Le nostre 24 Ore delle Alpi sono prove atipiche in cui proviamo 4 moto alla volta (anche molto diverse) per decidere quale modello è il più adatto a trascorrere un’intera giornata e un’intera nottata su passi e tornanti, divertendosi con la minore fatica fisica possibile, dato l’impegno richiesto dalla guida al buio e dai 6-700 km che di fatto sono la misura standard di ogni “edizione”. Già, perché la 24 Ore delle Alpi nasce dalla voglia di compiere un’impresa apparentemente plausibile ma rivelatasi impossibile: percorrere TUTTO l’arco alpino su asfalto con moto di tipo diverso, per eleggere la migliore per quel genere di viaggio. Il tutto in un paio di tappe soltanto… Non sarebbe così improponibile, solo che in una prova del genere si rallenta per motivi strettamente tecnici (cambi di moto e impressioni, stesura di appunti, ecc.) ma anche turistici (esigenze giornalistiche e fotografiche). Quindi la speranza iniziale di riuscire a percorrere 1.000 km in 24 ore, complici anche il maltempo e qualche inconveniente tecnico, è svanita di fronte alla realtà e le tappe alla fine sono state sei da circa 600 km l’una, fatte tutte dagli stessi tester ma ognuna con quattro moto diverse.
Abbiamo quindi usato 24 moto dai 125 ai 1.690 cc, per una prova svoltasi dal 19 ottobre 2013 al 12 giugno 2016. Su Motociclismo di febbraio 2016 c’è il resoconto finale (se ve lo siete perso, richiedete l’arretrato scrivendo a assistenza.clienti@edisport.it), qui spezziamo il servizio seguendo il susseguirsi delle tappe: parleremo solo delle moto, l’aspetto turistico e il racconto del viaggio li trovate sul giornale. Ma cominciamo con l’itinerario, poi la sintesi delle prove delle prime quattro moto coinvolte.