Il vicepresidente della commissione trasporti della Camera dei Deputati, Vincenzo Garofalo, presidente dell'associazione "Amici delle due ruote" ha annunciato che è stata avviata dal Governo la discussione della Risoluzione che
impegna la politica a ridefinire l’attuale sistema di classificazione dei veicoli, assumendo iniziative per ristabilire una classe di pedaggio dedicata alle moto.
La nostra Campagna #metapedaggio vede quindi il raggiungimento di un altro piccolo traguardo (la petizione è sempre aperta: CLICCATE QUI PER FIRMARE).
"Obiettivo dell'atto parlamentare che ho presentato - evidenzia Garofalo
- è di ottenere dal Governo una modifica di un sistema di pedaggio che risulta oggi inadeguato. L'Italia è uno dei pochissimi Paesi in Europa dove il pedaggio per i motocicli, peraltro con tariffazione molto alta, è equiparato a quello delle auto, con il risultato che qualunque moto paga, ad esempio, la stessa cifra di un SUV ben più grande in dimensioni e potenza. La creazione di una tariffa dedicata alle due ruote favorirebbe la circolazione dei motocicli sulle autostrade, con vantaggi evidenti che si rifletterebbero tanto sull'industria nazionale, che rimane la più importante d'Europa, quanto, soprattutto sulla sicurezza per i motociclisti dal momento che le autostrade sono di gran lunga le strade più sicure per questa categoria di utenti. Mi auguro - conclude Garofalo - che il Governo possa in tempi brevi rimodulare il parametro di classificazione (β) per il calcolo del pedaggio autostradale, ristabilendo il pedaggio dedicato ai soli motocicli".
”Siamo felici” commenta il Presidente di Confindustria ANCMA, Corrado Capelli
“che un eminente rappresentante della Camera dei deputati abbia portato alla luce questa anomalia tutta italiana, della quale non si comprendono le motivazioni. Le autostrade ne avrebbero un beneficio poiché vedrebbero aumentare i passaggi, mentre per i motociclisti sarebbe un passo in avanti in direzione della sicurezza”.
Cliccate qui per leggere il testo completo della Risoluzione, che potete consultare anche in formato immagine qui sotto.