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SBK 2017 ad Assen: le foto più belle

Mondiale SBK 2017, round 4, Assen: le immagini più belle della Superbike, che ha vissuto gare combattute anche se con esito già visto (doppietta di Rea). Per Ducati due podi, ma anche rotture e cadute. Ad Aprilia, BMW, Honda, MV e Yamaha solo le briciole
1/28 SBK 2017, Assen: Alex Lowes

Verde su, rosso giù

In Gara 1 Davies tiene testa a Rea (anzi, lo precede) fino alla fine, quando la sua Ducati lo abbandona all'inizio dell'ultimo giro
Il weekend WSBK di Assen è archiviato, dopo gare combattute e spettacolari (qui la gallery delle foto più belle del weekend). Certo, per chi non è tifoso di Rea o della Kawasaki, le due corse della massima serie devono essere sembrate noiose, dato che per l’ennesima volta le “Verdone” hanno fatto doppietta, con Rea 1° e Sykes 2° sia in Gara 1 che in Gara 2. Oltretutto, fin dalle prove e dalla Superpole, Rea aveva mostrato una superiorità schiacciante, con tanto di record della pista migliore di quello della MotoGP. Oltretutto, chi vince sempre si rende antipatico, ed ecco puntuali le scintille, col battibecco dopo la SP2 tra Davies e Jonathan, redarguito pesantemente da Chaz per avergli ostacolato il giro buono. Il gallese aveva ragione, tanto che Rea è stato penalizzato di tre posizioni in griglia per l’accaduto.
Effettivamente, anche in Gara 1 Rea è parso avere del gran margine e pronto a sferrare nel finale la zampata su Davies (in testa per tutta la gara). Non ce n’è stato bisogno, la Ducati di Chaz si è spenta (ufficialmente per problemi elettrici) all’inizio dell’ultimo giro… Sykes e Melandri hanno ringraziato e sono andati a podio, anche se con distacchi importanti. In buona posizione di classifica troviamo più di un outsider: Fores 4°, Savadori 5°, Ramos 6°…

Lotta in famiglia

Rea e Sykes nel finale al photofinish di Gara 2
Anche il risultato di Gara 2 è apparso scontato, con i due della Kawasaki davanti a tutti e Davies mai in grado di impensierirli. Ma la corsa è stata tiratissima, con Sykes veloce e in grado di tenere il passo di Rea e di impensierirlo seriamente. Non a caso ha perso per soli 25 millesimi! In Gara 2 c’era molto vento e forse Rea non ha dato proprio tutto, permettendo a Tom di “stargli sotto”. Fatto sta che le Ninja hanno staccato la Ducati di Chaz di oltre 5 secondi, mentre quella di Melandri nemmeno ha finito. Marco è stato vittima di una strana caduta, con l’anteriore che lo ha mollato in curva nel momento del cambio marcia, forse destabilizzato proprio dal vento.
Da notare la partenza fulminante di Fores, poi però riassorbito dal gruppo e finito solo 13°. 4° VD Mark, invece, veloce e concreto in casa, ma bene la Yamaha in general, con Lowes 5° davanti ad un Camier per cui non ci sono più aggettivi: il britannico al 1° giro era 15°, ma ha fatto un rimontone riuscendo a portare la non irresistibile MV fino al 6° posto. Tornate “nei ranghi” Honda e Aprilia, e dobbiamo segnalare che gli unici ritirati sono stati italiani (Melandri, Russo e Savadori).

Il grande Kenan e le piccole pesti

Sofuoglu torna alla vittoria!
Le gare nelle altre categorie hanno visto innanzitutto il ritorno al successo di Sofuoglu, gran martello in Supersport, dove ha vinto di autorità lasciando che alle sue spalle lottassero per il podio Mahias, Cluzel, Jacobsen, Morais e Caricasulo (arrivati nell’ordine).
In SSP300 ha vinto il pilota di casa, Deroue, in un finale in cui è successo di tutto. In testa c’era Ana Carrasco, che nella bagarre del penultimo giro ha ceduto parecchie posizioni, recuperando qualcosa solo per finire poi intruppata nel mischione alla chicane Geert Timmer causato dalla caduta di Licciardi dopo l’ennesimo fuori pista da taglio di chicane (che rischio: il pilota è stato centrato da De Bruin, ma alle gambe). La 300 è una classe combattuta, ma il concetto di “limite della pista” sembra non esistere e spesso i ragazzi vanno oltre i cordoli. Ad ogni gara andrebbero tutti penalizzati! Fatto sta che, su 37 partenti, ad Assen sono andati per terra in 11!

Bravo, Toprak, ma che spavento per Fritz!

Chiudiamo con la Stock 1000, super spettacolare e vinta da un Razgatlioglu che finalmente centra il primo successo di categoria.
Solo che la gara è stata funestata da un incidente che, in un primo momento ha fatto temere conseguenze fatali. Marvin Fritz è caduto per un highside alla Greet Timmer, provocando un groviglio in cui è stato centrato da Tamburini, a sua volta tampponato da Sandi (impressionanti le immagini!), mentre a terra è finito anche Jones, dopo aver cercato inutilmente di evitare la moto di Fritz. Bandiera rossa esposta (non prima che cadesse anche Faccani, in un altro settore) e piloti tutti ai box, compresi quelli coinvolti nel crash. Tranne Fritz… Marvin rimane a terra per 20 lunghissimi minuti, interviene il personale medico, arrivano due ambulanze, compaiono i teli bianchi in genere usati per nascondere alle telecamere le situazioni più gravi… Le ambulanze lasciano la pista e una di queste porta Fritz all’ospedale, ma per ore non arrivano notizie. Solo in serata un comunicato ufficiale rassicura sulle condizioni del tedesco.

Ora possiamo rilassarci, quindi, e intanto sfogliamo la gallery delle foto più belle del weekend.
Marvin Fritz sulla griglia di partenza di Assen
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