaki ZX-6R - 1'35”296 
20 - C. Gamarino (ITA) - Honda CBR600RR - 1'35”313 
21 - L. Epis (AUS) - Kawasaki ZX-6R - 1'35”656 
22 - R. Mulhauser (SUI) - Honda CBR600RR - 1'35”745
23 - S. Hill (GBR) - Triumph Daytona 675 - 1'36”108 
24 - S. Morais (RSA) - Yamaha YZF R6 - 1'37”399 
25 - D. Pizzoli (ITA) - MV Agusta F3 675 - 1'38”991 
26 - M. Edwards (AUS) - Triumph Daytona 675 - 1'42”409

Le dichiarazioni dei piloti della SBK dopo i test di Phillip Island

JONATHAN REA: “Abbiamo trovato il pacchetto giusto da usare nel weekend di gara. I test invernali sono andati alla grande, penso di aver fatto un ottimo lavoro, soprattutto per quello che riguarda la mia forma fisica e la mia salute. Ogni test, io e il team abbiamo lavorato un passo alla volta. Abbiamo capito alla fine dello scorso anno, quando abbiamo fatto un grosso cambiamento in Qatar, che potevo ancora essere competitivo con la moto. Non abbiamo dovuto reinventare la moto, la Ninja ZX-10RR ha già un enorme potenziale. Siamo ad un livello molto alto”.

MARCO MELANDRI: “Dopo una giornata resa difficile dal meteo, oggi siamo riusciti a partire con il piede giusto. Al pomeriggio le condizioni erano un po’ più difficili a causa del caldo, che ha ridotto il grip, ma la squadra ha fatto davvero un ottimo lavoro. Abbiamo provato assetti nuovi, rivelatisi molto funzionali per me. La cosa che mi rende più ottimista è l’essere riusciti a sfruttare il grip con gomma nuova, che era stato il nostro punto debole durante tutto l’inverno. È solo un test ma è sempre importante avere buone sensazioni e sono fiducioso in vista del weekend, anche se lo affronterò un passo alla volta”.  
 
CHAZ DAVIES: “In questi test abbiamo adottato un approccio cauto, senza stravolgere il nostro assetto di base seppur facendo qualche esperimento alla luce della natura particolare di questa pista, che rende la nostra moto un po’ più difficile da far girare in curva. Abbiamo lavorato nella giusta direzione, migliorando le sensazioni uscita dopo uscita ed avvicinandoci progressivamente al bersaglio, anche se c’è ancora margine di miglioramento. Abbiamo anche portato diverse soluzioni di gomme alla distanza di gara, con buoni risultati. Abbiamo già le idee chiare sui nostri prossimi passi, e le valuteremo da venerdì mattina”. 

NICKY HAYDEN: “Fortunatamente abbiamo trovato un meteo migliore rispetto a quello di ieri, e abbiamo ripreso da dove avevamo lasciato a Portimão. Sfortunatamente, non siamo stati in grado di abbassare il gap con i piloti davanti e dobbiamo ancora finire del lavoro con l’elettronica e la guidabilità. Abbiamo fatto esperienza con un po’ di incostanza giro dopo giro, il che non mi ha aiutato a dare il miglior feedback al team. Dobbiamo trovare una soluzione in tempo per venerdì”.

STEFAN BRADL: “Non siamo troppo contenti di come siano andati i test. Avevamo bisogno di ogni minuto di questi test e sfortunatamente a causa di un mix di circostanze non siamo riusciti a fare del nostro meglio. Ieri il clima non era dalla nostra parte, ma abbiamo sbagliato strada per quello che riguarda il set-up della moto. Ci sono molte aree nelle quali dobbiamo migliorare”.

ALEX LOWES: “Il team oggi ha fatto un ottimo lavoro. Mi sento bene sulla R1, abbiamo delle aree nelle quali dobbiamo lavorare ma abbiamo fatto una simulazione di gara e me le sono godute. Ci sono sicuramente diverse cose che devo migliorare ma dopo aver saltato quasi tutta la giornata di ieri per via del tempo, oggi abbiamo fatto 106 giri che ci hanno dato molte informazioni, sia per me sia per il team”.

LORENZO SAVADORI: “È stata una buona giornata, abbiamo lavorato duramente e siamo stati in grado di provare molte cose sul setup. Il clima era molto meglio oggi e sono stato in grado di fare molti giri, che si sono rivelati utili. Dobbiamo ancora trovare più feeling con la moto in vista della gara questo weekend”.

LEON CAMIER: “Mi sento bene a essere onesti. Non ci aspettavamo di essere così vicini ai primi. Penso che ci siano ancora alcune aree nelle quali possiamo migliorare, ma in generale stiamo ottenendo il massimo dal pacchetto e tutto sommato siamo davvero felici. Speriamo di poter fare alcune piccole modifiche all'elettronica, e un po' al telaio per il weekend di gara ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro durante il test, e i giri percorsi lo dimostrano. Quello su cui ora dobbiamo concentrarci è il ritmo di gara, questo era il problema legato alla valvola a farfalla, le gomme si consumavano troppo, quindi incrociamo le dita che possiamo ottenere miglioramenti per la durata della gomma. Se riusciamo a fare bene qui, spero significhi che abbiamo risolto il problema”.

XAVI FORES: "Sono stati due giorni molto positivi per noi, ci servivano questi chilometri prima del weekend di gara. Abbiamo lavorato con calma e senza nessuna pressione e quello ci ha fatto fare dei passi in avanti. Credo di avere un buon passo gara e siamo stati sempre nei primi 5, vicini agli ufficiali. Adesso facciamo due giorni di pausa e poi comincia veramente il weekend importante. Ringrazio tutto il team che ha fatto un lavoro incredibile".

JORDI TORRES: “Oggi non è andata male. Stamattina ho cominciato a prendere confidenza e a girare più costantemente con la mia BMW. Abbiamo fatto un confronto tra le due moto che abbiamo a disposizione e che hanno configurazioni diverse. Poi, con quella che mi è sembrata la più performante, ho fatto dei giri veloci. Nel pomeriggio la temperatura della pista si è alzata molto ed è diventato più difficile. Abbiamo lavorato per migliorare il feeling, considerando che forse le gare si svolgeranno in queste stesse condizioni”.

MARKUS REITERBERGER: “Abbiamo avuto dei riscontri positivi oggi. Prima abbiamo confrontato le due moto, nelle loro configurazioni 2016 e 2017. Ho faticato a girare velocemente durante la mattina, mentre nel pomeriggio ho migliorato sia il mio feeling sia il ritmo, con la moto 1 in versione 2017. Stavo completando un long-run ma purtroppo ho fatto un piccolo errore e sono scivolato. E’ stata una caduta ad alta velocità, ma fortunatamente non mi sono fatto male. Mi dispiace solo per il lavoro che ho creato per i miei tecnici. Sono tornato in pista con la moto 2, ed è stato utile perché mi ha confermato che preferisco guidare la moto 1. So che abbiamo ancora del margine per poterci migliorare”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA