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Aprilia Dorsoduro 900: cresce la cilindrata, cresce il divertimento

Prova Aprilia Dorsoduro 900 2017: pregi e difetti della nuova versione della motard stradale di Noale. Complice il nuovo bicilindrico di 896 cc, una rapportatura finale corta e sospensioni ben tarate, la Dorsoduro sa essere davvero molto divertente
1/15 Il puntale paramotore della nuova Aprilia Dorsoduro 900 2017

Come cambia e quanto costa la nuova Dorsoduro 900

In occasione di Eicma 2016 Aprilia ha mostrato al pubblico nuova Dorsoduro 900 (qui le foto), la nuova versione della motard stradale della Casa. Questa m.y. 2017 mantiene le linee e alcune scelte tecniche del modello precedente, come il telaio misto traliccio in acciaio/piastre in alluminio, ma è equipaggiata con un nuova versione del V2 di 90°, con cubatura di 896 cc (lo stesso che troviamo sulla Shiver 900), una nuova forcella a steli rovesciati regolabile nell’idraulica in estensione e nel precarico e una nuova centralina elettronica, con un aggiornato acceleratore full Ride-by-wire multimappa, traction control e l’ABS.
Dei dettagli di questa moto vi abbiamo già parlato lo scorso autunno in occasione della sua presentazione ad Eicma (cliccate qui per rileggere l’articolo e per vederla in azione nel video ufficiale delle Casa tra bornout e impennate), ma allora mancava il prezzo: nella sola livrea grigia “Adrenalinic Silver”, la nuova Aprilia Dorsoduro 900 è già in vendita ad un prezzo di 9.740 euro c.i.m.*

Come vedete, vi abbiamo già detto praticamente tutto della nuove versione della fun bike di Noale, quindi ora non ci resta che raccontarvi come va; eccovi le prime impressioni di guida; per il test completo e tutti gli approfondimenti vi rimandiamo a Motociclismo di giugno, in edicola in questi giorni. Cliccate qui invece per le foto della prova.

*: il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.
Aprilia Dorsoduro 900

Una vera motard stradale

Il nuovo bicilindrico da 896 cc della Dorsoduro 900 cc è molto più fluido e regolare del vecchio 750
Nonostante la Dorsoduro 900 sia strettissima sui fianchi, per toccare a terra saldamente a terra con i piedi bisogna essere alti almeno un metro e settantacinque. La sella è stretta, ma ben imbottita, e il manubrio è largo, molto sotto al casco del pilota. Questa configurazione obbliga ad adottare una posizione di guida stile motard, non proprio naturale per chi non ha dimestichezza con questo genere di moto. Inoltre, avere il busto dritto e le braccia aperte, forse addirittura troppo, contribuisce a generare delle piccole, ma fastidiose, oscillazioni di sterzo alle alte velocità. Oltre a 160 km/h infatti, la Dorsoduro innesca un leggero serpeggiamento che risulta molto fastidioso, anche se non pregiudica la sicurezza. Del resto questa moto non è pensata per esprimere il massimo delle sue potenzialità alle alte velocità, ma per farlo tra le curve. E qui la Dorsoduro vi farà divertire restituendovi quella botta di adrenalina tipica delle Aprilia.

Divertente tra le curve

Nel misto stretto la motard stradale di Noale si trova a proprio agio, è agile e reattiva. Per via del manubrio largo e, di conseguenza, del notevole braccio di leva, sulla Dorsoduro non si nota il peso della moto quando le si impartisce un comando e lei si infila fulminea in curva. Ad aumentare il divertimento ci pensa poi una rapportatura finale abbastanza corta: tenere giù la ruota anteriore in uscita di curva è un'impresa. Questo con il traction control disattivato, altrimenti l’elettronica, settata perfettamente, tiene a bada questo fenomeno e lascia solamente “galleggiare” l’anteriore.

Chiudiamo con il motore, questo nuovo bicilindrico da 900 cc è molto più fluido e regolare del vecchio 750. Si può tenere una marcia alta e aprire il gas a bassi regimi che lui risponde senza strappare e con una schiena muscolosa e progressiva ci accompagna in fretta verso la zona rossa, posta poco dopo i 9.000 giri. Qualche vibrazione di troppo intorno ai 5.000 giri, ma mentre ci si divertiamo tra le curve non ci facciamo caso.
Per via del manubrio largo, e di conseguenza il notevole braccio di leva, sulla Dorsoduro non si nota il peso della moto quando le si impartisce un comando e lei si infila fulminea in curva.

Abbigliamento

Per questa prova abbiamo utilizzato:
Oltre a 160 Km/h, sulla Dorsoduro 900 si innesca un leggero serpeggiamento, che anche se non pregiudica la sicurezza, risulta molto fastidioso.
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