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BMW R nineT Scrambler: trionfo dello stile e della bella guida

Prova della BMW R nineT Scrambler: ecco come va la versione “offroad” della roadster di Monaco, che abbiamo guidato nei dintorni di Garmisch-Partenkirchen, tra Gremania e Austria. Nel listino della Casa bavarese si allarga la gamma heritage, che si amplierà ancora

le special hanno anticipato la versione di serie

Anticipata dalla concept Path 22 vista a Wheels & Waves 2015, la BMW R nineT Scrambler è stata presentata a Milano al salone dello stesso anno. La versione “fuoristradistica” della roadster di Monaco ha subito attirato l’attenzione degli amanti del genere “heritage” e la Casa tedesca non si è fatta pregare a rilasciare foto e video.
Intanto però i mesi sono passati e mancavano ancora alcuni… dettagli: quando arriva? Quanto Costa? Come va? La risposta alle prime due domande la trovate cliccando qui, mentre per la terza vi consigliamo di non perdervi Motociclismo di agosto, dove ci sarà un articolo in cui vi diremo tutto.
Intanto però ecco le prime impressioni di guida.

Protagonista il motore

Ama la guida brillante, ma non sportiva. La nuova BMW R nineT Scrambler, di cui ormai è stato svelato quasi tutto, è molto vicina nelle sensazioni di guida alla versione Roadster che ben conosciamo. E dopo che decine di preparatori e privati l’hanno interpretata con le ruote tassellate (cliccate qui e qui per due belle special), la stessa BMW ha sfornato questa versione evocativa. Protagonista è, ancora una volta, il motore, aggiornato alla normativa Euro 4, che ha prestazioni praticamente inalterate (qui il video del lancio al banco). Ricco di coppia, elastico, e con una voce meravigliosa: il nuovo Boxer ad acqua che equipaggia GS, R e RT è più potente e brillante, ma il “vecchio” ad aria è pieno di quel carattere che ti fa godere sin dalla prima apertura del gas.
A livello ciclistico, la ruota anteriore da 19” e quote più rilassate non tolgono maneggevolezza ed esaltano la precisione in percorrenza di curva. Non è un’anguilla nei rapidi cambi di direzione e, come la sorella roadster, anche la Scrambler va un po’ guidata di braccia. Ma quella che si gode è comunque una guida piacevole, facile e “friendly”. A patto di non forzare troppo il ritmo, altrimenti le sospensioni, riviste per avere un po’ più di corsa, mostrano un po’ il fianco. Buona la frenata, potente anche senza le pinze ad attacco radiale della sorella più stradale. La posizione in sella è leggermente più comoda, con le pedane più distanti dal piano seduta. La sella è più alta, ma i fianchi stretti: la sensazione di controllo è totale. Non vi sveliamo oltre: il test approfondito sul fascicolo di Motociclismo di agosto, tra pochissimi giorni in edicola.

A proposito: sul giornale trovate maggiori informazioni su come si amplierà la famiglia "heritage" BMW, con l'arrivo di nuovi modelli, alcuni più o meno anticipati da qualche special, altri inediti.
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