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In sella ai nuovi SH 2017: evoluzione costante

Prova Honda SH125 e 150i ABS 2017: pregi e difetti delle ultime versioni dello scooter best seller del mercato italiano, guidate a Firenze in una giornata decisamente inclemente. Ecco come vanno i nuovi motori Euro 4 e come cambia l’ergonomia

Faccia nuova, ma c’è di più

Presentati all’ultimo Eicma, i nuovi SH125i e SH150i my 2017, eredi di un modello che da anni domina nel mercato scooter italiano (e pure il 2017 è iniziato bene), vantano un nuovo design più affilato, caratterizzato dai fari full Led estesi a tutto lo scudo e dai cerchi dal look inedito (qui le foto). Per quanto riguarda la tecnica, spiccano i nuovi motori Euro 4 (il 125 è più potente del precedente, arrivando a 12,2 CV), che prendono vita tramite il sistema “keyless”, che permette di avviare lo scooter semplicemente tenendo la chiave in tasca. Invariati rimangono i consumi dichiarati, rispettivamente di 47,4 e 43,8 km/l nel ciclo medio. L’ABS di serie è a due canali; gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i nuovi Michelin City Grip. Il sistema Start&Stop è aggiornato e, in tema di ergonomia, il vano porta oggetti anteriore è maggiorato e ospita la presa 12V (nel sottosella ci sta un casco integrale).
Non ci resta che dirvi come vanno i nuovi scooter “ruote alte” dell’Ala Dorata, realizzati ad Atessa, CH (curiosità: Honda in Italia vende più Made in Italy che Made in Japan). Li abbiamo guidati a Firenze, accompagnati da un maltempo che non ci ha abbandonati per tutta la giornata (qui le foto).
 
I nuovi SH125i e SH150i my 2017 sono disponibili da marzo 2017, in vendita rispettivamente a 3.640 euro c.i.m.* e 3.540 euro c.i.m. (in entrambi i casi 190 euro in più del modello precedente: qui il listino Honda completo).
 
*: il prezzo con la formula "chiavi in mano" (c.i.m.) si ottiene aggiungendo al prezzo di listino "franco concessionario" le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica in 250 euro.    

Re della città

Honda ha scelto Firenze per la presentazione internazionale dei nuovi SH125i e 150i: città affascinante, ricca di pavè, porfido e di stradine strette e tortuose. Terreno d’elezione per un agile scooter ruote alte. Se poi aggiungiamo che pioveva, ci troviamo nelle più classiche – e dure – condizioni d’utilizzo per questa categoria, di cui l’SH era, e verosimilmente resterà, il leader indiscusso. Caratteristica principe dell’SH è l’evoluzione costante a piccoli passi. Questa volta la modifica principale è toccata al motore che, come detto, è diventato Euro4. Il 125 ha persino guadagnato un po’ di potenza (meno di un CV). Le altre modifiche di una certa importanza, sono l’adozione di un impianto illuminante full led, tecnologia decisamente migliore dei tradizionali fari alogeni e l’avviamento keyless.
Visto che a Firenze pioveva, eravamo imbacuccati con giacconi guanti impermeabili e antipioggia: la possibilità di ficcarsi le chiavi in tasca tre strati sotto tutto e dimenticarsene non ha prezzo. Sempre in tema pioggia: bene l’ABS, di serie come nella precedente generazione sul 125 (ora sul 150 è obbligatorio), quando molti concorrenti ancora montano la sola frenata combinata. E ancora, il parabrezza e i paramani sono di serie (così come il bauletto). Spunta anche una presa 12V nel vano retro scudo, anche se si sarebbe potuto mettere direttamente una USB. Dettaglio, per dare l’idea della cura che Honda mette in questo prodotto progettato a Roma: il materiale della sella è differente per pilota e passeggero, quello del secondo è più ruvido, per ridurre lo scivolamento in frenata e accelerazione.

la pioggia non lo ferma.

La risposta dei nuovi motori è pronta, con prestazioni più che adeguate in città dove, come sul modello precedente, lo Start&Stop si dimostra impeccabile. Certo, per l’utilizzo extra urbano non avrebbe guastato un aumento di potenza di 1 CV pieno per il 125, invece degli 0,4 CV che non cambiano le sensazioni all’apertura del gas rispetto al precedente modello. Le sospensioni sono ai vertici della categoria, anche se c’è da ricordare che lo standard di assorbimento garantito dai mezzi di questo segmento, soprattutto al posteriore, non è certo paragonabile a quanto offerto da veicoli di classe superiore Pur senza confronti diretti coi concorrenti, le Michelin city Grip sono parse più che adeguate nelle condizioni meteo con cui si è svolto il test.
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