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17 September 2016

Viaggio Bolzano- Trieste via Grossglockner: quale la moto più adatta?

La moto migliore per fare un viaggio di 24 ore sulle Alpi, guidando giorno e notte tra passi e tornanti? BMW F 700 GS, Honda Africa Twin, KTM 690 Duke e Triumph Bonneville T120 sono le ultime protagoniste di una prova atipica durata quasi tre anni che ne ha coinvolte anche altre 20!

Come nasce l’idea della “24 ore sulle alpi”

Le nostre 24 Ore delle Alpi sono prove atipiche in cui proviamo 4 moto alla volta (anche parecchio diverse) per decidere quale modello è il più adatto a trascorrere un’intera giornata e un’intera nottata su passi e tornanti, divertendosi senza stress e con la minore fatica fisica possibile, dato l’impegno richiesto dalla guida al buio e dai 6-700 km che di fatto sono la misura standard di ogni “edizione”. Già, perché la 24 Ore delle Alpi nasce dalla voglia di compiere un’impresa apparentemente plausibile ma rivelatasi impossibile: percorrere TUTTO l’arco alpino su asfalto con moto di tipo diverso, per eleggere la migliore per quel genere di viaggio. Il tutto in un paio di tappe soltanto… Che poi non sarebbe così improponibile, solo che una prova del genere (tra l’altro nata solo come boutade tra appassionati, anche se poi questi sono giornalisti o collaboratori di Motociclismo) si presta ad essere affrontata dal punto di vista strettamente tecnico (cambi di moto, scambi di impressioni, stesura di appunti, ecc.) ma anche turistico, con esigenze giornalistiche e fotografiche che rallentano non poco l’andatura. Quindi la speranza iniziale di riuscire a percorrere 1.000 km in 24 ore, complici anche il maltempo e qualche inconveniente tecnico, è svanita di fronte alla realtà e le tappe alla fine sono state sei da circa 600 km l’una, fatte tutte dagli stessi tester ma ognuna con quattro moto diverse.
I resoconti delle prime 5 tappe li trovate su Motociclismo 12-2013 (nella foto), 6-2014, 11-2014, 9-2015 e 12-2015, mentre sul numero di settembre 2016 c’è l’articolo sulla tappa finale, quella che ha visto la BMW F 700 GS, la Honda Africa Twin, la KTM 690 Duke e la Triumph Bonneville T120 impegnate da Bolzano a Trieste, passando per il Grossglockner. Per il racconto dettagliato del viaggio (firmato Mario Ciaccia: una garanzia!) andate in edicola, se non lo avete già fatto (ma ecco comunque una bella gallery), qui vogliamo proporvi un estratto che riguarda in particolare i giudizi sulle moto.

BMW F 700 GS: NON È LA SORELLINA DELLA 800

La F 700 GS viene solitamente considerata la sorella inferiore della F 800 GS (di cui ha la stessa cubatura: 799 cc, nonostante la sigla), a causa di prezzo e potenza inferiori: parliamo di oltre 2.000 euro in meno (9.750 contro 11.900) e di 62 CV alla ruota a 7.500 giri contro 76 a 8.200 (mentre i valori di coppia sono simili: 7,04 kgm a 5.500 giri contro 7,49 a 5.700). Tuttavia, se non siete interessati al fuoristrada, la 700 su strada non va affatto peggio: pesa meno (203 kg contro 213,5), è più bassa di sella e baricentro, ha sospensioni più stradali e la ruota anteriore da 19" contro 21". Per dirla in breve, è perfetta per guidare 24 ore di fila sulle Alpi! Il consumo medio è risultato di 22,2 km/l: speravamo fosse ancora migliore, visti i CV in meno rispetto alla F 800 GS.

HONDA CRF1000L AFRICA TWIN: chiamatela alpi twin

Su asfalto, la “AT” è praticamente perfetta: ha un gran bel motore, è comoda, è stabile e protettiva in autostrada, pesa 220 kg ma è maneggevole anche nei tornantini stretti (non quanto la BMW F 700 GS, ma se la cava molto meglio delle 1200), fa una bella luce, consuma poco (20,1 km/l di media) per essere una moto da 100 CV (86 alla ruota a 7.500 giri), frena benissimo e l'ABS è poco invasivo. È una delle migliori tra le 24 moto che abbiamo usato durante le sei "24 Ore", anche se costa cara: 13.150 euro (con ABS e cambio tradizionale). Le gomme sono le Dunlop TrailMax espressamente concepite per lei, ormai note per la scarsa tenuta sul bagnato (infatti abbiamo fatto una prova specifica in merito). E noi, di pioggia, ne abbiamo trovata tantissima. Però siamo tutti e quattro abituati a guidare enduro prive di ABS e dotate di gomme tassellate, per cui abbiamo uno stile "felpato" e non abbiamo avuto problemi. 

KTM 690 DUKE: impressionante

La Duke 2016 preme l'acceleratore sulla sua fama di monocilindrica più potente e sofisticata del mondo: il motore è stato così rifatto per girare più in alto e avere ancora più CV che in precedenza, quindi ha l'alesaggio più ampio e la corsa più corta, valvole di aspirazione maggiorate, pistone e biella più leggeri, una camera di risonanza sull'aspirazione. Vengono dichiarati 73 CV a 8.500 giri all'albero, ma noi ne abbiamo rilevati 77 a 8.400 giri, che equivalgono a 69,8 alla ruota: notevole, per essere un monocilindrico, con 6,82 kgm di coppia alla ruota a 6.800 giri, per un peso di 156,4 kg. Il tutto abbinato alla doppia accensione, al ride-by-wire con tripla mappatura, all'ABS selezionabile (la modalità "supermotard" esclude il posteriore). Ma la moto è stata anche "civilizzata": la sella è comoda, è stato piazzato un secondo contralbero antivibrazioni, i consumi sono contenuti (22,6 km/l), la strumentazione TFT sembra un tablet. Il tutto costa 9.050 euro.

TRIUMPH BONNEVILLE T120: quando il motore è tutto

Da quando la rinata Triumph ha proposto la Bonneville, ha sempre offerto moto molto godibili sia di estetica sia a livello di sensazioni di guida, offrendo la scelta tra fasature a 270° o 360°, molto diverse ma altrettanto piacevoli da usare. Il nuovo 1200 rischia di far dimenticare tutte le precedenti versioni, da quanto fa godere con le sue pulsazioni benevole. Ricorda molto i motori Harley-Davidson di pari cubatura, ma è abbinato a una ciclistica molto più sana, come freni e sospensioni. Lunga e paciosa, pesante quasi 235 kg, delle quattro è la meno maneggevole sui tornanti, ma si guida molto bene nei curvoni.  Esteticamente ricorda la generazione precedente, eppure qui c'è il raffreddamento ad acqua, mimetizzato alla grande.  Il motore eroga 72 CV alla ruota a 6.400 giri, appena 2 CV in più rispetto alla monocilindrica Duke 690, ma con tutt'altra coppia: 9,59 kgm ad appena 3.400 giri. Del resto è questo il punto di forza delle nuove Bonneville. Peccato che, come tutte le maxi, costi cara: 12.350 euro, contro gli 9.150 della Street Twin da 900 cc.

Per tutti gli altri dettagli c’è Motociclismo di settembre in edicola.

Tutte le tappe e le moto della 24 ore sulle alpi

Tappa 1: Bordighera-Gran San Bernardo (pubblicata su Motociclismo 12/2013)
  • Honda NC700X
  • Moto Guzzi V7 Special
  • Triumph Tiger 800 Xr (controlla)
  • Yamaha MT-09
 
Tappa 2: Aosta-Sustenpass (pubblicata su Motociclismo 6/2014)
  • Ducati Hyperstrada 821
  • Harley-Davidson Sportster 1200 Superlow
  • Suzuki V-Strom 650
  • Yamaha SR400
 
Tappa 3: Lucomagno-Presolana, via Stelvio e Gavia (pubb. su Motociclismo 11/2014)
  • Honda MSX 125
  • KTM RC12
  • Suzuki Burgman 125
  • Yamah MT-125
 
Tappa 4: Dordona-Sella (pubblicata su Motociclismo 9/2015)
  • Ducati Scrambler 800 Urban Enduro
  • Kawasaki W800 Black Edition
  • Mash Five Hundred 400 Von Dutch
  • Triumph 900 Scrambler
 
Tappa 5: Pordoi-Dobbiaco (pubblicata su Motociclismo 12/2015)
  • BMW R 1200 GS Adventure
  • Harley-Davidson Road King Classic
  • Honda CTX1300
  • Yamaha MT-09 Tracer
 
Tappa 6: Bolzano-Trieste  (pubblicata su Motociclismo 9/2016)
  • BMW F 700 GS
  • Honda Africa Twin
  • KTM 690 Duke
  • Triumph Bonneville T120
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