La prima a lanciarsi nelle danze è la Multi. Scende in piega con grande velocità ed è altrettanto svelta nel cambiare direzione, per poi schizzare fuori dalle curve con grinta. Il Testastretta pompa coppia a carriolate appena prendi in mano il gas, cosa che si traduce in accelerazioni istantanee e brutali. Nella prima metà del contagiri c’è tutto quello che serve per arrivare al punto di frenata con un gran sorriso stampato in faccia e un’andatura che è meglio non dire, compresa un’elasticità che permette di riprendere velocità da “bassa quota” (2.000 giri, per esempio). Allo stesso modo, in frenata c’è tutto l’occorrente: un impianto che sa mordere i dischi con ferocia o accarezzarli fino a centro curva, e un avantreno sempre vivo e “presente”, che ti dà fiducia a qualunque andatura. Le Öhlins rendono l’esperienza di guida differente, rispetto alle semiattive della versione S. Qui ci sono più trasferimenti di carico, in frenata e accelerazione, e un comportamento che nel complesso risulta più prevedibile e decifrabile
Se la “Multi” stupisce per un carattere scatenato, la tedesca sa invece ammaliare per la semplicità con cui fa tutto. Se “ballare” con la Multi vuol dire essere travolti da un mix di velocità, forze intense e movimenti accentuati, sulla BMW tutto più misurato e preciso. La ciclistica ha l'accuratezza di un laser e una compostezza tale da sembrare uscita da un collegio svizzero, cui si somma una capacità di stringere le traiettorie invidiabile e superiore a quella della Multi. Con la XR puoi tenere una velocità maggiore in curva e quindi replicare il passo della Ducati rallentando con più dolcezza e accelerando in modo più graduale. Il quattro-in-linea ha un'elasticità infinita e così tanta spinta a qualunque regime. Questa innata efficacia si traduce, a parità di andatura, in una guida meno impegnativa. La potenza di cui dispone è qualcosa di difficilmente sfruttabile in pista, figuriamoci in strada. In ogni caso, fin dove ti senti di poter arrivare, hai a disposizione un pacchetto motore-ciclistica sapientemente accordato. Inoltre, la luce a terra abbondante e il massiccio feeling che hai in sella ti permettono (o invitano a) pieghe da urlo. Una cosa che vorresti migliorare c’è, ed è la corsa a vuoto della leva del freno anteriore: bisogna tirarla almeno due-tre centimetri prima che l’impianto inizi a funzionare.
Tirando le somme, quale scegliere? Meglio il carattere della “Multi”, da domare, o la pacata naturalezza con cui la “XR” sa andare forte? A te la risposta. Per aiutarti nella scelta qui trovi un
video con le nostre impressioni di guida.