Statistiche web

Mega comparativa: tutte le Alpi in 144 ore (e 24 moto). Tappa 1

Qual è la moto più adatta per attraversare le Alpi? Ecco la prova comparativa turistica più estrema: 6 tappe, dal Mar Ligure all'Adriatico, guidando giorno e notte, 24 modelli da 125 a 1.690 cc. La prima tratta, con la prova di Honda NC700X, Moto Guzzi V7, Triumph Tiger 800 e Yamaha MT-09
1/11 Mega comparativa turistica: la 24 Ore delle Alpi. Tappa 1: sul Col de la Bonette con le nostre protagoniste (Honda NC700X, Moto Guzzi V7, Triumph Tiger 800 e Yamaha MT-09)

Una prova nata… per scherzo e durata quasi tre anni

Le nostre 24 Ore delle Alpi sono prove atipiche in cui proviamo 4 moto alla volta (anche molto diverse) per decidere quale modello è il più adatto a trascorrere un’intera giornata e un’intera nottata su passi e tornanti, divertendosi con la minore fatica fisica possibile, dato l’impegno richiesto dalla guida al buio e dai 6-700 km che di fatto sono la misura standard di ogni “edizione”. Già, perché la 24 Ore delle Alpi nasce dalla voglia di compiere un’impresa apparentemente plausibile ma rivelatasi impossibile: percorrere TUTTO l’arco alpino su asfalto con moto di tipo diverso, per eleggere la migliore per quel genere di viaggio. Il tutto in un paio di tappe soltanto… Non sarebbe così improponibile, solo che in una prova del genere si rallenta per motivi strettamente tecnici (cambi di moto e impressioni, stesura di appunti, ecc.) ma anche turistici (esigenze giornalistiche e fotografiche). Quindi la speranza iniziale di riuscire a percorrere 1.000 km in 24 ore, complici anche il maltempo e qualche inconveniente tecnico, è svanita di fronte alla realtà e le tappe alla fine sono state sei da circa 600 km l’una, fatte tutte dagli stessi tester ma ognuna con quattro moto diverse.

Abbiamo quindi usato 24 moto dai 125 ai 1.690 cc, per una prova svoltasi dal 19 ottobre 2013 al 12 giugno 2016. Su Motociclismo di febbraio 2016 c’è il resoconto finale (se ve lo siete perso, richiedete l’arretrato scrivendo a assistenza.clienti@edisport.it), qui spezziamo il servizio seguendo il susseguirsi delle tappe: parleremo solo delle moto, l’aspetto turistico e il racconto del viaggio li trovate sul giornale. Ma cominciamo con l’itinerario, poi la sintesi delle prove delle prime quattro moto coinvolte.

Mega comparativa turistica: la 24 Ore delle Alpi. Tappa 1: le moto usate (Honda NC700X, Moto Guzzi V7, Triumph Tiger 800 e Yamaha MT-09)

Da Ponente a Levante

Mega comparativa turistica: la 24 Ore delle Alpi. Il percorso
Ecco, a grandi linee, dove si passa con una traversata ovest-est. Partendo dal Mar Ligure, c'è subito la Rue de Grandes Alpes, che collega Nizza (Francia) a Ginevra (Svizzera): circa 700 km, 16 passi, due passaggi oltre i 2.700 m. Qui si trova la Bonette, una strada ad anello che si arrampica fino a un punto che non ha alcun significato, alto 2.802 m: non è un passo, non è una vetta, ai francesi interessava soltanto battere lo Stelvio e ancora oggi reclamizzano la Bonette come la strada più alta d'Europa, ma è terza tra le asfaltate. Altri passi imperdibili della Rue sono il Galibier (2.650 m) e l'Izoard (2.360 m). Per fare la traversata, però, conviene entrare in Italia al Colle del Piccolo San Bernardo (2.100 m) e passare poi in Svizzera per il Colle del Gran San Bernardo (2.472 m).
A quel punto ci sarà la valle del Reno da risalire fino a un gruppo di passi svizzeri raccolti intorno al gruppo del Dammastock (3.630 m): il Nufenen (2.492 m), il Furka (2.460 m), il Grimsel (2.165 m), il Susten (2.226 m), il San Gottardo (2.105 m), l'Oberalp (2.040 m) e il Lucomagno (1.916 m). Più a est c'è la svizzera Engadina, con St. Moritz e passi come il Bernina (2.328 m), il Julier (2.284 m), il Maloja (1.815 m) ed altri, che rappresenta un collegamento verso una zona ricca di passi molto alti: lo Stelvio (2.758 m), il Gavia (2.632 m), il Rombo (2.509 m) e la strada dei ghiacciai di Solden, in Austria, che raggiunge i 2.829 m del Tiefenbachferner.
Poi tocca alle Dolomiti. Ci si può sbizzarrire, ma la più indicata per questo tipo di traversata è la Grande Strada delle Dolomiti, con passi come il Pordoi (2.236 m), il Falzarego (2.105 m) e il valico del Lago di Misurina (1.850 m). A questo punto verrebbe naturale piegare verso l'Adriatico, ma non si possono ignorare i Monti Tauri, in Austria, con la strada del Grossglockner, che si spinge fino ai 2.577 m dell'Edelveisspitze. Da lì al mare di Trieste la via migliore è la Slovenia, con il Vrsic pass (1.600 m) e la discesa lungo l’Isonzo. In tutto sono circa 3.000 km indimenticabili.

Prima tratta, alpi Marittime-Cozie-Graie: Bordighera (IM) - G. S. Bernardo (AO)

Mega comparativa turistica: la 24 Ore delle Alpi. Tappa 1: sul Col du Madeleine
La tratta è stata percorsa con partenza il 19 ottobre 2013 in sella a Honda NC700X, Moto Guzzi V7, Triumph Tiger 800 e Yamaha MT-09. Ovviamente le moto erano aggiornate al periodo della prova (alcune erano novità, altre da tempo nei listini delle Case), il che significa che ora le Case le hanno nel frattempo sostituite con nuove versioni.

Ecco il riassunto delle singole prove, con i voti e un succinto giudizio. I voti sono dati dalla media delle valutazioni (da 1 a 10) assegnate dai quattro tester. Abbiamo diviso il piacere di guida tra motore e ciclistica ma non va inteso in termini prestazionali, bensì nel piacere che provavamo a guidare anche dopo parecchie ore. Questo spiega perché - lo vedremo alla tappa 6 - una monocilindrica esaltante come la KTM 690 ha avuto un punteggio basso: sulla breve distanza lo avrebbe avuto molto più alto. Il carico bagagli è importante perché in queste 24 Ore abbiamo con noi l'abbigliamento pesante per la notte, l'antipioggia, la tenda e il sacco a pelo, per cui valutiamo sia come si bagaglia la moto di serie, sia gli eventuali accessori. Anche le voci “pregio” e “difetto” vanno intese certamente in tecnico, ma non solo: conta anche il feeling complessivo nella prova, certi dettagli “romantici”, elementi magari poco significativi in certe situazioni (la città, ad esempio) ma che diventano fondamentali in una 24 ore sui passi.

Honda NC700X DCT

Honda NC700X
  • Piacere di guida, motore 5
  • Piacere di guida, ciclistica 5,7
  • Comfort 8,7
  • Trasporto bagagli 8
  • Pregio: comoda, facile
  • Difetto: non emoziona
  • Consumo: 8,5 (22,7 km/l)
Comodissima, facile, con un pozzetto anteriore dalla grande capacità di carico e con la chicca del cambio a doppia frizione. Oggi sostituita dalla NC750X, molto simile, anche se con più coppia e potenza.

Moto Guzzi V7 Special

Moto Guzzi V7 II Special
  • Piacere di guida, motore 9
  • Piacere di guida, ciclistica 8,7
  • Comfort 6,7
  • Trasporto bagagli 6,7
  • Pregio: emozionante
  • Difetto: “gambe in bocca”
  • Consumo: 8 (19,9 km/l)
Ci ha entusiasmato per la personalità del motore e la maneggevolezza, nonostante la modestia delle sospensioni. La versione attuale, la V7 III, pone rimedio all'assenza di ABS e alle pedane troppo alte.

Triumph Tiger 800

Triumph Tiger 800
  • Piacere di guida, motore 7,7
  • Piacere di guida, ciclistica 6,7
  • Comfort 7,3
  • Trasporto bagagli 8
  • Pregio: comoda e grintosa
  • Difetto: maneggevolezza
  • Consumo: 7,3 (17,7 km/l)
Moto spaziosa, con un bel motore, dall'erogazione molto estesa. Non brillò a livello consumi, ma la versione attuale ha ribaltato la situazione. Rispetto alle altre tre era la meno maneggevole nei tornanti.

Yamaha MT-09

Yamaha MT-09
  • Piacere di guida, motore 8,7
  • Piacere di guida, ciclistica 8
  • Comfort 5
  • Trasporto bagagli 5,3
  • Pregio: motore
  • Difetto: scomoda
  • Consumo: 7,5 (18,6 km/l)


Era appena uscita ed eravamo molto curiosi (oggi la conosciamo bene ed è alla sua seconda versione, mentre il suo motore è usato anche per la crossover Tracer 900 e per la sportiva classicheggiante XSR900). Il motore era eccezionale, sia che si volesse correre, sia che si preferisse andare in souplesse. Ma la moto era troppo scomoda e difficile da bagagliare.

Classifica tappa in base al voto medio: vince Moto Guzzi

  1. Moto Guzzi V7 Special: 7,93
  2. Triumph Tiger 800: 7,34
  3. Honda NC700X: 6,81
  4. Yamaha MT-09: 6,99
N.B.: la media dei punteggi dei quattro tester è ottenuta moltiplicando per un coefficiente i voti assegnati da ciascun tester che vedete nei paragrafi precedenti. Abbiamo dato coefficiente 4 al piacere di guida (2 voci: motore e ciclistica) e al comfort, 2 alla capacità di carico e 1 al consumo. Il perché di questa scelta è spiegato nel terzo paragrafo.

Probabilmente, fatto con le moto attuali corrispondenti per categoria e destinazione d'uso a quelle della prova, il confronto avrebbe avuto esito differente. La Guzzi avrebbe guadagnato punti per la presenza dell'ABS e del controllo di trazione a due livelli; la Honda avrebbe beneficiato di un motore più coppioso; la Triumph avrebbe consumato meno; la Yamaha avrebbe il cambio elettronico, la frizione antisaltellamento, le sospensioni regolabili (decisamente più divertente, ma come comfort e funzionalità non è cambiata molto...). Forse la classifica sarebbe stata la stessa, magari con punteggi diversi. Ma possiamo solo presumerlo.
Mega comparativa turistica: la 24 Ore delle Alpi. Tappa 1: con la Guzzi V7 sul GGran San Bernardo

Identikit della tratta

  • Da Bordighera (IM) al G.S. Bernardo (AO)
  • Km della tratta 596
  • Dalla redazione e ritorno 1.168
  • Somma totale passi 20.162 m
  • Altezza media passi 2.016 m
Passi e vette attraversati
  • Vescavo (F, 486 m)
  • Turini (F, 1.607 m)
  • La Colmiane (F, 1.504 m)
  • Bonette (F, 2.802 m)
  • Vars (F, 2.108 m)
  • Izoard (F, 2.360 m)
  • Galibier (F, 2.645 m)
  • Madeleine (F, 1.993 m)
  • Piccolo S. Bernardo (F/I, 2.188 m)
  • Gran S. Bernardo (I/CH, 2.469 m)
Top Of The Route
  • STRADA: la Bonette, con la sua luce cristallina
  • BORGO: Briançon, bellissima la parte vecchia
  • PANORAMA: il Gran San Bernardo innevato
© RIPRODUZIONE RISERVATA