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Riforma del Codice della Strada: si riparte

La commissione Trasporti della camera rilancia sul nuovo CdS: più attenzione agli "utenti deboli", moto bici e pedoni. Tra gli obbiettivi facilitare l'installazione dei guard rail salva motociclisti

Riforma del codice della strada: si riparte

Ci risiamo: ricominciano i proclami sulla Riforma del Codice della Strada. Certo, sarebbe una buona cosa, ma da anni ormai abbiamo imparato a essere scettici. Ogni nuovo parlamento dichiara orgoglioso che la riforma è in dirittura d’arrivo ma poi, regolarmente, il tutto viene messo in coda a questioni “più urgenti”. Si riesce a fare giusto qualche ritocchino, spesso sull’onda di fatti di cronaca che hanno scosso l’opinione pubblica.

 

LA VOLTA BUONA?

Magari questa volta ci stiamo sbagliando e la Commissione Trasporti riuscirà davvero a condurre in porto la riforma. Va da sé che la massima attenzione è puntata sulla sicurezza, in particolare di pedoni, ciclisti e motociclisti, che verranno inseriti nella definizione di “utenti deboli”. Restiamo curiosi in attesa, visto che difficilmente una definizione ha salvato delle vite, ma non si sa mai… Purché il tutto non si riduca, per i motociclisti, nell'obbligo di indossare abbigliamento tecnico, operazione già tentata ma, fortunatamente, fallita (tranne che in occasione dell'esame di guida). Motociclismo è favorevole a paraschiena e protezioni, ma imporli per legge non è la strada giusta.

 

GUARD RAIL SALVAMOTOCICLISTI

Molto meglio l’auspicata maggiore diffusione dei guard rail salva motociclisti. Se si cominciasse a installarli durante la costruzione delle strade, il loro costo sarebbe infinitesimale. Oggi invece vengono montati a macchia di leopardo da poche – virtuose, di questi tempi – amministrazioni locali. Un’altra proposta che sta a cuore alla Commissione trasporti è il libero accesso per le due ruote alle corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Noi siamo d’accordo per moto e ciclomotori, riteniamo che per le lente biciclette sia più che altro un rischio, oltre che un rallentamento per i bus urbani, costretti a procedere a… velocità pedali.

 

UN CODICE PIÙ SEMPLICE

Un nuovo codice della strada serve sicuramente, più snello, più semplice, con sanzioni chiare e proporzionate all’infrazione. Ma le più importanti ricette per salvare i motociclisti stanno nella manutenzione delle strade, che include i guard rail salva motociclisti e la “depalificazione”: le nostre città sono foreste di pali metallici, ogni nuovo cartello, un nuovo palo. Fateci caso, sono davvero troppi. E pericolosi. Un altro capitolo è rappresentato dalla scarsità dei controlli su strada, sia in città che fuori: le nostre arterie sono piene di autovelox, ma nessuno controlla gli automobilisti che guidano chiacchierando al telefono, che sorpassano con la doppia linea continua, che svoltano a casaccio. Lo stesso vale, ammettiamolo, per quei motociclisti che scambiano le statali per piste di velocità. Un po’ di divise in più per le strade e qualche autovelox “cassa” in meno farebbero molto bene alla nostra circolazione.

 

E se si facesse qualcosa anche per le strisce pedonali scivolose?

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