Lo dico subito, non sono d’accordo. Non sono d’accordo con quanti, nella manovra di Marc su Valentino, hanno visto un gesto miracoloso e nemmeno credo che i due sorpassi al Cavatappi, quello di Rossi su Stoner del 2008 e quello di Marquez su Rossi a Laguna Seca 2013, si possano paragonare a livello di difficoltà e spettacolarità (confrontateli nella gallery). Non dico questo per sminuire l’incredibile, mostruoso talento del giovane spagnolo, che anzi ammiro tantissimo, ma semplicemente perché, da appassionato di corse in moto, mi sono sembrate due situazioni ben diverse. Perché?
MARQUEZ-ROSSI 2013 (VIDEO)
Marc è un bel po’ più veloce di Valentino - le Honda sembrano funzionare particolarmente bene, vedi Bradl e Bautista. Non serve andare a vedere i tempi: arriva su Rossi, lo passa e se ne va. Il sorpasso gli viene facilmente, passatemi il termine. Per abilità sua o per una maggior efficacia della sua moto, sul rettilineo che porta alla staccata del Cavatappi riesce ad avere una miglior accelerazione, affianca Rossi e al momento di frenare è leggermente davanti. Certo, la staccata è spettacolare, moto scomposta, gamba aperta, ma lui frena sempre così, avete visto in prova? Comunque sia, a quel punto il gioco è fatto. Finisce larghino, raddrizza la moto, tira dritto saltellando su cordolo e terra - in pratica non fa nemmeno la curva a sinistra… - e saluta Valentino.
ROSSI-STONER 2008 (VIDEO)
Nel 2008 le cose sono molto diverse. Quello più veloce, Stoner, è davanti, quello più lento, Rossi, è dietro. Durante la gara Valentino sa che se Casey riuscisse a prendere qualche metro di vantaggio scapperebbe perché ha un passo nettamente migliore. Così, letteralmente, lo bracca. La Ducati vola sui rettilinei ma Valentino si inventa un mezzo miracolo ad ogni staccata per riprendere contatto con Stoner, per superarlo, per mettergli pressione. Prima del mitico sorpasso, all’inizio del salitone che porta al Cavatappi, Rossi è davanti. Stoner lo passa sfruttando la migliore accelerazione della Ducati e gli si mette davanti con tutta la moto. La differenza di velocità è tale che l’australiano riesce addirittura a portarsi sulla linea ideale per la staccata, e frena indisturbato. Da dietro, e chissà come soprattutto, Valentino riesce a riaffiancarlo, a passarlo, a fare la curva (quasi tutta). Poi va a vincere. Ecco il filmato.
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