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16 November 2016

#metapedaggio: siamo alla Camera con la Risoluzione Garofalo

Revisione del sistema di pedaggio per le due ruote: avviata in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati la discussione in merito alla Risoluzione che propone di rivedere il sistema di pagamento autostradale per le moto. Il primo firmatario del documento, l'On.Vincenzo Garofalo, è un amico della nostra campagna #metapedaggio fin dagli albori: l'abbiamo intervistato

Un altro passo avanti

Il vicepresidente della commissione trasporti della Camera dei Deputati, Vincenzo Garofalo, presidente dell'associazione "Amici delle due ruote" ha annunciato che è stata avviata dal Governo la discussione della Risoluzione che impegna la politica a ridefinire l’attuale sistema di classificazione dei veicoli, assumendo iniziative per ristabilire una classe di pedaggio dedicata alle moto. 

La nostra Campagna #metapedaggio vede quindi il raggiungimento di un altro piccolo traguardo (la petizione è sempre aperta: CLICCATE QUI PER FIRMARE).

"Obiettivo dell'atto parlamentare che ho presentato - evidenzia Garofalo - è di ottenere dal Governo una modifica di un sistema di pedaggio che risulta oggi inadeguato. L'Italia è uno dei pochissimi Paesi in Europa dove il pedaggio per i motocicli, peraltro con tariffazione molto alta, è equiparato a quello delle auto, con il risultato che qualunque moto paga, ad esempio, la stessa cifra di un SUV ben più grande in dimensioni e potenza. La creazione di una tariffa dedicata alle due ruote favorirebbe la circolazione dei motocicli sulle autostrade, con vantaggi evidenti che si rifletterebbero tanto sull'industria nazionale, che rimane la più importante d'Europa, quanto, soprattutto sulla sicurezza per i motociclisti dal momento che le autostrade sono di gran lunga le strade più sicure per questa categoria di utenti. Mi auguro - conclude Garofalo -  che il Governo possa in tempi brevi rimodulare il parametro di classificazione (β) per il calcolo del pedaggio autostradale, ristabilendo il pedaggio dedicato ai soli motocicli".

”Siamo felici” commenta il Presidente di Confindustria ANCMA, Corrado Capelli “che un eminente rappresentante della Camera dei deputati abbia portato alla luce questa anomalia tutta italiana, della quale non si comprendono le motivazioni. Le autostrade ne avrebbero un beneficio poiché vedrebbero aumentare i passaggi, mentre per i motociclisti sarebbe un passo in avanti in direzione della sicurezza”.

Cliccate qui per leggere il testo completo della Risoluzione, che potete consultare anche in formato immagine qui sotto.

Garofalo: "pedaggio ridotto alle moto? condivido"

Il nostro Alberto Motti ha fatto una chiacchierata con Vincenzo Garofalo, Presidente dell'intergruppo parlamentare Amici delle due ruote e membro della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Il gruppo Amici delle due ruote non è un Moto Club di parlamentari, ma un’associazione composta da 45 tra deputati e senatori nata per fare sistema e favorire moto e scooter nel senso più ampio del termine. Nella gallery trovate i momenti dell’intervista in moto a Vincenzo Garofalo

Quanto vale il settore moto?
Secondo i nostri calcoli fattura 4 miliardi di euro con 150.000 addetti, ma “muove” circa 11 miliardi tra tasse, carburanti, assicurazioni eccetera. E paga all’erario 3,6 miliardi di tasse varie.

Quali sono gli obbiettivi che perseguite come Gruppo?
Pochi, chiari e realizzabili, ci auguriamo. Il tema principale è sicuramente la sicurezza stradale, attraverso il riconoscimento dello status di utenti deboli e un miglior uso dei guardrail: limitarli a dove necessario e proteggere i micidiali paletti di sostegno. Ma c’è anche l’abbigliamento, che sconfina nel tema dell’industria, visto che tra caschi e vestiario siamo una potenza mondiale. Nella legge di stabilità 2017, tra le altre cose, vorremmo introdurre una defiscalizzazione per incentivare l’acquisto di capi protettivi. Cioè la possibilità di scaricare la spesa nella dichiarazione dei redditi.

Siamo d'accordo. Passiamo al tema delle autostrade
Prima di tutto, vorrei spezzare una lancia a favore dei 125 in autostrada. In Europa siamo gli unici a escluderli. Favoriremmo l’industria che potrebbe abbandonare la “inutile” cilindrata 150.

In Italia il pedaggio autostradale è uguale per auto e moto, mentre la maggior parte di Paesi europei differenzia le tariffe
Giusto, un tema che non avevamo considerato. Servirebbe un’accurata analisi di come funziona all'estero, ma a me sembra una richiesta più che ragionevole. Condivido.

Altre misure per favorire i mototciclisti?
Gli eco-incentivi degli scorsi anni erano talmente rigidi che non si riuscì a spendere tutti i 140 milioni di euro stanziati. Vorremmo che si riproponessero diversamente formulati, includendo le due ruote, in modo da rendere più efficace le l’utilizzo delle risorse.

Misura a favore delle piccole cilindrate urbane. Altro per la città?
Le corsie preferenziali, già aperte a Milano, per esempio. Vorremmo ribaltare l'attuale norma: ora per le moto sono vietate, salvo diversa indicazione. Vorremmo che usarle fosse sempre permesso, a meno che un comune non le vieti per un motivo.

Un’agenda bella ricca, altri argomenti?
Vorremmo intervenire anche nel campo delle assicurazioni attraverso la legge annuale per il mercato e la concorrenza: il costo assicurativo di una moto è superiore dell’86% alla media europea. Infine, ci sarebbe lo sport, ad alto livello vetrina per l'industria nazionale. La moto è passione, ma la pratica sportiva è estremamente costosa, vorremmo salvaguardarla. Anche per – e torniamo alla sicurezza – evitare che le strade aperte vengano usate come piste.
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